Non so se sia vera oppure no la notizia datami da Enzo, nel 1980, che al Conservatorio di Napoli intitolato a San Pietro a Maiella (Papa Celestino V) all'epoca si studiava il clarinetto e non il sassofono, io poi non ho mai approfondito troppo altre notizie sull'argomento perchè la ciosa non mi interessava più di tanto; però a metà degli anni 60 circa, quando decisi di studiare lo strumento che aveva destato per primo il mio interesse musicale (era scaturito in me dall'ascolto del sax contralto suonato da Fausto Papetti nella sua versione del tema portante del film "Summer Place", su un 45 giri regalatomi nell'anno 1961), il maestro privato a cui mi ero rivolto, mi aveva consigliato d'iniziare con il clarinetto soprano in SIb, mentre lo studio del sassofono contralto, che era uno strumento traspositore in MIb e di cui io ne avevo già comperato uno della Yamaha, il modello YAS32 di medio livello, sarebbe venuto in un secondo momento. Pertanto fui costretto a comperarmi anche il clarinetto, fortunatamente trovandone, nel negozio in cui mi fornivo, uno poco usato della Yamaha in ebanite, strumenti che ancora posseggo ed entrambi sono quelli di allora, anche se poi i miei interessi musicali nel tempo si sono rivolti altrove. La difficoltà principale, almeno come mi spiegò il succitato maestro, era nella poca forza che noi, che avevamo suonato strumenti come la chitarra o l'armonica a bocca, avevamo nelle dita mignolo di entrambi le mani, molto importanti nel suonare il sax, di cui quello sinistro azionante una chiave quadrupla e quello destro una doppia, cosa molto più semplice nel clarinetto che sebbene avesse anch'esso delle chiavi multiple azionate sempre dai mignoli, erano molto meno "toste" da gestire. L'estensione del clarinetto poi è superiore, infatti per il clarinetto soprano in SIb si va dal Re3 al Sib6, mentre per il sax contralto in MIb si va dal Re♭3 al La5. Entrambi sono inseriti nella famiglia dei "legni" anche se il sassofono, strumento postumo risalente al 1840, è invece realizzato in metallo (spesso ottone), classificazione datagli anche perchè fu inventato partendo dalla forma del clarinetto basso, mentre il clarinetto assunse questo nome per la prima volta nel 1732 ( da "Clarino", nel Musicalisches Lexicon di Johan Gottfried Waltere, ma musicalmente era derivato dal "Chalumeau") entrambi poi sono ad ancia singola, ricavata dalla canna comune chiamata "Arundo Donax" (quella che io uso per realizzare i quena ed i friscaletti siciliani e che cresce spontanea lungo la ferrovia). Per adesso basta così e torno alla chitarra che avrà anche le sue difficltà ma sono tutte superabili.
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