Il libro, di cui si prevede l'uscita nella seconda metà del 2023, si intitola ed è, in effetti, la pubblicazione dei diari che il batterista teneva negli anni della formazione dei Police: dall'esordio con il singolo "Fall Out”, al debutto discografico di OUTLANDOS D'AMOUR (1978) fino all'uscita del secondo album, REGATTA DE BLANC (1979), capolavoro riconosciuto del trio formato da Sting, Andy Summers e
Note, appunti e ricordi trasformati in un racconto che si sofferma soprattutto sull'adesione e interesse che il giovane batterista aveva nei confronti dell'allora nuovissimo movimento punk. "Ero un batterista stralunato, con i capelli lunghi, che suonava musica progressive in una band chiamata Curved Air, quando nel 1976 capì che il punk era il futuro. Fu un autentico miracolo convincere Sting - musicista raffinato e vicino al jazz NDR - a darmi retta e unirsi alla band che volevo formare. Perchè non avevo nulla in mano, se non una manciata di pezzi sconclusionati che avevo scritto io: canzoni da due accordi con testi allucinati"

Effettivamente, quei pezzi che formeranno il primissimo repertorio live dei Police, erano una manciata di canzoni che suonate tutte assieme e al massimo della velocità - come il canovaccio del punk imponeva - duravano meno di dieci minuti! Sting, infatti, non aveva ancora tirato fuori dal cilindro le idee che si trasformeranno in capolavori senza tempo come "Walking On The Moon", "Message In A Bottle" "Don't Stand So Close To me"; perdipiù, ancora mancava la raffinatezza armonica e la visione futuristica sonora della chitarra di Andy Summers (che si unirà successivamente ai Police, il cui primo chitarrista era tale Henry Padovani, punk verace più per tangibili limiti tecnici che per autentica vocazione). Ciò nonostante, in quei pezzi era già presente l'energia, la frenesia sonora, l'impeto che resterà sempre, uno dei tratti distintivi della musica dei Police, anche nella loro fase più matura e pop.

Ad arricchire il racconto di Copeland in ci sarà la presenza di demo e registrazioni realizzate in quegli anni. La prima chicca, pubblicata in contemporanea alla notizia dell'uscita del libro, è "Clown’s Revenge" un provino realizzato interamente da Copeland e registrato in un appartamento di Mayfair nel 1976. Il pezzo, un folle e delirante ibrido punk progressive, resterà presente nel repertorio dei primissimi Police, fino a quando Sting, iniziando a contribuire alla scrittura e produzione del materiale della band, decise di cassarlo. "Clown’s Revenge" permette comunque di riconoscere e apprezzare caratteristiche stilistiche e di scrittura (voicing di chitarra su tutto) ritrovabili poi nel progetto solista di Stewart Copeland, Klark Kent.
Police Diaries 1976-'79 completa una serie di novità e pubblicazioni che nel corso degli ultimi mesi hanno tenuto i riflettori puntati sui Police. Lo scorso marzo è stata presentata la riedizione aggiornata di POLICE , storico documentario che testimoniava l'ascesa al successo della band mentre, lo scorso novembre, è stato pubblicato uno speciale picture disc dedicato a (1981) quarto album dei Police (registrato ai Caraibi sotto la produzione di Hugh Padgham) contenente classici come "Every Little Thing She Does Is Magic", "Demolition Man" o "Spirits In The Material World".
Soprattutto, è stato da poco annunciato il tour che quest'estate porterà in 'Italia - per la prima volta - , un concerto in cui i classici dei Police sono proposti nei nuovi arrangiamenti scritti da Stewart Copeland. Arrangiamenti che ne prevedono un'esecuzione orchestrale, supportata da tre voci femminili e un power trio rock: chitarra, basso e batteria suonata dallo stesso Copeland.

MERCOLEDì 12/07/2023 – UDINE – Udin&Jazz Festival
VENERDì 14/07/2023 – PERUGIA – Umbria Jazz
DOMENICA 16/07/2023 – TRENTO – Location da definire
LUNEDì 24/07/2023 – GARDONE (BS) – Tener-a-mente
MARTEDì 25/07/2023 – FIRENZE – Musart Festival
GIOVEDì 27/07/2023 – SICILIA – Location da definire |