"Quando scoprimmo il Phaser": seconda metà degli anni '70, nell'accompagnare il mio grande amico Michele, ferroviere meridionale come me ma anche ottimo attore e bravo tastierista, che il Signore l'abbia in gloria, a visionare e possibilmente comperare qualche effetto da utilizzare con le sue tastiere di nuova generazione in un negozio che si trovava a Bra (noi entrambi abitavamo a Villastellone, vicino Carmagnola, ed eravamo rimasti ancora al distorsore, all'echo ed al Wha, oltre a qualche pedale un po' diverso quali il suo "Sferasound" della Farfisa ed il mio "Bioctaver" della Davoli, ma che usavamo pochissimo), dopo aver visionato nel capannone grande i nuovi, all'epoca, amplificatori Peavey, marca sconosciuta fino ad allora dalle nostre parti, ci soffermammo poi a parlare con il negoziante nel piccolo locale-studio ubicato al lato del cortile d'ingresso. Fu lì che lui, oltre ad illustrarci alcune chitarre di un certo livello (ricordo di aver visto lì per la prima volta la nuova Fender Starcaster), ci spiegò e fece provare alcuni pedali di nuova concezione, tutti della marca statunitense Electro Harmonix, di cui fui affascinato dal per me nuovo effetto chiamato "Phaser" che io reputai poter essere interessante come uso . Non costava poi tanto e riuscii a comperarmi il modello "Small Stone", quello con la scritta bianca su fondo rosso e dotato di un solo potenziometro "Rate" ed uno switch a 3 posizioni chiamato "Color", anche se poi, ma in un secondo momento, forse nel 1977, comperai il Flanger "Ectric Mistress" che ancora posseggo. Però sia lo Small Stone che il Big Muff, comperati in successione ed entrambi prima, dopo aver ceduto quelli da me comperati all'epoca, li ho poi ricomprati identici alcuni anni fa. Adesso di pedali EHX ne ho in totale 10 anche se mi manca il mio preferito, il De Luxe Memory Man che mi fu danneggiato, ma dopo anni di onorato servizio, da un collega che si professava esperto in elettronica ed in sua sostituzione ho per il momento il Memory Toy analogico e il #1echo digitale, oltre ad alcuni delay di altre marche. Di Phaser, nel periodo in cui avevo dato via quello che avevo comperato a Bra, ho posseduto il modello Made in Russia, buono ma fatto fuori perchè non entrava nel case dei pedali essendo molto più grande di quello Made in USA, poi ho comperato un P 90 MXR ed un vecchio, ma glorioso, Maestro Stage Phaser di costruzione inizio anni '80, consigliatomi dal mio negoziante di fiducia in Napoli, Alfredo, quando comperai da lui il mio vintage Fender Rhodes 88 Mark I, anche perchè quello che lui aveva in vendita era originale in tutte le sue parti e non aveva subito modifiche neppure all'alimentazione.