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Custom Shop per caso: Fender Stratocaster Relic '60
Custom Shop per caso: Fender Stratocaster Relic '60
di [user #2321] - pubblicato il

Pickup Ancho Poblano, finitura relic e suonabilità tendente al moderno. Un lettore racconta l'incontro fortuito con una Custom Shop dal fascino innegabile.
Un'uggiosa domenica sera, passo il tempo sbirciando qualche strumento in vendita online. Mi cade l'occhio su una Stratocaster Relic '60, prodotta per il Namm 2018. Le caratteristiche particolari di questa Custom Built sono il manico in roasted maple con taglio di quarto, tastiera con radius da 12", tasti jumbo e pickup Ancho Poblano. Il colore è Faded Fiesta Red con battipenna tartarugato.

Ho sempre considerato la Stratocaster nel novero dei miei modelli elettrici preferiti ma, per un motivo o per un altro, nel corso degli anni non me ne sono mai tenuta una per molto tempo a casa. Parte del problema è che, quando mi sono trovato di fronte ad altri acquisti, ho sempre pensato alla Strat come a uno strumento "sacrificabile" (l'ultima l'avevo venduta per finanziare la 335), visto che comunque se ne trovano di tutti i tipi e per tutti i prezzi.
Comunque sia, un po' incuriosito da questo modello e fantsticando di poter completare il mio set Stratocaster/Telecaster, mando un messaggio al venditore per chiedere informazioni. Non ho veramente intenzione di comprare nulla quella sera, però il venditore risponde in tempo reale, è molto cortese e alla fine mi convinco a fare un'offerta dignitosa, ma mi aspetto ovviamente di vedermela negare. Infatti, puntualmente, ricevo una controfferta che gentilmente declino, spiegando che veramente di più non posso andare. Sembrerebbe la fine della storia. Invece poco dopo ricevo un altro messaggio in cui il venditore mi spiega che questa chitarra vuole proprio togliersela e quindi accetterebbe la mia offerta iniziale. A questo punto devo prendere una decisione: e Strat sia!

Custom Shop per caso: Fender Stratocaster Relic '60

Passa qualche giorno in cui sto un po' sulle spine. I dubbi sono ovviamente quelli di acquisto fatto su internet, in cui ti devi fidare della buona parola del venditore, ma ho anche dubbi sul tipo di strumento che ho appena comprato. Come mi troverò con la tastiera da 12" e i tasti jumbo? Le Strat che ho ha avuto nel passato era tutte riedizioni "filologiche" con tasti piccolini e radius da 7 1/4. E poi questi pickup al peperoncino messicano?
Alla fine arriva il pacco e la prima buona notizia è che il venditore è stato di parola. Lo strumento è intonso, trattamento relic a parte ovviamente. Il retro del manico per esempio non ha un segno e i tasti sono nuovi. Il setup è discreto, il manico ha un relief appena percettibile. L'action però va abbassata e le sellette non seguono bene il radius della tastiera. Sono piccoli aggiustamenti che impiego giusto venti minuti a sistemare.
Tutto risulta perfetto e riesco a regolare un'action ottima che misura 1,6 mm al 12esimo tasto sul Mi basso, senza fritture. Considerando che ho un tocco un po' pesante, direi non male veramente.
I tasti jumbo alla fine non sono così giganti come me temevo, né alla vista né al tatto. Impiego poco anche ad abituarmi alla sensazione del manico più piatto che su altre Fender.

Custom Shop per caso: Fender Stratocaster Relic '60

Attaccata all'ampli, il suono è spettacolare. I pickup, ad output crescente andando dal manico al ponte, hanno un design particolare: sono un po' sopravvolti rispetto ad altri set, ma non di molto. Il design particolare garantisce anche un suono molto bilanciato tra acuti e bassi. Il pickup al ponte è in alnico V (manico e centrale sono in Alnico III) e restituisce un suono quasi telecasteriano.
In senso generale la Stratocaster ha assolutamente un timbro vintage, solo un pochino più speziato, per rimanere nella metafora culinaria.

Custom Shop per caso: Fender Stratocaster Relic '60

Capisco che molti inorridiranno all'idea di fare acquisti costosi su internet. È vero, il rischio c'è e nel passato mi è anche capitato di non rimanere del tutto soddisfatto dei miei acquisti, anche se (con un po' di attenzione sempre) fregature totali non le ho mai prese. D'altro canto uno strumento del genere, nuovo, personalmente non me lo sarei potuto permettere.

