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I miei perché del DV Mark Multiamp
I miei perché del DV Mark Multiamp
di [user #6344] - pubblicato il

Ogni processore ha precisi punti di forza che, quando si incastrano con le necessità del musicista, fanno scattare la scintilla.
Quando, un paio d’anni fa, decisi di uscire dal mio ritiro musicale in solitaria durato parecchi anni per riprendere a suonare con degli amici, ho cominciato ad avere dei dubbi sul suono prodotto dalla strumentazione in mio possesso.
Confortato anche da quanto leggevo nel web, mi ostinavo però a pensare che la Zoom G3n usata in casa di tanto in tanto per mantenermi in allenamento, collegata a un mini PA, oltre che molto pratica e compatta non fosse poi tanto male neanche come suoni.
Così ho cominciato ad attribuire la colpa alla mia Ibanez AS153, che amo molto come suonabilità, ma che mi ha sempre convinto poco come suono e ne ho scritto anche qui su Accordo in qualche post. La trovavo un po' piatta, molto mediosa e troppo magra di basse per il genere che suono (jazz, fusion, qualcosa di blues), pur agendo abbastanza pesantemente con la regolazione dei toni sul Super 58 al manico.

I miei perché del DV Mark Multiamp

Convergenze parallele
Parallelamente a questo, in sala prove usavo una testata e cassa 4x12 Peavey lì presente ma non molto adatta al mio genere, per cui ho cominciato a pensare anche a un’amplificazione compatta, leggera (la mia schiena di 55enne fuori forma avrebbe ringraziato) e più adatta alla musica che suono. Anche di questo ho scritto in qualche post.

Ho cominciato a incuriosirmi del mondo DV Mark, pensando inizialmente a una mini testata + cassa 1x12 al neodimio da usare in abbinata alla G3n. Poi, casualmente (perché non stavo pensando a un emulatore), mi sono imbattuto in alcune prove del Multiamp su YouTube. Lì mi si è accesa la lucina negli occhi e sono partito.
Non potendo spendere troppo mi sono orientato sull’usato, reperendo in breve un esemplare ex demo, la sua pedaliera e un cassa Neoclassic 1x12 per un totale di circa 850 euro.

Da qualche parte si deve cominciare
Il primo perché del Multiamp riguarda il form factor: la testatina mi piace di più che non il pedalierone tipo Helix e include peraltro un finale mono piuttosto buono, che uno può decidere di usare o meno, il tutto nell’ingombro e nel peso (4,5 kg) di un multieffetto da due unità rack. Ma soprattutto, a piacermi assai è la possibilità di intervenire direttamente sui potenziometri del preamplificatore come si fa in un ampli, e questo è stato decisamente il fattore principale che ha condizionato la mia scelta.

Flycase mai più
Il borsone a zaino avuto a corredo sembra un fattore secondario, ma è il mio secondo perché del Multiamp. È compatto, leggero e comodissimo da usare, con le zip che liberano il frontale e il posteriore, per cui non lo devi mai sfilare. Nel tascone ci sta la pedaliera e portarlo da casa alla saletta e ritorno è veramente a scazzo zero.

I miei perché del DV Mark Multiamp

Agli attacchi!
Anche la connettività ci ha il suo perché. C’è tutto quello che serve, con la possibilità di collegare le uscite pre - bilanciate e sbilanciate - a un PA come faccio a casa (o a un finale diverso), e le uscite Speaker a una cassa, come faccio in saletta. Peraltro gli emulatori di casse possono essere disattivati in blocco dal menu, comodissimo per usarlo sia dall’uscita cuffia sul frontale (o in PA) sia con la Neoclassic senza dover creare dei preset doppi. Presente anche un Send Return per chi non volesse rinunciare per esempio a un pedalino al quale è tanto affezionato da inserire in catena.
Manca solo un ingresso Aux per collegarci una sorgente esterna e suonare in cuffia, ma si ovvia facilmente con un piccolo mixerino esterno, comunque comodo da avere in casa per tante altre cose.

