Vero titolo di questo mio modesto post dovrebbe essere : "Un napoletano formatosi musicista e tecnico elettronico in una località vicina", cioè sto parlando di me, nato a Napoli in una traversa di Via Alessio Mazzocchi, quartiere San Carlo All'Arena - Stella, ma che all'età di 3 anni si trasferì con la famiglia in una località vicina, Bellavista-Portici, distante solo 8 km e comunque zona legata al mare del golfo di Napoli anche se nella parte alta e più vicina al Vesuvio, dove si formò, scolasticamente parlando, e dove si svilupparono le sue passioni sia musicali che quelle tecniche, legate sia all'elettrotecnica che all'elettronica, quest'ultima ispirata e legata alla prima citata, il tutto frequentando il locale Oratorio Salesiano. Lì ho frequentato le Scuole Elementari in Piazza Gravina, le Medie Classiche (quelle con il Latino) nell'Istituto intitolato a Macedonio Melloni, e nell'adiacente comune di San Giorgio a Cremano il biennio dell'Istituto Tecnico A. Volta, all'epoca ubicato in via Sant'Anna, il tutto perchè le succitate località erano servite dalla S.F.S.M (Strade Ferrate Secondarie Meridionali) Circumvesuviana, ferrovia a scartamento ridotto, che serviva tre linee e di cui Bellavista faceva parte della più frequentata, la Napoli-Pompei-Sorrento. Facendo presente anche che nella Stazione di Bellavista, all'epoca con l'unico binario a raso e non interrato e doppio come adesso, ho imparato ad andare in bicicletta, una Quadriga n° 14 regalo di mio padre per la promozione, nel 1960, all'esame d'ammissione alle Scuole Medie (se non lo si superava c'era solo l'Avviamento). Poi, frequentando l'Oratorio Salesiano in cui mi distinsi sia per l'attitudine al modellismo che all'elettronica, entrai poi a far parte del locale gruppo musicale come armonicista (anche se all'epoca stavo imparando il sax contralto), passato poi prima alla chitarra solista, le cui prime comperate usate in zona, poi e non per mia scelta, al basso elettrico. In totale sono stato in quella, allora ridente e molto tranquilla località, circa 15 anni, dal 1953 al 1958, e rimpiango ancora quegli anni, come pure le sue 13 Sale Cinematografiche, i suoi Lidi Balneari (frequentavo il REX, da cui si vedeva l'OGR di Pietrarsa, ma anche il Lido Dorato e l'Aurora, quest'ultimo con ingresso proprio di fonte all'istituto Macedonio Melloni), a cui si accedeva tramite i giardini, con ingresso sul Corso Gravibaldi, delle Ville del "Miglio D'oro". Ci sono tornato alla fine del 1980 quando, una volta ottenuta la separazione legale, ebbi una storia con una collega, nativa siciliana ma che abitava lì fin da piccola, domiciliata molto vicino a dove abitavo io 12 anni prima, cioè vicino alla succitata Stazione SFSM di Bellavista, ma le cose erano cambiate a cominciare dai binari della Circumvesuviana che correvano in tunnel interrato e la cui primitiva sede ferroviaria era diventata una strada asfaltata, Via Aldo Moro, c'era però ancora la Piazza Poli dove faceva capolinea il filobus n° 254 rosso che io prendevo per andare a scuola, compreso il bar Accardo con annesso alle Spalle della zona recintata dei tavolini, dove compravamo spesso i gelati, però non c'era più il Cinema Oriente in Piazza Gravina ove ho visto i grandi film western (uno fra tutti: "L'uomo che uccise Liberty Valance") ma anche quelli di Jerry Lewis (Hollywood o Morte) e molti di Totò. Ora tutto è un dolce ricordo anche perchè ci manco da 40 anni e molte altre cose sono ancora cambiate: |