Anche se io, dopo gli anni di gioventù e di poche risorse economiche, coincidenti però con il massimo dell'entusiasmo, cioè il periodo BEAT di fine anni 60, in cui mi potei permettere, dopo aver iniziato con un EKO modello 1100/MB/2, solo bassi germanici quali per primo un Framus Star Bass ad un pickup floating, poi un Hofner mod. 185 ed infine un Hofner Violin Bass mod. 500/1, che ho ancora, nel 1970 comperai con una parte del presalario universitario un Fender Mustang Competition Blue del 1969 usato, esso fu seguito a fine anno da un Gibson EB0, sempre del 1969, che mi ha fatto poi compagnia per ben 13 anni, cioè fino al 1983 quando lo diedi in permuta per acquistare il G&L2000E. Ma nel 1972, dopo un'estate in cui avevamo suonato sui lidi di Mondragone, Baia Domizia e Scauri, riuscii a comperarmi l'attualmente in mio possesso Fender Precision del 1971 (dando però il Mustang in permuta parziale), basso che mi convinse a diventare poi un bassista principalmente fenderiano. Ma il Gibson EB0 lo continuai ad usare, specialmente nelle trasferte balneari, comunque sia il ruolo del bassista che l'uso anche timbrico del basso elettrico erano molto diversi all'epoca. Poi sono invecchiato, la voglia di suonare è scemata, l'attività molto secondaria di musicista amatoriale è diventata sempre meno frequentemente da me praticata ed anche molto altalenante nel tempo, però con alcuni sprazzi d'interesse sia a fine anni 80 che nell'attuale secondo decennio del nuovo secolo, questa volta specialmente nelle Jam insieme ad amici, infine il primitivo ruolo di chitarra solista, mai abbandonato del tutto, è tornato ad imporsi nella mia mente, comunque era stato sempre latente tanto è vero che ho avuto sempre molte più chitarre che bassi, e ciò mi ha imposto delle pause di riflessione. In primis è comparso il rimpianto d'aver dato via gli strumenti poveri degli anni di gioventù, spingendomi a ricercarli e a ricomperarli, qualcuno l'ho trovato ma altri ancora mi mancano, poi è subentrato il rimpianto di quelli di fascia superiore successivi e che mi avevano tenuto compagnia per anni, Gibson EB0 in testa, cosa che mi ha spinto a cercarne uno. Ho trovato però nella località in cui avevo abitato per i 15 anni di quel succitato periodo, Portici, prima una mia vecchia chitarra Hofner Galaxy modello 176 e poi un basso Gibson G3, strumento molto più versatile e dalla timbrica completamente diversa dagli EB0 ed EB3, che mi ha fatto anche cambiare idea sui bassi della Gibson. Comunque sia una mia Gibson SG Standard del 1973, data via per una mia fissazione dopo 30 anni circa di appartenenza ed uso, sia il succitato Gibson EB0, mi avevano indotto un ricordo nostalgico forse legato anche al fatto che gli anni del loro possesso coincidevano con i miei anni di gioventù, però non volendo gravare sul bilancio familiare, visto anche il contemporaneo fenomeno del "Vintage" che aveva fatto levitare i prezzi dell'usato d'epoca, ho ripiegato sulla produzione parallela della Epiphone, società di proprietà della Gibson dal 1957 senza esserne una sottomarca, trovando la chitarra nel modello SG G400WC ma per il basso sono riuscito a trovare solo il modello EB3, identico a quello a diapason lungo post 1966 della Gibson. Aggiungo che nel periodo in cui mi ero trasferito da poco da Torino, cioè inizio anno 1980, avevo comperato da un collega un basso della Ibanez, clone del Gibson Les Paul Custom Black, che non era affatto malvagio, da me permutato molti anni dopo con la chitarra della Fender che io non mi sono mai fatto mancare, una Mustang, questa volta color Competition Blue come il mio primo basso della Fender di oltre 10 anni prima e che comunque ora mi manca.
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