Venendo al suono
Ma veniamo al suono, che è stato per me la vera sorpresa. Rispetto alla G3n (paragone peraltro inopportuno verso la piccola Zoom, lo so...) è davvero un altro mondo. Partendo dai puliti, che mi preoccupavano alquanto per il jazz, ne sono rimasto veramente colpito per pulizia, dinamica e pienezza del suono. Promossi a pieni voti.
Anche per quanto riguarda i crunch valvolari, che uso sempre piuttosto leggeri per i pezzi fusion, devo dire che per un emulatore non sono affatto male, la dinamica c’è e anche la “pasta” delle valvole è piuttosto convincente, considerando che a bassi livelli di gain non è così facile da simulare.
Passando poi a cranchoni più grossi alla Mesa Boogie, si gode di molto. Finalmente ho smesso di rimpiangere il Triaxis, che tanto ho desiderato nei suoi anni d’oro ma che mai ho potuto permettermi, anche se devo dire che col genere che faccio adesso questi suoni li uso molto più raramente che in passato.

A tutti gli effetti
Anche la sezione effetti mi pare faccia molto bene il suo lavoro. Io uso prevalentemente riverberi, ma anche la parte modulazioni, compressione, Auto Wha etc è efficace, e c’è più o meno tutto quello che serve.
Il tutto con pochi e chiari parametri, non si impazzisce né ci si perde in menu infinitamente annidati, e la mia pazienza ringrazia.

Limited Edition
Passiamo a quelli che possono essere considerati da molti dei limiti. La concezione della macchina è senz’altro datata, la gestione da PC è molto primordiale e non vale la pena di essere considerata, la SD card per salvare i propri preset funziona ma è chiaramente ormai obsoleta.
Inoltre siamo ben lontani dall’ampissima scelta di ampli e casse emulati dai più blasonati concorrenti.
Qui c’è meno, ma quello che c’è suona alla grande.
Io ho pensato da subito la macchina più come una testata che come un emulatore, e secondo me è l’approccio corretto verso il Multiamp. Mi sono limitato a chiedermi:
- ci sono i suoni che mi piacciono e mi servono?
- ho un approccio diretto alla sezione pre senza impazzire tra i menù?
- rispetto a una testata tradizionale, ho la versatilità in più che mi è così comoda?

La mia risposta è si, per cui, che mi importa di quello che manca se non mi serve? Dovermi perdere tra mille scelte e menu a me ha sempre generato solo disorientamento e perdita di troppo tempo, che non ho e che preferisco usare per suonare piuttosto che per smanettare.
In più, cosa non da poco, mi ha fatto fare pace con la mia AS153, che ora posso apprezzare nella sua vera natura, prima un po' offuscata dal suono ben più piatto della G3n.



