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Le sei viti del ponte Stratocaster
Le sei viti del ponte Stratocaster
di [user #52945] - pubblicato il

Il Tremolo in stile vintage richiede una particolare attenzione all’altezza delle sei viti che lo tengono fissato al body. Ecco come procedere.
Salve, avrei un piccolo problema: la mia Vibes appena acquistata ha il ponte bloccato, nel senso che le sei viti sono completamente avvitate e l'escursione del tremolo è solo di un quarto di tono circa in giu, ma è molto duro da usare.
Mi sembra che le viti dovrebbero essere allentate di circa un millimetro le esterne e due le interne se non sbaglio, ma non è cosi nel mio caso.
Se volessi usare il tremolo, come devo agire sulle viti? Ed è normale che siano avvitate completamente?
La chitarra così comunque non ha problemi, bisogna solo capire come dovrebbe essere il settaggio in caso di uso del tremolo. In giro francamente non si capisce bene, tutti partono dal presupposto che le viti siano allentate.
Grazie mille

Le sei viti del ponte Stratocaster

Risponde Pietro Paolo Falco: ciao, occorre sottolineare che un corretto settaggio del ponte mobile consiste in un delicato equilibrio tra tutti gli elementi in gioco, che si raggiunge più attraverso prove sul campo che mediante misurazioni in millimetri.
La regola generale per le sei viti di un ponte stile Tremolo vintage è che siano avvitate quel tanto che basta da lasciare la piastra libera di inclinarsi in ambo i sensi. Per farlo, smonta le corde e rimuovi le molle dal retro, poi avvita le due viti più esterne fino al punto in cui la piastra tende a inclinarsi a causa della loro pressione: da lì, allenta in modo tale da far poggiare comodamente la piastra sul top della chitarra e regola le altre di conseguenza.
Se l’azione della leva risulta troppo dura, la causa può essere di un tiraggio eccessivo delle molle sul retro. Per rendere la leva più morbida puoi ridurre il numero di molle o allentare di poco le viti sul retro del body a cui le molle sono ancorate.
Per una guida più accurata alla regolazione del ponte, ti rimando a questo articolo.
chitarre elettriche fender manutenzione stratocaster
Link utili
Guida alla regolazione del Tremolo Stratocaster
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/06/2020 ore 08:57:45
Usare questo ponte nel 2020 "per rispetto della tradizione Fender" è come mettere nelle auto lo sterzo col piantone, quello che se facevi un incidente ti trafiggeva.
Rispondi
di alfcos [user #30701]
commento del 04/06/2020 ore 09:09:10
Non ho mai sentito di nessuno che sia stato trafitto dal ponte di una Stratocaster...
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 10:00:58
Pienamente d'accordo, da appassionato e da possessore di Stratocaster mi sento di dire che le 6 viti sono l'antimeccanica per eccellenza dei ponti floating. Ciò non toglie che con una costruzione precisa ed una regolazione ad hoc possano funzionare comunque bene, però quante imprecazioni... Lo stesso Leo Fender, maturo della sua esperienza, le ha rimpiazzate con i 2 pivot nelle sue G&L. E questo la dice lunga.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 04/06/2020 ore 14:08:29
Anche solo il fatto che non abbiano mai pensato di mettere dei grani più corti (le vitine di regolazione dell'action), giusto per non grattugiarsi la mano...
:-)
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 14:34:49
Beh io sulla mia avevo il problema opposto, ovvero che sul mi cantino non potevo alzare l'action perché i grani erano corti. Come soluzione interposi una monetina tra la piastra ed i 2 grani. Liuteria da paura.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 04/06/2020 ore 09:30:2
Secondo me come prima cosa devi svitare un po' tutte e sei le viti. Se il ponte tocca il legno non è una bella cosa. Lo rovina e poi il contatto gli impedisce di ritornare correttamente in posizione anche se alcuni sostengono che migliori il suono (da dimostrare). Per quanto riguarda la durezza devi agire sul numero di molle. Avvitare la piastra di tensione non cambia la durezza del tremolo ma il precarico o carico di stacco e cioè la forza necessaria a fare il minimo movimento del ponte stesso. Ovviamente le regolazioni fini si fanno con le viti della piastra reggi molle che opportunamente avvitate o svitate regolano l'inclinazione del blocco ponte. Tutto ciò dipende dal calibro delle corde che usi. Con le 009 io uso tre molle, con le 010 puoi usarne anche quattro o addirittura 5. Anche l'altezza delle sellette rispetto alla piastra cambia la tensione del ponte: Sellette alte, ponte più duro e viceversa. E' il principio della leva (quella meccanica per intenderci).
