Poche righe per dirvi perchè sono così contento.
Lo scorso sabato: in poche ore mi risolvo a mollare il mio gruppo; ero solo un sostituto ma, visto che il ragazzo che sostituisco vive a Roma, suonavo per la maggior parte dei concerti, quindi ero diventanto parte integrante a tutti gli effetti. Ma le dinamiche interne non combaciavano per niente con quello che è il mio modo di intendere il concetto di impegno e, non volendo alterare i rapporti d'amicizia esistenti da anni, ho preferito farmi da parte, con la morte nel cuore, dato che in questi due anni di concerti ho trascorso le più belle serate della mia vita. Effettivamente, quali che siano le proprie doti, il suonare dal vivo rende l'amore per la chitarra qualcose che trascende il semplice spippolare sulle corde ed il ricercare continuamente elementi nuovi nel proprio arsenale. Tant'è che le soddisfazioni più grandi me le ha regalate un'acustica da 270€, a fronte di un arsenale elettrico discretamente importante, che ho sfoderato però in pochissime occasioni. Ma per il momento va bene così. Perciò sabato sera, dopo che la nostra batterista sostituta (il nostro batterista ufficiale è già rientrato a Bologna per ragioni unversitarie, oltre che per il fatto che sta incidendo un album con un altro gruppo, La Terza Classe, e contemporaneamente è entrato in pianta stabile nell'orbita del Parto delle Nuvole Pesanti...A proposito si esibisce spesso in jam improvvisate a Piazza Maggiore proprio con i componenti del Parto, se magari passate di lì fermatevi a vederlo, ne vale la pena) ci ha piantati in asso senza alcun preavviso, decidiamo di tenere fede comunque all'impegno preso e con il benestare del proprietario del locale optiamo per un'improvvisatissima esibizione acustica. Nell'imbarazzo più totale affronto l'ultima serata suonando e cantando 5 miei pezzi, dopodichè inizia l'esibizione vera e propria, in cui per la prima volta non posso unicamente occuparmi della parte ritmica, ma devo riempire in maniera consistente le canzoni, osando e improvvisando, proponendo cose che erano venute fuori sin lì solo al chiuso ed al sicuro delle mure domestiche, proponendo addirittura tracce mai provate con il gruppo. La serata non va poi così tanto male come mi aspettavo ed in ogni caso appendo l'acustica al chiodo per un po' senza rimpianti, felice in ogni caso di potermi dedicare in maniera esclusiva alla mia Les Paul.
Domenica mattina: il risveglio non è dei migliori, sono un po' giù, così mi piazzo gli auricolari e cerco un po' di musica sul telefonino, scoprendo mio malgrado che per qualche strano motivo ci sono rimasti solo pezzi di Bonamassa. Controllo le mie due caselle di posta e ci sono solo mail di Bonamssa. Apro Facebook e mi appare l'indicazione che uno dei miei conoscenti, in realtà solo online (a proposito è Handyman Custom Guitars, quello che ha riverniciato la chitarra di Kaio), il 10 marzo prossimo parteciperà al concerto di Bonamassa a Roma. A quel punto non ci sono scuse, troppe coincidenze. Contatto il ragazzo che sostituivo e nel giro di 10 minuti abbiamo già preso i due biglietti, posti non numerati in balconata, visto che erano rimaste solo poltrone troppo laterali in platea, tali da non giustificare quella spesa doppia rispetto alle posizioni che ci toccheranno. "Ora il problema saranno i biglietti per Roma!?", ho detto tra me e me, aggiungendo anche "Chissà quanto mi costeranno e di viaggiare in auto da solo non ho proprio voglia", visto anche il costo assurdo di un viaggio in macchina e lo spirito low cost di tutta la faccenda. Solitamente viaggio in pullman, più scomodo di un treno, ma almeno più pulito ed economico rispetto a quei carri-bestiame rimasti a circolare qua in Calabria; giusto per non tralasciare nessuna soluzione controllo Tranitalia e riesco ad accaparrarmi due biglietti per/da Roma a 9€ l'uno su un Intercity!? In buona sostanza con i proventi della mia ultima serata mi sono pagato l'intero costo del viaggetto a Roma!
E' quanto meno singolare che in un momento così malinconico gli astri si siano allineati per tirarmi su il morale! Oh, a proposito, Bonamassa logicamente è uno dei miei preferiti!
P.s: magari questa è una storiella di nessun interesse per la comunità di Accordo, ma in fin dei conti ho scritto una pagina del mio diario e siam' persone che vivono una vita, molto più grande delle schede tecniche dei nostri strumenti, o no!?
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