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Jim Root V4: la Jazzmaster più violenta... finora
Jim Root V4: la Jazzmaster più violenta... finora
di [user #116] - pubblicato il

Fender e Jim Root re-impastano la Jazzmaster per sfornare una macchina da metal estremo, con dotazione moderna e look senza tempo.
Dopo essere approdato nel mondo Telecaster e aver sperimentato le prime escursioni verso lo shape Jazzmaster, Jim Root riceve la quarta signature marchiata Fender. La V4 sfornata per il 2020 riconferma la preferenza del chitarrista degli Slipknot per le curve offset, aggiornando la ricetta con nuovi pickup signature e un manico ridisegnato da zero.

Ancora una volta, la Jazzmaster si conferma essere un vero camaleonte a sei corde.
Nata alla fine degli anni ’50 con i chitarristi jazz in mente, come il nome stesso suggerisce, si è presto affermata in ben altri lidi. È divenuta in pochi anni uno dei simboli del surf rock, sdoganandosi poi verso il rock alternative di fine secolo per trovare posto tra le mani di migliaia di indie rocker all’alba del nuovo millennio.
Da qualche tempo, i fan hanno potuto ammirarla anche su uno dei palchi più inaspettati: quello degli Slipknot.
Debitamente rimescolata nella dotazione tecnica e nel look, la Jazzmaster è la chitarra scelta da Jim Root per le sue escursioni heavy dal gain più selvaggio. Per renderlo possibile, le linee classiche della solid body asimmetrica di Leo Fender hanno ricevuto un profondo restyling.

Jim Root V4: la Jazzmaster più violenta... finora

Il body della rinnovata Jazzmaster Jim Root signature è in mogano per un sound maggiormente focalizzato sulle frequenze medie e sfoggia un tacco smussato per offrire un accesso facilitato ai tasti più alti.
Completamente rivisto è lo stesso manico, più sottile rispetto ai precedenti modelli dedicati a Jim e con un raggio più piatto, che misura ora 12 pollici attraverso 22 tasti jumbo. Tradizionale è il legno del manico, per il quale è stato scelto il classico acero, mentre un più ricercato ebano prende posto sulla tastiera. Lungo il bordo, una sfilata di dot luminlay garantiscono piena visibilità anche in assenza di luce ambientale.
I contenuti decisamente moderni su sposano però con un’estetica deliziosamente retrò, con blocchi segnatasti e binding tutto intorno, complemento ideale della finitura bianca che avvolge la cassa.

Jim Root V4: la Jazzmaster più violenta... finora

Particolare attenzione è dovuta all’hardware, che deve essere in grado di affrontare i detuning più estremi e il playing più aggressivo senza perdere un colpo durante i live, garantendo al contempo note dall’attacco deciso e dalla presenza sonora consistente. A questo scopo è stato scelto un ponte in stile hardtail abbinato a un set di meccaniche bloccanti, tutto in finitura nera.

L’elettronica non è da meno in quanto a personalizzazioni e vede una coppia di humbucker attivi comandati da un solo potenziometro del volume e un selettore a tre posizioni piazzato poco al di sotto del ponte. Niente controllo di tono, per un circuito spartano e rivolto alla performance. I pickup sono due EMG Demons, modelli signature di Jim Root.



Sul sito Fender, la Jim Root Jazzmaster V4 può essere vista nel dettaglio a questo link.
chitarre elettriche fender jazzmaster jim root
Link utili
Jim Root Jazzmaster V4 sul sito Fender
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di spillo91 [user #17528]
commento del 22/04/2020 ore 15:06:00
Ma a parte il corpo offset... Cosa c'entra con la jazzmaster? Il circuito spartano, il ponte fisso, gli emg.. . forse hanno sbagliato nome!
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 22/04/2020 ore 15:24:00
Si, in effetti di Jazzmaster c'è solo il nome e lo shape del body, il resto non c'entra nulla.
Comunque a me piace, il design è equilibrato e poi io adoro le chitarre minimal.
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di THE_Luke [user #31235]
commento del 29/04/2020 ore 12:10:10
La prima cosa che vedi di una chitarra è il body, è la parte piu riconoscibile. Quindi si, è una jazzmaster. Modificata, ma è una jazzmaster.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 22/04/2020 ore 18:29:07
Immagino che se l'avessero chiamata in altro modo, ci sarebbe stato qualcuno a commentare: "Stanno spacciando per novità una Jazzmaster".
Io penso che sia proprio così che una signature dev'essere: diversa perchè a misura di chi la firma, poi, ovviamente, è doveroso mantenere il riferimento al modello di base; meglio una Jazzmaster così che una qualunque delle decine di SG o Les Paul signature identiche a quelle di fabbrica e che di particolare hanno i p.u. o le finiture estetiche.
Ciao
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di yasodanandana [user #699]
commento del 23/04/2020 ore 00:33:2
bella.. mi piacerebbe pure col solo pick up al ponte e il controllo di tono. E pure uno switch per escluderlo( il tono) al volo :-)
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di c9 utente non più registrato
commento del 24/04/2020 ore 23:45:30
Solo big money per tutti
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 25/04/2020 ore 10:05:22
Bianco e nero...molto di design...esteticamente mi piace moltissimo.
Forse avrei preferito il selettore a 3 posizione stile Gibson...ma è solo una considerazione estetica.
Se la trovassi in negozio (chissà quando, chissà dove) la proverei subito...sebbene come sonorità sia ben lontana dalle mie.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/04/2020 ore 15:02:55
Vabbè penso che per quei livelli di distorsione una chitarra valga l'altra...
Come suono intendo.
Poi vabbè loro sono parecchio estremi, anche con la Tele fece una signature simile, ci sta.
Rispondi
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