Come capirai presto regolare il ponte richiede un po' di tempo e pazienza ma è alla portata di qualsiasi chitarrista che abbia la voglia di cimentarsi.
Per i detrattori del ponte a 6 viti vorrei far notare che sulla mia PRS S2 Custom 22 è fatto proprio così e funziona benissimo. Ovviamente non è un Floyd ma non lo è neanche quello a due piloni.
Rispondi
di giolikanto [user #52945]
commento del 04/06/2020 ore 09:59:32
Grazie, in effetti nel frattempo con pazienza sono riuscito a sistemarlo,in effetti bisogna agire con calma e si riesce, il fatto è che le 6 viti erano bloccate a fondo, col ponte praticamente fisso a parte la piccola escursione permessa dalla scanalatura, pensavo fosse regolato dalla fabbrica per funzionare in entrambi i sensi, comunque va bene, un'altra cosa se posso, ho tre molle messe a triangolo, ho visto in giro varie configurazioni strane, molle di ntraverso ecc, c'è differenza fra le mie e quelle parallele ad esempio. grazie mille
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 04/06/2020 ore 10:18:29
La storia delle molle inclinate secondo me è una bufala. Diciamo che metterle a triangolo rende l'aumento del carico un po' esponenziale: Aumenta all'aumentare dell'escursione. Io credo però che su questi valori di allungamento non ci sia grossa differenza. Io le ho tutte e tre dritte e sono ancora in buona salute a 58 anni.
PS lo stesso vale per l'usanza di alcuni di tirare un po' di più la piastra dal lato dei bassi. Non c'è una grossa differenza di carico tra bassi e cantini tale da giustificare un simile accorgimento. La stabilità del ponte dipende al 90% dalla lavorazione e materiale del capotasto.
Rispondi
di giolikanto [user #52945]
commento del 04/06/2020 ore 10:37:58
Infatti, le ho sempre viste parallele sulle strato o simili, come ho detto per le viti bloccate strano che sia uscita così dalla fabbrica, la chitarra è nuova di zecca. Comunque tanto per fare esperienza, proverò a metterle diritte, poi un ultimo consiglio, meglio corde da 009 o 010 al cantino. grazie molto gentili
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 04/06/2020 ore 11:01:03
Lo spessore delle corde dipende da vari fattori. Che musica suoni, quanta forza hai nelle mani, altezza dell'action etc.
Detto questo io, al tuo posto, comincerei con le 009/42 che sono un classico. Buon compromesso tra suono e fatica. Sappi che se non reggi fisicamente una certa scalatura di corde vai incontro a patologie della mano, quindi vola basso e non dar retta alle leggende metropolitanochitarristiche.
Io tutte le volte che ho montato le 010 sono mestamente ritornato alle 009, poi se hai delle manone da fabbro e non senti nessuno sforzo vai pure di 010.
EDIT: incide anche la lunghezza della scala della chitarra.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 04/06/2020 ore 12:20:18
Esatto la scala da 25.5" incide eccome sulla tensione delle corde, più la scala è lunga più sono tese e dure le corde.
Senza contare poi quelli che per andare dietro a fenomeni come SRV, montano le 012 o le 013.
Rispondi
di nls [user #39288]
commento del 04/06/2020 ore 15:19:35
Sono assolutamente d'accordo sullo sconsigliare corde spesse a chi inizia, ma mi permetto di fare un aggiunta al tuo commento.
Non necessariamente chi usa corde molto spesse lo fa per imitare SRV o senza cognizione di causa. Riporto qui le mie esperienze da utilizzatore decennale di 012-0.52 su stratocaster, in accordatura standard (da chitarrista solista):
Lati positivi:
1) Corde più spesse danno (in media) un suono più carico di bassi e più "tondo", io le uso per scurire un po' il carattere della strato.
2) calibri (e quindi tensioni) maggiori comportano oscillazioni meno ampie delle corde, permettendo un action più bassa prima di friggere.
3) Nella mia esperienza, usare le 0.12 porta la strato ad un stabilità di accordatura impressionante con il tremolo. Premettendo che ho un ottimo ponte wilkinson 2 pivot, meccaniche autobloccanti e roller nut, ma fare finanche dive bombs non compromette l'accordatura. Quando usavo mute standard sulla stessa chitarra questo era impensabile.