In conclusione, è una macchina che consiglio per chi la vede come me e cerca prima di tutto un suono che gli piaccia ma ha comunque bisogno della versatilità che una testata o un combo non possono dare.
La consiglio meno ai super informatizzati e agli smanettoni, che godranno sicuramente di più con una Helix o un Kemper.
Buona musica a tutti, ma per adesso, ognuno a cà sua.
dv mark effetti e processori gli articoli dei lettori multiamp
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di fanta [user #6344]
commento del 16/04/2020 ore 12:00:1
Ciao, scusate se parto io ad auto commentarmi ;-) ma vorrei aggiungere due piccole cose:
-tra i limiti segnalo anche l'accordatore interno che purtroppo è scomodo, poco fluido nel movimento del cursore, che sembra addirittura laggare un po'
-DV Mark sta lavorando da tempo all'evoluzione dell'attuale Multiamp, che come scrivevo è un progetto che ormai mostra i suoi anni. Il nuovo dovrebbe chiamarsi Multiamp Smart, ma per ora purtroppo sembra tardare ad uscire...
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di Tubes [user #15838]
commento del 16/04/2020 ore 12:18:31
Ciao, ottima recensione del prodotto, che non possiedo ma ne sento parlare molto bene. Io utilizzo Kemper, ma trovo molte delle cose che tu dici del tutto aderenti alla mia esperienza. Ho la versione tostapane, da parecchi schifata come estetica, che invece mi attrae proprio per i motivi che tu dici. Una volta caricato il mio suono, infatti, ecco che mi vado a fare le regolazioni con i potenziometri sia della sezione amplificatore che degli effetti e quindi la sensazione è proprio quella di interagire con la testata di un ampli fisico. Sulla qualità dei suoni di queste macchine, quindi assolutamente anche quella del tuo DV, è inutile rimarcarci sopra, perciò direi che le tue ragioni sono ben valide. Questi giorni di quarantena ho giocato con mio cugino ad arrangiare un pezzo pop scritto da lui. Che goduria fare le chitarre senza microfonare o impazzire con i suoni che non convincono e poi magari, visto che in casa non tutti hanno a disposizione uno studio insonorizzato, farsi mandare i carabinieri dai vicini che stanno pure loro in reclusione come tutti noi, senza contare che nel bel mezzo della traccia che stai registrando potrebbe chiamarti tua moglie che la pasta è pronta rovinando il lavoro di incisione. Le macchine digitali in casa per me battono tutti gli altri sistemi fisici. Ottime invece anche le pedaliere con gli IR da inviare a qualche sistema amplificato.
Ciao
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 16/04/2020 ore 13:44:07
Helix esiste anche in formato Rack
Cmq in ogni caso comprarlo oggi è un acquisto sbagliatissimo perchè non lo stanno più aggiornando, doveva venire fuori una nuova versione ma non è mai uscita.
Ci sono moltissimi apparecchi dai più economici ai più costosi tra i quali scegliere.
Altra scoietà che ha che ha toppato è la Roland Boss altro acquisto da evitare (io avevo la Boss GT001 la versione desktop della GT100 che era buona per quel tempo)
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 16/04/2020 ore 14:18:31
Ciao PG, e grazie del commento. Ecco, è una delle obiezioni che mi aspettavo scrivendo la recensione, ed è per questo che ho ribadito il mio approccio al prodotto, che io intendo più come una testata versatile che non come un emulatore. Quante testate ci sono in giro che non sono più in produzione? E idem per multieffetti e pedalini? E non è che appena escono di produzione iniziano a suonare male, no? E allora perché sarebbe "sbagliatissimo" comprare il Multiamp se ti piace come suona e dentro ha quello che ti serve? Considera anche che è una ex demo perfetta e l'ho pagata esattamente la metà del nuovo. Con 500 euro cosa puoi comprare di meglio nella sua categoria? Poi posso capire la GAS e la voglia di avere sempre l'ultima novità, però è un tipo di febbre che con gli anni passa, almeno così è stato per me. Ciao!
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di fanta [user #6344]
commento del 16/04/2020 ore 20:56:18
... aggiungo un aspetto: per un'azienda piccola come DV Mark credo sia molto complesso mantenere al passo coi tempi un progetto di emulatore, sicuramente i grandi nomi le faranno sempre le scarpe, e non escludo che col tempo il prodotto Multiamp venga anche abbandonato in favore di combo e testate, molto più semplici da gestire a livello di evoluzione progettuale.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 16/04/2020 ore 16:28:25
Ciao e grazie a fanta per la recensione, soprattutto perchè, saranno i 50 che arrivano o la quarantena, da qualche giorno mi attanaglia la nostalgia per i buoni vecchi rack degli anni '90. Tra gli altri stavo vedendo anche il multiamp, ma mi incuriosisce molto anche l'eleven rack. Qualcuno conosce le due macchine e può fare paragoni o, visto che qui fanta ci descrive il dv mark, darmi notizie sull'altra?
Grazie e ciao
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 16/04/2020 ore 17:57:56
Ciao Francesco, più che nostalgia dei rack pieni di roba degli anni 90 (quest'anno per me arrivano i 55 e al tempo avevo il mio bel 10 unità + cassa Marshall 4x12, 'na penitenza da trasportare!) mi fa comodo avere tutto su un solo apparecchio con anche il finale, quindi chiamiamola una testata "evoluta". Purtroppo non conosco l'eleven... Buona musica!
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 16/04/2020 ore 18:50:30
Eleven rack è stato abbandonato e si è evoluto in Headrush. Di rack amplificati odierni c'è Bias Amp ma é privo di effetti ad eccezione del riverbero.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 10:43:04
Ciao, ti ringrazio per l'indicazione, ma non è quel che ho chiesto. La penso un po' come Fanta: non mi interessa se il firmware rimarrà per sempre quello attuale, basta che la machina produca il suono che mi serve. D'altra parte se acquisti una testata o un pedale, mica li aggiorni. Lo so sono un vecchio analogico, ma se trovo quel che fa per me perchè spendere di più?
