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L’ibrido Strat Jazzmaster grida surf da ogni curva
L’ibrido Strat Jazzmaster grida surf da ogni curva
di [user #116] - pubblicato il

Jazz Strat è l’inedito Fender per la serie Parallel Universe con body Stratocaster ed elementi provenienti dal mondo Jazzmaster.
La tifoseria Fender si divide nei puristi delle linee classiche imposte da Stratocaster e Telecaster e nei fanatici delle edizioni più ricercate aggiunte solo in seguito in catalogo, divenute negli anni un vero simbolo della chitarra “alternative”. Su tutte: il filone delle cosiddette chitarre offset.
Da qualche tempo, l’azienda californiana si è messa in movimento per mettere d’accordo le due fazioni con dei veri e propri ibridi capaci di miscelare gli elementi più identificativi dei suoi best seller in una formula inedita quanto stimolante.
La Jazz Strat ne è uno degli esempi più evidenti.
Fender aveva fatto qualcosa di simile nel 2018, con la Jazz Tele. Ora lo sguardo si rivolge verso l’ammiraglia double-cut di casa.

L’ibrido Strat Jazzmaster grida surf da ogni curva

Nell’edizione limitata - parte della serie Parallel Universe ormai giunta alla seconda ondata nel 2020 - è possibile individuare un sinuoso body Stratocaster abbinato a un manico da Jazzmaster con tanto di binding, segnatasti a blocco e il caratteristico logo decorato sulla paletta in tinta col corpo. Preso dalla Stratocaster è anche il battipenna, personalizzato per l’occasione con un motivo pinstriped battezzato Decoboom. Provengono invece dall’universo delle offset l’hardware e l’elettronica.

L’ibrido Strat Jazzmaster grida surf da ogni curva

Il body, come da tradizione Fender, è in ontano. Il manico è in un solo pezzo di acero con profilo Medium C e tastiera in palissandro. Lungo un diapason da 25,5 pollici si snodano 22 fret di tipo medium jumbo su un raggio di 9,5 pollici, per un approccio vintage senza rinunciare a una suonabilità al passo coi tempi.

Una coppia di single coil Pure Vintage ’65 regalano il tipico timbro da Jazzmaster a chi è affezionato alle sensazioni fisiche di un corpo Stratocaster sulla pancia. Anche l’hardware proviene dalla offset, con un sistema vibrato American Professional e una coppia di manopole in stile radio a cui si affianca un selettore a tre vie sulla spalla inferiore.

Il risultato è un mix capace di far convivere linee iconiche e un sound ricercato, con un look a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 e un timbro che promette di restituire tutte le vibrazioni di quelle epoche fatte di riverberi sporchi e abbondanti, suoni appena increspati ma capaci di ruggire se spinti in un buon fuzz o in una valvola scaldata a dovere.



Sul sito Fender è possibile vedere più da vicino la Jazz Strat a questo link.
chitarre elettriche fender jazz strat ultime dal mercato
Link utili
Fender Jazz Tele su Accordo
Jazz Strat sul sito Fender
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di dale [user #2255]
commento del 19/04/2020 ore 08:07:17
Bellissima, non mi fido molto del ponte... Sarebbe da provare.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/04/2020 ore 09:06:13
Anche io sono un po' titubante del ponte, avendo avuto una Jazzmaster... però so che ultimamente son riusciti a migliorarlo. E se funziona, tutto sommato non é male.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 15:20:21
E che dici del selettore p.u. in quella posizione? Lo trovo scomodo e facilmente danneggiabile.
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 19/04/2020 ore 10:42:18
Bella.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 12:42:03
Bella, rinuncia all fascino offset della Jazzmaster per l'ergonomia perfetta della Strat. Immaginavo che prima o poi sarebbe uscita in quanto è molto più sensata di altri ibridi usciti nella stesa serie. Avrei preferito un colore pastello non metallizzato. Il ponte dovrebbe essere stato migliorato ma nel dubbio monterei un Mastery, vero toccasana per questo tipo di chitarre. Decoboom non è la denominazione Fender per il tipo di decorazione del bettipenna, ma l'azienda che fornisce i battipenna per questo specifico modello (sono specializzati in battipenna in plexiglass retroverniciato e stampato con disegni deco o ispirati alla grafica anni '50 e '60). La Jazzmaster è uno strumento versatilissimo e una volta assunte le sembianze del modello più noto di casa Fender potrebbe avere un buon successo e restare in produzione (magari con dots, finiture standard e battipenna a tre strati).
Rispondi
di lollofunky [user #15563]
commento del 24/04/2020 ore 02:41:16
per me la jazzmaster e' molto piu' comoda da suonare in piedi della stratocaster. Ovvero per me l'ergonomia perfetta e' la jazzmaster non la stratocaster :)
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 24/04/2020 ore 11:30:4
Ho entrambe, preferisco la Jazzmaster sia esteticamente che funzionalmente (e infatti è la chitarra che uso di più) ma trovo la Stratocaster leggermente più comoda da suonare anche in piedi (da seduti la Jazzmaster scivola inesorabilmente, il che è paradossale perché il buon Leo aveva previsto il jack frontale proprio immaginando l'uso da seduti, essendo la chitarra originariamente destinata ai jazzisti).
Inoltre la Stratocaster ha il vantaggio delle dimensioni più contenute. Detto questo, da quando ho la Jazzmaster la Stratocaster prende polvere.
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 20/04/2020 ore 14:09:22
Boh, non sono contro le contaminazioni e il fatto di provare cose nuove ma io decisamente mi prenderei direttamente una Jazzmaster, che è comunque molto comoda secondo me oltre che bellissima esteticamente. Certo forse è perché io adoro la Jazzmaster (appena riesco la ricompro!). Se ad uno non piace la Jazzmaster ma il suono gli piace questa può andare bene immagino. Comunque bene che Fender sperimenti un poco
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 20/04/2020 ore 20:43:06
Mi piace tantissimo!
Rispondi
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