Lati negativi:
1) richiedono molta più muscolatura e senza allenamento si può incorrere in seri problemi di salute
2) ...troppi bassi (se non piacciono)!
3) I bending sono effettivamente una rottura da fare
4) Non si riesce più a suonare il 99.9% delle chitarre in negozio, che montano 0.09/0.10

Aggiungo inoltre un commento sul numero di molle: come detto sopra, io uso le 0.12 e di molle ne ho 3 da 12 anni... Immagino quindi che le molle inficino la durezza del tremolo, indipendentemente dalla scalatura delle corde, mentre quello che deve cambiare con lo spessore delle corde è il setup generale (in particolare le viti delle molle). Potrei ovviamente sbagliarmi.

Ciao,

Nicolas
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 04/06/2020 ore 15:56:53
Puoi mettere quante molle vuoi naturalmente. Il carico di equilibrio del ponte lo raggiungi sempre tirando le viti del reggi molle, non è impossibile. Quello che cambia è quando azioni la leva che, con poche molle, sarà più tenera e viceversa.
Per quanto riguarda le corde grosse io sono dell' aviso che se fai certi tipi di pezzi, con le corde grosse non sono alla porta di tutti. Per esempio Lazy dei Deep Purple ha delle tirate di nota sui primi tasti che se hai anche solo le 011 ti spacchi le dita.
Con le patologie bisogna stare attenti perchè non arrivano subito ma dopo svariati anni...e son dolori.
Comunque complimenti alle tue mani :-)
Rispondi
di nls [user #39288]
commento del 04/06/2020 ore 17:09:12
Eheh grazie e speriamo bene! Per ora sono ancora giovane, ma magari tra qualche anno mi tocca dedicarmi all'ocarina... ;)
Comunque ho trovato che avere il "limite" delle scalature grosse mi ha permesso di dedicare più attenzione a come economizzare la pressione che si esercita nella mano sinistra. Ma bisogna essere molta attenti.
Per quanto riguarda i limiti stilistici, hai assolutamente ragione. Io non suono mai cover quindi non me ne preoccupo, ma se si vuole suonare pezzi altrui, corde grosse possono risultare in meno versatilità.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 04/06/2020 ore 16:37:29
Ciao Nicolas, ovviamente ognuno fa le scelte che più lo soddisfano, ci mancherebbe. Se tu ti trovi bene con una scalatura di corde piuttosto che con un'altra nulla questio. Peraltro dipende molto da cosa ci devi suonare. Il mio commento era riferito a quelli che pensano che solo con le corde da 011 in poi puoi essere considerato un chitarrista fico (e ti assicuro di gente così ce n'è parecchia).
Su questa cosa che affermi "calibri (e quindi tensioni) maggiori comportano oscillazioni meno ampie delle corde, permettendo un action più bassa prima di friggere" ho qualche dubbio: calibri maggiori hanno di contro diametri della corda maggiori che al contrario, a parità di tensione, dovrebbero farla "friggere" più facilmente. Peraltro questo è un argomento molto spinoso perché l'abbassamento massimo dell'azione e le "fritture" possono dipendere da una marea di fattori.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 04/06/2020 ore 14:27:30
Parlare di ponti a 6 viti come "antimeccanica per eccellenza del floating" mi sembra un'espressione forte.
Io ho questo ponte su varie Strato e non me ne pento, anzi.
Le Paul Red Smith hanno ponti floating eccezionali, a 6 viti.
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 14:37:4
Eppure è proprio così. Tra 2 punti passa una e una sola retta, ovvero esiste un'unica posizione di equilibrio. Quante rette passano invece per 6 punti, se questi non sono perfettamente allineati?
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 04/06/2020 ore 14:48:31
Sì, dal punto di vista geometrico il tuo ragionamento non fa una piega.
Però non bisogna sempre ragionare a questi livelli.
Intanto chi ti dice che i 6 punti non siano allineati? Quelli che sono sule mie chitarre sono allineati.
Poi è probabile (io ne sono convinto) che il ponte a 6 viti restituisca sonorità diverse.... che non significa meglio o peggio, diverse.
Se ragionassimo solo a livello meccanico, troveremmo un sacco di inconguenze su tantissime chitarre.
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 15:17:30
Per quanto ben allineati possano essere non lo saranno mai come 2 soli punti.