Ciao
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 17/04/2020 ore 12:09:41
Non è automatico che un prodotto non più aggiornato, debba costare meno (o essere più conveniente) di quello nuovo, dipende da tanti fattori. E inoltre l' usato si trova nell' uno e nell'altro caso. La cosa migliore è sempre valutate a fondo tutte le opzioni, Anche perché ci sta sempre di fare un errore di valutazione e rivendere un prodotto obsoleto può diventare una vera impresa!
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 17/04/2020 ore 13:25:56
In parte condivido le tue obiezioni, in genere compro tutto usato, e cerco anch'io di andare su marchi e modelli rivendibili. Qui però il Multiamp è abbastanza unico proprio perché è una testata, quindi completa di finale,a me questa cosa piace e mi è molto molto comoda, come dicevo il suono mi piace, per cui ho deciso di prenderlo anche se non è di un marchio leader. Peraltro è ancora in produzione, e per ora l'usato si attesta sulla metà del prezzo del nuovo, il grosso della svalutazione quindi l'ho già bypassato, poi staremo a vedere quando e se mai dovessi rivenderlo. Certo, nuovo a prezzo pieno sicuramente non l'avrei preso.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 17/04/2020 ore 14:04:49
Mi riferivo più che altro all'eleven rack, Multiamp anche se non riceve aggiornamenti è ancora l'ultimo prodotto della sua serie e continua a godere del supporto clienti, quindi in assoluto non lo si può chiamare obsoleto o abbandonato.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 20/04/2020 ore 09:37:58
Ciao, in realtà eleven rack costa veramente meno (la metà) dei competitor, compreso il Multiamp.
Sull'usato, poi, l'aggiornamento è quasi ininfluente poichè il consumatore cerca l'ultima novità ed i produttori sono pronti a riciclare lo stesso core in salse diverse, vedi Mooer o Line6: la GE200 costa nuova 300 euro, usata 200 e non solo viene aggiornata costanetemente, ma vengono rilasciati anche pacchetti aggiuntivi di ampli; però si trova a competere con se stessa sotto forma di GE150 e 250; Helix HX stomp nuova sta oltre 550 euro, la trovi usata a 400 ed anch'essa viene aggiornata regolarmente, in casa Line6, infatti, hanno appena lanciato il Pod Go e di Helix stessa ce ne sono varie versioni "economiche".
Comunque, la mia domanda originale resta capire quale sia la qualità e praticità di eleven rack e qui non trova risposta. Grazie lo stesso e Ciao
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 20/04/2020 ore 10:16:00
Considerata la recente uscita del software che trasforma le pedaliere Mooer (dalla 200 in su) in macchine simili al Kemper. Ti consiglio di valutare seriamente queste ultime. Il software si chiama GE labs
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 20/04/2020 ore 10:19:53
Ciao, ho già la 200 e mi ci trovo benissimo, ma sto valutando un upgrade perchè mi piacciono i suoni, ma live non è praticissima quindi sto pensando di passare alla 300, ma prima voglio vagliare alcune alternative più economiche.
Ciao
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 20/04/2020 ore 12:04:40
Se già ti piacciono i suoni adesso, aspetta di sentire i profili! Per adesso la app che serve per profilare amplificatori e pedali è disponibile solo per iOS, ma se aggiorni il firmware della tua 200 puoi già scaricare i profili fatti da altri e suonano da paura, come ti dicevo siamo molto vicini al livello Kemper!
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 20/04/2020 ore 10:28:59
Premesso che non ho provato l'Eleven, mi sembra più definitamente un multieffetto emulatore rispetto al Multiamp, che include il finale per cui è più classificabile come testata smart, anche per l'accesso diretto alle tre principali tipologie di suono (clean, crunch e distorsione) direttamente da pulsanti frontali dedicati, come anche per i potenziometri espressamente dedicati a livello, gain ,bassi, medi e alti, e questo è il motivo principale per cui l'ho scelto e che lo distingue un po' da tutti gli altri prodotti suggeriti in questi commenti. L'Eleven a me sembra molto più pensato per il recording, e non poteva che essere così per un prodotto Avid nato per lavorare con Pro Tools. Con questo non dico che non si possa usare Live, ma la filosofia di fondo la vedo diversa e abbastanza unica per il Multiamp.
.
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 16/04/2020 ore 18:56:42
==che mi importa di quello che manca se non mi serve?==
In questa frase è racchiusa la mia filosofia. ;)
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 16/04/2020 ore 20:47:11
Ciao Norvegian, allora c'è qualcuno che mi capisce... ;-) ciao
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 16/04/2020 ore 23:25:3
Un paio di anni fa ho acquistato una Digitech RP360 usata, da mettere a valle della mia pedalboard (dopo switcher, accordatore, wah, octaver, booster, overdrive, distorsore, muff) per gestire modulazioni, ambienti...e volume.
Un paio di anni fa era già superata..in realtà per quello che devo farci io è semplicemente perfetta. Le simulazioni degli effetti sono eccellenti. La adoro.
Ai tempi era in voga la G3 di Zoom. Ottima, c'è chi ancora oggi registra dischi con quella (il buon Gianni Rojatti)...eppure inadatta per me. Cercavo una pedaliera digitale che mi consentisse con un solo "click" di passare, ad esempio, da un suono "modulato" ad un suono con delay a volume superiore per gli assoli.
Ottima la G3. Ma non faceva per me. Felice della mia Digitech, acquisto azzeccatissimo, PER ME.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 17/04/2020 ore 14:10:31
==che mi importa di quello che manca se non mi serve?==