Un'altra riflessione riguarda gli strumenti Custom Shop: vale la pena spendere in più rispetto a strumenti di serie? A mio avviso dipende da quello che si vuole.
Ho avuto diverse American Vintage nel passato (purtroppo serie ormai fuori produzione) e dal punto di vista sonoro un paio di esemplari erano eccezionali veramente.
Nella mia personale opinione, una Stratocaster che suona bene si può trovare tranquillamente anche al di fuori della produzione del CS. È ho ovvio che con un Custom Shop siamo su un piano un po' diverso a livello di cura dei dettagli. Che possa piacere o no il concetto del relic, le verniciature del CS sono spettacolari, molto sottili per esempio. Il taglio di quarto del manico, la qualità del palissandro delle tastiere non si ritrovano oggettivamente (a meno di casi fortunati e fortuiti) nelle produzioni standard. Poi rientra nel novero dei gusti e delle scelte personali decidere o meno di fare quell'investimento in più.
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di dale [user #2255]
commento del 07/02/2020 ore 08:08:23
Bellissima chitarra e stupenda accoppiata.
Goditela e suonala senza pietà!!
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di zabu [user #2321]
commento del 07/02/2020 ore 16:10:07
Grazie Dale, credo diventerà effettivamente la mia chitarra più suonata! Un paio di anni fa avevo un'accoppiata simile con una AV 70 e una Tele '63 CS Candy Apple Red. Poi vendute tutte e due e ora degnamente sostituite ;)
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di Tubes [user #15838]
commento del 07/02/2020 ore 11:23:47
Ottima scelta e chitarra superlativa. Mi offri lo spunto per il mio post sul relic di qualche giorno fa che ha avuto anche parecchio riscontro tra gli amici accordiani proprio perchè il tema del relic innegabilmente attira attenzione. E quando dicevo che mi ero dovuto ricredere sul relic, mi riferivo proprio alle Stratocaster Custom Shop, sono quelle che mi hanno fatto cambiare idea. E sono certo che le CS hanno qualcosa in più da dare, qualcosa che forse nelle serie standard potrai anche avere la fortuna di trovare, ma nei modelli Custom sicuramente c'è sempre. La mia prossima chitarra sarà proprio un Strato CS, però adesso mi devo riprendere un pò, visto che, complice una permuta di un'acustica di livello, mi sono portato a casa una R9 che mi sta letteralmente conquistando! Buona giornata e buoni, buonissimi suoni !
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di dale [user #2255]
commento del 07/02/2020 ore 11:48:03
E ce lo dici così?

