di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 29 marzo 2005 ore 15:16
Davide Van De Sfroos ha fatto un disco "americano", che più americano di così ... forse solo J.J.Cale o Johnny Cash. L'ha fatto volutamente, come omaggio a quelle musiche e a quelle terre. Ed è, a onor del vero, un signor disco, che fa giustizia di tante polemiche attorno a questo degno esponente della canzone d'autore, in parte pretestuose e in parte giustificate da alcune scelte opportunistiche del nostro. Che però è artista valido e interessante. E questo disco di "gotico-lombardo", dal puro gusto chitarristico, lo dimostra una volta in più. Fenomeno peraltro ancora in maturazione.