E se questa frase si tenesse di più a mente eviteremmo flame assurdi di ogni tipo. Alla fine uno giudica gli strumenti in base a quello che vuole, mai in assoluto. A me basta un piccolo valvolare e un overdrive, ad un altro serve un ampli con tre suoni e dodici pedali, a un altro ancora serve la flessibilità di un sistema digitale...
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 17/04/2020 ore 14:02:05
Il mese prossimo ne faccio 60. Anche io dopo diversi anni passati a suonare "in cameretta" ho ripreso con una band. Sono passato da transistor a valvole lasciandomi influenzare non solo dalla "bellezza" del suono valvolare ma anche dai miti (veri o presunti) che ci sono attorno ai tubes. Ora, guarda caso proprio in questo periodo in cui non se ne parla di andare da un tecnico od in un negozio, sono "partiti" in rapida successione il Laney LC 30 che tengo in saletta alla ultima sessione di prove (pensa se fosse successo prima di o durante una serata) e poi il LC 15R che tengo a casa. Da qui il mio rovello per trovare qualcosa che suoni bene e sia affidabile, facilmente trasportabile per suonare sia con il gruppo che a casa. Stavo orientandomi verso la DV Mark micro CMT e, ovviamente prima la proverò, ma questo articolo mi ha molto incuriosito. Sono sempre stato "critico" verso il digitale soprattutto per mancanza di tempo e voglia di smanettare attraverso mille menù e sottomenù ma qui mi sembra che la cosa risulti più semplice e, se ciò assolve alle condizioni di cui sopra e mi permette di gestire tutti i suoni di cui ho bisogno, effetti compresi, eliminando pure tutti i pedalini, ben venga. Quindi, dopo tutta sta sbrodolata, una domanda : questa macchina ha una pedaliera da cui si può gestire il tutto? Grazie.
Rispondi
di fanta [user #6344]
commento del 17/04/2020 ore 14:20:08
Ciao, si, basta una normale pedaliera midi di quelle che si usavano anche una volta per i multieffetti a rack, e qui puoi scegliere o quella dedicata della DV Mark stessa, molto piccola e comoda da portare, ma a onor del vero un po' cara (io l'ho presa sempre usata), ma diciamo con alcune funzioni già pronte come il richiamo rapido dell'accordatore interno ( che però come dicevo è abbastanza critico), oppure puoi andare con altre pedaliere MIDI standard in commercio, come ad es la Behringer FCB1010 che include anche due pedali espressione. E' abbastanza ingombrante, e magari ci devi un po' più smanettare per metterla in linea con il Multiamp, ma alla fine funziona molto bene in abbinata. Trovi anche dei tutorial sul Tubo in merito. Ciao
EDIT: sulla timbrica valvolare, come scrivevo io la trovo convincente, poi se hai un orecchio e un tocco estremamente sensibili e vuoi tutte le minime sfumature di quel particolare modello di valvola o di ampli, magari potrebbe non soddisfarti del tutto. Io però ho sempre avuto valvolari in passato, e questo è il primo emulatore che mi convince molto, ma sicuramente anche Helix e Kemper in questo senso sono estremamente sofisticati, magari anche più del Multiamp.
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