Foto.
O Non è mai accaduto.
:-) :-) :-)
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di Tubes [user #15838]
commento del 07/02/2020 ore 13:21:26
Ahahahah, va bene! Farò un post su People, perchè in effetti la storia merita delle considerazioni sui mondi Fender/Gibson che poi sostanzialmente si dividono la fetta più grossa di mercato e che, lo vogliamo o no, hanno ispirato le produzioni di tutti gli altri costruttori. Che magari in qualche caso si sono dimostrati allievi in grado di superare i maestri, ma sempre da quelle ricette lì sono partiti. O almeno, questa è la mia interpretazione. A presto
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di zabu [user #2321]
commento del 07/02/2020 ore 16:12:07
Infatti il tuo post sul Relic era capitato proprio bene nei giorni dell'acquisto! Comunque complimenti per la R9, anch'io aspetto un bella recensione ;)
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di Repsol [user #30201]
commento del 08/02/2020 ore 04:40:23
Ho letto con molto interesse il tuo articolo...
Mi son trovato spesso nella tua situazione e recemente ho acquistato una Strato Cruz '65.
Possiedo giá una Strato H A.R. che é una replica di una chitarra prodotta nel '55. Quindi body sottile, manico in acero, pickup molto squillanti. Mi piace tanto il suono ma volevo avere anche qualcosa di più"caldo" e in passato avevo provato delle Custom Shop che replicavano le '62 e le '65 e me le ricoldavo con un suono meno twangoso, più rotondo. Così son andato a colpo sicuro sulla Cruz '65, con tastiera in palissandro e pickup più spinti.
Sorpresa!!! La Cruz suona più twangosa, più brillante, più squillante della H.A.R.
Sono comunque felice della chitarra, mi piace moltissimo, ma qualcosa non mi torna...
Credo che le riedizioni attuali sono un po' personalizzate dal Custom Shop....sono interpretazioni più che altro.
Bellissimi strumenti fatti davvero benissimo e che suonano davvero bene ma non so quanto fedeli agli originali. Questa é l'idea che mi sono fatto.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/02/2020 ore 14:33:48
Hai ragione in pieno. Negli anni recenti, in molti casi, il Custom Shop è andato oltre il concetto delle riedizioni. La mia chitarra suona benissimo. Se la mettessi a confronto con un originale degli anni '60 o semplicemente con una riedizione fedele, sicuramente si noterebbe che l'intento non era quello di riprodurre fedelmente il suono dell'annata di riferimento. Si tratta di una scelta assolutamente voluta e credo anche interessante. Un'evoluzione credo necessaria, anche perché il mercato mi sembra negli ultimi anni un pochino meno interessato al concetto stesso delle riedizioni fedeli.
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di alexus77 [user #3871]
commento del 11/02/2020 ore 00:19:02
Tanta roba! Complimenti per i nuovi arrivi. Concordo con l'osservazione sulle produzioni non-CS. Le AVRI erano ottime, e le meno comuni TSN si avvicinano abbastanza al CS, che restano spesso una spanna sopra il resto. Per me l'unica eccezione sono le riedizioni moderne fatte dal CS, tipo quelle con ponti a due pivot, meccaniche autobloccanti, e accorgimenti simili, che spesso sono freddine. Ma ogni volta che m'e' passata per le mani una CS un pelo piu' tradizionale, non sono mai rimasto deluso.
Congrats!

P.s. son curioso, le hai trovate su Reverb?
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di zabu [user #2321]
commento del 11/02/2020 ore 04:23:12
Grazie! Concordo in pieno, in generale le Strato con il ponte a due pivots le trovo anch'io "fredde" sia CS che di produzione normale. Tanto del timbro "vintage" lo fa secondo me proprio il ponte a 6 sellette.

La Tele (comprata prima della Strato) l'avevo presa da Reverb. La Strato da eBay.

p.s. ma cosa sono le TSN??!!
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di alexus77 [user #3871]
commento del 11/02/2020 ore 07:16:53
Le TSN sono le Thin Skin Nitro, produzione USA ma Limited Edition, prodotte solo per alcuni rivenditori. Io ne ho una presa da Wildwood, che ho la fortuna/sfortuna di avere a 1/2 ora di macchina. Per me sono le uniche USA che hanno un feel simile a quello di una Custom Shop, senza il prezzo elevato.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 11/02/2020 ore 14:09:26
Perfetto, ora ho capito. Avevo adocchiato quella serie dal sito online di Dave's Guitar Shop. Non le ho mai provate, ma a vedere le specifiche sembrano molto interessanti, in particolare perché la '62 h il manico con tastiera slab board, rispetto all'attuale American Original '60 che ha il manico con tastiera laminated.

Mannaggia, ora mi hai messo in testa brutte intenzioni di fare un altro acquisto! ;)
Rispondi
di lollofunky [user #15563]
commento del 14/02/2020 ore 11:58:41
chitarra bellissima!! ma a volte mi domando perche fender fa le american standard a certi prezzi e poi se uno vuole altra (o piu' alta) qualita' deve spendere per il custom shop, quando ci son altre ditte che ti danno chitarra eccezionali ad un prezzo piu' basso del CS, come ad esempio Suhr etc
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 14/02/2020 ore 21:11:53
Capisco perfettamente quello che intendi. Alternative ce ne sono tante e pure di qualità. Però alla fine se vuoi lo strumento con la forma della paletta e l'estetica "tradizionale" la Fender rimane sempre la scelta più gettonata da molti. Di questo la ditta californiana è ben consapevole e si possono quindi permettere di caricare un costo maggiore di altri produttori. D'altro canto bisogna dire che la qualità sulle CS c'è. Io dal canto mio guardo sempre al mercato dell'usato e allora a quel punto tutto diviene più ragionevole in termini di costi.
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