Come ho già accennato in un mio precedente post, durante la ricerca di un basso che seppi poi essere prodotto dalla Ibanez (ma importato, come mi dissero da Burns), ho scoperto invece un'altra Brand di cui in quei lontani anni 60 non ne sapevamo nulla. Premesso che la "Baldwin Piano Company" era stata la più grande produttrice statunitense di strumenti a tastiera, principalmente pianoforti, la cui storia ebbe inizione dal 1862, cioè da quando Dwight Hamilton Baldwin, un insegnante di violino ed organo ad ancia, aprì un negozio di musica a Cincinnati, ma solo nel 1891 avvenne la commercializzazione del primo modello di pianoforte con marchio Baldwin. Poi alla morte di Baldwin, il 23 agosto del 1899, subentrò Lucien Wulsin, suo partner e contabile. Dal 2001 l'azienda è stata amministrata dalla Gibson Guitar Corporation, però dal dicembre 2008 la sua produzione è stata trasferita in Cina. nel frattempo la Baldwin comprò, nel settembre del 1965, la famosa ditta inglese "Burns London", allora sull’orlo della bancarotta (e questo fatto mi rese chiara la somiglianza tra le chitarre ed i bassi marcati Burns e quelli marcati Baldwin, poi di una chitarra, la Hank Marvin Signature, non c'è alcuna distinzione, mentre di bassi con il nome del modello "Bison" ce ne sono 3, il Burns originale, il Baldwin un po' diverso, e l'Ibanez). Con il tempo comperai però solo il basso Ibanez, dalla forma vagamente SG, anche perchè era l'unico da me trovato con il nome della Brand sulla paletta. In quel periodo di prima metà anni '60 le Fender Stratocaster erano in declino e in Baldwin capirono di aver acquistato, per cos' dire, le chitarre sbagliate al momento sbagliato, cioè le Burns del 1964 nate "Signature for The Shadows", che molto ricordavano le Stratocaster, e fu proprio allora che Baldwin capì in pieno la vera natura del problema. Infatti la richiesta del mercato era in quel momento delle chitarre semi-acustiche (vedi il successo della Epiphone Casino di John Lennon), fu così che il gruppo comprò nel 1967 la "Gretsch", ditta già famosa tra i chitarristi specialmente "Country" degli anni 50, per farne una sua filiale, firmando contemporaneamente un accordo con Crucianelli per produrre in Italia chitarre di fascia intermedia, però sempre per il mercato delle archtop, cioè quelle in stile ES-335, denominandole "Baldwin 700 Series" (da segnalare però che produsse anche un modello molto personalizzato, il "Clyde Edwards Signature", con il suo particolare fissaggio del manico). Tutto questo resse però solo fino al 1968, quando i gusti dei chitarristi cambiarono di nuovo, furono fermate solo l'anno dopo anche le produzioni italiane mentre la "Gretsch" chiuse l'attività nel 1981, tutto ciò a causa del ritorno della preferenza per le solid body, sia Fender che Gibson, negli anni 70. Eccovi i bassi Bison di cui Baldwin realizzò anche il modello Baby
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