A livello di sonorità il ponte floating non dovrebbe minimamente interagire con il suono, se non per i materiali di cui è costituito, questo sempre a livello teorico. Linko a proposito un articolo scritto tempo fa da un accordiano che fece luce sull'argomento: vai al link
Alla fine è la meccanica che governa il funzionamento di uno strumento meccanico, non possiamo prescindere da questa. Poi è vero che un 6 viti può funzionare comunque bene, se ben costruito e ben regolato, anch'io che non sono un liutaio sono riuscito a regolare con soddisfazione quello della mia Strato e quello della mia Squier Strat. Poi è vero che siamo chitarristi con in mano delle chitarre, non dei piloti con in mano delle formula 1, su questo sono d'accordo.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 04/06/2020 ore 19:10:29
Una domanda da profano: il ponte a due pivot come fa a trasmettere la vibrazione delle corde al body?
Il pivot fila precisissimo dentro la sua sede, e se è preciso non può vibrare. Se vibra vuol dire che può muoversi, quindi ha gioco e quindi non è preciso. Mi sfugge qualcosa?
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 20:44:27
Ciao. Il ponte non deve trasmettere le vibrazioni al body, semmai deve risultare oltremodo rigido al di sopra della sua frequenza propria, che può essere verosimilmente attorno ai 40-50Hz, in modo tale da non assorbire l'energia di vibrazione delle corde, energia che deve essere invece trasferita al pickup.
Il pivot che si avvita nella sua sede ha un certo gioco, che però è ininfluente dal momento che la tensione delle corde + le molle lo mantengono schiacciato nella sua posizione di equilibrio, dove vi rimane (senza vibrare). È anche vero che azionando la leva viene imposta una forza tale che può muovere il pivot, e che questo potrebbe non ritornare esattamente nella precedente posizione di equilibrio determinando così una possibile scordatura.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 04/06/2020 ore 21:25:02
Quindi, esattamente, cosa fa vibrare il body se il ponte è rigido e non trasmette le vibrazioni?
Perché quando sento (o leggo) tanti dire "quella chitarra fa sentire sulla pancia il suono, risuona proprio bene il body" allora vuol dire che ha un ponte non ben funzionante?
Intanto grazie per il tuo commento/risposta, sei stato chiarissimo!
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 04/06/2020 ore 22:37:1
Il fatto che il ponte si comporti come un filtro passa alto significa che non assorbe energia nel campo di frequenze al di sopra della sua frequenza propria, e quindi svolge bene il suo lavoro. Le componenti in quel campo di frequenze vengono riportate pari pari sul body, questo è vero, il quale body è anche sollecitato dal lato del manico. La vibrazione del body non è comunque necessariamente un fatto positivo perché significa che sta sottraendo energia alle corde limitando così quella che il pickup può catturare.
Interpretare le sensazioni di chi sente la pancia che vibra sinceramente esula un pelo dal mio limitatissimo campo di conoscenze. Non dimentichiamo comunque che, dal momento in cui si amplifica lo strumento e si alza il volume, l'energia di vibrazione delle corde assume un'importanza sempre più piccola rispetto a quella dovuta all'energia sprigionata dai coni dell'amplificatore. A quel punta inizia a vibrare qualunque cosa, dalla pancia del chitarrista, alla birra in essa contenuta, ai mobili ed ai vetri delle finestre della sua casa, quindi tutti i bei discorsi fatti decadono...
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 04/06/2020 ore 23:14:25
Questo mi fa venire in mente un aneddoto di parecchi anni fa.
Essendo stata la mia prima chitarra una superstrar con Floyd Rose la prima volta che vidi da vicino la Stratocaster di un mio amico gli dissi "ma come fa il ponte a muoversi se é avvitato al body? ", eppure funzionava, come il calabrone della nota legenda metropolitana. : -)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 05/06/2020 ore 06:59:27
Io ho il 6 viti settato leggermente in floating. Diciamo che alza al piu' un tono. Ma abbassa uno e mezzo. Tiene abbastanza l'accordatura e aggiunge un reverb naturale.
Rispondi
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