di kelino [user #5] - pubblicato il 23 febbraio 2001 ore 12:32
La locandina all’ingresso promette bene: “ OVERDRIVE –rock anni’70 ‘80
’90-”, con su raffigurata un bella valvola stilizzata gialla , su sfondo
nero, e la scritta molto “seventy”. Entro nel locale e mi trovo d’avanti il palco con 2 stratocaster in bella
mostra, poggiate sul reggichitarra, ad aspettare di essere “violentate”?.
La formazione prevede 2 chitarristi, basso, batteria e voce; intanto
salgono i musicisti sul palco e non nego una certa emozione e curiosità.
TAC, TAC, TAC, TAC?..e giù con perfect strangers dei DEEP PURPLE!!! Suona
un po’ strana senza organo, però i due chitarristi condiscono il tutto alla
perfezione, con un suono davvero pieno e tagliente. Sembra più vicina alla
versione dei Dream Theater che all’originale. Da questo momento in poi si susseguono pezzi di un repertorio piuttosto
eterogeneo ma al tempo stesso azzeccato, che ripercorre un trentennio di
rock che ha firmato la storia della chitarra elettrica?..e non solo.
Da WHOLE LOTTA LOVE dei Led Zeppelin, a CRAZY LITTLE THING dei Queen, da
PARANOID dei Black Sabbath, a RED HOUSE di HENDRIX?e fin’anche i Pink
Floyd, con una splendida esecuzione di IN THE FLESH?: durante il cantato,
la parte di tastiera e organo è sostituita egregiamente da un arpeggio semi
distorto di chitarra!! Insomma: un’ottima amalgama e un “sound” globale davvero buono; decido
allora di approfittare e proporre una pseudo-intervista che potrebbe
tramutarsi in un articolo??.