Complice la lamentela degli inquilini soprastanti, ho deciso di restituire il Fender Frontman 65r a chi di dovere. Peccato, mi trovavo abbastanza bene e il sound era piuttosto soddisfacente. Ma i muri di cartapesta non aiutano di certo a contenere 65 watt, anche se mi sono sempre guardato bene dal spararli tutti quanti insieme.
Il problema è che una volta essermi sbarazzato del potente ampli che mi ha accompagnato in questi mesi (sigh), sono rimasto con il vecchio amplificatorino con cui ho mosso i primi passi (anzi le prime note) nel mondo della chitarra elettrica. Mentre la parte sinistra del mio cervello mi suggeriva la riesumazione, la parte destra mi imponeva di dimenticarlo per sempre. Che fare?
È stato più forte di me: salgo precipitosamente in soffitta, convinto di trovare quel piccolo scatolotto nero lì da qualche parte nella polvere degli oggetti dimenticati. E invece nulla. «Cazzo», mi dico, «dove è andato a finire?». Evito di chiedere a mia madre, che poi comincerebbe a dire frasi del tipo «è dove l'hai messo tu» (nella migliore delle ipotesi) oppure «ecco vedi? se imparassi a tenere le cose in ordine...» (senza scendere troppo nel volgare) che non sono di grande aiuto. Mi immergo piuttosto istintivamento sotto il letto. Non chiedetemi perché, ma quando non trovo qualcosa guardo sempre sotto il letto (a volte rivela delle vere e proprie sorprese). E infatti eccolo: nascosto dalla custodia anti-polvere fatta a suo tempo da mia madre, capolto e infilato tra due scatole.
Malgrado la posizione triste in cui è stato ritrovato, le condizioni del mio piccolo compagno di viaggio sono pressoché perfette. Dopo un'accurata spolverata, inserisco la presa alla corrente e il led verde si accende timidamente: la lapadina è rientrata leggermente sotto il peso dell'ampli stesso. A parte questo piccolo inconventiente, l'Ibanez IBZ10G è rimasto praticamente intatto: i controlli prevedono una specie di doppio canale (dal momento che si inserisce in gain si esclude il clean), volume (master), e l'equalizzazione bass-meddle-treble. Inserisco il jack e mi preparo alla pioggia fredda che a memoria ricordavo uscisse da quel simpatico cono da 6.5". Invece va meglio del previsto.
Intendiamoci fin da subito: il paragone col il buon Frontman non regge neanche nella più remota delle ipotesi. Quando dico che «va meglio del previsto», intendo che è freddo, ma non gelido come me lo ricordavo. Insomma ci si può accontentare temporaneamente.
Il "segreto" (accuratamente virgolettato) consiste in un abbontante taglio delle frequenze treble, a favore di un rafforzamento delle altre due (bass-meddle). In questo modo forse si perde un po' di dinamica, ma si guadagna in chiarezza sonora. Ma poi che dinamica pretendiamo di avere con un ampli di questa portata?? :DD
In ogni caso, con un'equalizzazione del genere si ottengono dei puliti molto interessanti, che accostati a un po' di chorus (ma giusto un po', altrimenti si impasta) appaiono chiari e limpidi (ma ripeto: nulla a che vedere con i clean Fender, logicamente).
L'overdrive incorporato è, invece, imporponibile: una vera e propria doccia gelida. Roba che fa accapponare la pelle e cadere le unghie. Consapevole del fatto che questi piccoli ampli vanno presi per quel che sono, provo a collegare un TubeScreamer per vedere cosa ne viene fuori: niente male. A questo punto accosto a quest'ultimo il suo instancabile collega, l'Ibanez DE7: un pizzichino di echo per dare una piccola profondità a un suono che altrimenti sarebbe troppo inscatolato. Devo dire che mi piace abbastanza.
L'aggiunta del TubeScreamer al canale clean da una maggiore spinta in termini di volume, e ad essere sincero il risultato non è malaccio. Anche se i puliti restano il suo "cavallo di battaglia" (anche questo accuratamente virgolettato).
A questo punto molti di voi si aspetteranno il video dimostrativo, e invece vi devo annunciare una grossa delusione: avevo preparato qualcosina oggi pomeriggio, ma riascoltando il tutto mi sono accorto che la qualità audio faceva proprio schifo. Perché va bene che sono una pippa, ma va anche detto che ottenere 10 minuti di silenzio in questa casa è impossibile.. (in sottofondo si può sentire la sveglia che batte i secondi e che come un pirla tengo vicino al PC, e i camion che passano puntualmente sotto il mio balcone al primo piano). In futuro magari aggiornerò il post, che a questo punto (pensandoci) ha perso ogni sua utilità. Ma tant'è.
In definitiva, ho rispolverato questo vecchio ampli nella speranza che il dolce ricordo delle mie primissime gesta chitarristiche prenda il sopravvento sulla fame da acquisti folli. Da qualche giorno, infatti, c'è un nome che mi ronza pericolosamente nella testa, ma che mi guarderò bene dal dirlo per una precauzione assolutamente scaramantica..... (Vox AC4 - Vox AC4 - Vox AC4 - Vox AC4 - ....)
Per adesso mi faccio bastare questo piccolo "coso", che per lo studio e per le zappate lampo può anche andar bene.
Buona serata a tutti :)
Andrea.