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FF7 Raw: Zvex fatto in casa
FF7 Raw: Zvex fatto in casa
di [user #116] - pubblicato il

Le aziende sono chiuse per l’emergenza Covid-19, ma la produzione non si ferma: Zvex svela l’edizione limitata del Fuzz Factory 7 in versione Raw.
L’FF7 Raw è l’edizione limitata del Fuzz Factory “fatta in casa” nel vero senso della parola. Con le aziende chiuse, i membri della squadra Zvex continuano a lavorare dalle proprie case e, per l’occasione, spogliano il fuzz più famoso in catalogo di ogni orpello estetico.
Il pedale è una versione modificata del Fuzz Factory giunto alla sua settima incarnazione. Lo chassis resta in alluminio grezzo, privo di grafiche o indicazioni relative ai controlli. L’unico segno inconfondibile è l’oblò centrale attraverso il quale sbirciare i LED blu che illuminano i transistor al germanio responsabili di una saturazione estrema, difficile da domare, ma anche per questo diventata un must per molti musicisti legati agli ambienti noise, rock alternative e lo-fi.

FF7 Raw: Zvex fatto in casa

Per l’edizione limitata, Zvex ha selezionato una partita di transistor NOS degli anni ’60, modello 2N404. I potenziometri sono disposti in cerchio al centro del pannello frontale e nuove funzioni sono aggiunte per estendere gli orizzonti espressivi dell’insieme.
Dove il Fat Fuzz Factory ha un filtro a tre modalità, il Raw sfoggia un selettore rotativo a nove posizioni per lavorare in ogni range, dalle frequenze più gravi fino agli acuti estremi. Si tratta della manopola posizionata a ore 5 sullo chassis e, quando posta a metà corsa, restituisce il timbro classico del Fuzz Factory originale.
Restano i controlli tradizionali di Volume e Drive. Gate ha il ruolo di tagliare il rumore di fondo, segando di netto anche le code delle note. È utile per generare suoni sporchi e spezzettati o per raggiungere una pasta più fluida e musicale.
Comp rende via via il suono più schiacciato ed estremo. Quando usato in combinazione con il potenziometro Stab, che gestisce la stabilità del circuito, è capace di sfoderare feedback e fischi incontrollabili.
In aggiunta, un controllo di tono passivo collegato allo switch a pedale a sinistra permette di tenere a bada le frequenze più alte e, con esse, i suoni troppo frizzanti. Alla bisogna, è possibile bypassarlo in un attimo e avere in uscita la piena saturazione penetrante e sguaiata del Fuzz Factory spinto a dovere.



Sul sito Zvex è possibile vedere più da vicino il FF7 Raw a questo link.
effetti e processori fuzz factory 7 raw ultime dal mercato zvex
Link utili
FF7 sul sito Zvex
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di Sykk [user #21196]
commento del 05/04/2020 ore 11:41:10
Certo che in un pedale con tutti quei controlli che necessitano di regolazioni millimetriche potevano mettere delle manopole e una grafica più chiare.
Magari come negli annunci delle case dove mancano il riscaldamento o i pavimenti potrebbero scrivere: "ampie possibilità di personalizzazione".
Rispondi
di cesco78 [user #1757]
commento del 06/04/2020 ore 11:35:25
Ma ste partite di transistor nos anni 60 non finiscono mai??
Tutti le trovano o ne hanno delle scorte nascoste... Sono 60 anni che esistono.. Ma quanti ne avevano prodotti!?
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 06/04/2020 ore 14:40:3
Il bello è che non solo ne esistono centinaia in uso, ma ogni articolo indica anche che si tratta di componenti scelti; per cui diciamo che, per preservare la qualità, se ne sceglie uno su due: il mondo è pieno di transistor fatti negli anni 60 addirittura inutilizzati.
Ciao
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 07/04/2020 ore 18:11:24
Oltretutto, può avere senso che un progetto con certi valori dei componenti, nato 60 anni fa, suoni meglio con transistor di 60 anni fa o che hanno le stesse caratteristiche.
Ma se vuoi più o meno basse, più o meno Gain, eccetera non serve certo andare a cercare chissà quali transistor.
Rispondi
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