di lynyrd76 [user #121] - pubblicato il 30 marzo 2006 ore 01:31
Suonare, suonare e suonare... non riesco a fare altro.. è un imperativo categorico. Ormai non lavoro più da un anno, ma sono impegnato ugualmente, forse più di prima. Quasi tutte le mie attività girano intorno alla musica. Ogni volta che ritorno qui, prima di scrivere, rileggo i vecchi tag. La sensazione è sempre la stessa: sembra di leggere il diario di un altro. Ora ho 3 gruppi. Il gruppo rock (siamo in 5), il trio coutry&blues ed il gruppo di musica popolare (siamo in 14). Suono con un certa regolarità una o due volte a settimana, non guadagno quasi nulla ma sono contento.
In compenso noto con piacere che gli spettacoli funzionano, la gente viene e si diverte.. sempre.. indipendentemente dal repertorio.. Evidentemente suono così male che faccio ridere!! Dovrei fare il comico e non il chitarrista.. Non so per quanto tempo potrò ancora andare avanti, i miei vorrebbero che andassi al nord a lavorare ma io non ne ho nessunissima voglia. E' la prima volta in vita mia che vivo senza legami, senza doveri, faccio quello che sento.
Se solo penso alla vita che conducevo quando ho messo mano per la prima volta a questo diario. La mia vita è in mutazione, mi sembra di essere un serpente che cambia pelle ad ogni stagione. Alcune persone che sono venute agli spettacoli che ho fatto con tutti e 3 i gruppi scherzando mi hanno chiesto una sera "Angelo ma tu in macchina che musica ascolti?"...
Ormai nella mia testa c'è un unico pastone! Faccio un esempio: staiway to heaven non è per me più un pezzo rock (IL PEZZO ROCK), ormai è diventata un villanella suonata con il doppio sisco (tipo le launeddas).. Allo stesso modo anche la canzone del munaciello non è più una pizzica, è diventato un pezzo prog. alla Jethro Tull! Speriamo che la mia testa non scoppi mai.
Ultimamente mi occupo di ricerca delle tradizioni popolari nella mia zona, credo di essermi imbarcato in una cosa più grande di me, ma pare che funzioni.
Mi rendo conto che scrivo ora più per nostalgia che per effetiva necessità, in questo momento ho bisogno di fare "sintesi" e non "analisi". E' giusto che mi fermi. Buonanotte.
Suonare, suonare e suonare... non riesco a fare altro.. è un imperativo categorico. Ormai non lavoro più da un anno, ma sono impegnato ugualmente, forse più di prima. Quasi tutte le mie attività girano intorno alla musica. Ogni volta che ritorno qui, prima di scrivere, rileggo i vecchi tag. La sensazione è sempre la stessa: sembra di leggere il diario di un altro. Ora ho 3 gruppi. Il gruppo rock (siamo in 5), il trio coutry&blues ed il gruppo di musica popolare (siamo in 14). Suono con un certa regolarità una o due volte a settimana, non guadagno quasi nulla ma sono contento.
In compenso noto con piacere che gli spettacoli funzionano, la gente viene e si diverte.. sempre.. indipendentemente dal repertorio.. Evidentemente suono così male che faccio ridere!! Dovrei fare il comico e non il chitarrista.. Non so per quanto tempo potrò ancora andare avanti, i miei vorrebbero che andassi al nord a lavorare ma io non ne ho nessunissima voglia. E' la prima volta in vita mia che vivo senza legami, senza doveri, faccio quello che sento.
Se solo penso alla vita che conducevo quando ho messo mano per la prima volta a questo diario. La mia vita è in mutazione, mi sembra di essere un serpente che cambia pelle ad ogni stagione. Alcune persone che sono venute agli spettacoli che ho fatto con tutti e 3 i gruppi scherzando mi hanno chiesto una sera "Angelo ma tu in macchina che musica ascolti?"...
Ormai nella mia testa c'è un unico pastone! Faccio un esempio: staiway to heaven non è per me più un pezzo rock (IL PEZZO ROCK), ormai è diventata un villanella suonata con il doppio sisco (tipo le launeddas).. Allo stesso modo anche la canzone del munaciello non è più una pizzica, è diventato un pezzo prog. alla Jethro Tull! Speriamo che la mia testa non scoppi mai.
Ultimamente mi occupo di ricerca delle tradizioni popolari nella mia zona, credo di essermi imbarcato in una cosa più grande di me, ma pare che funzioni.
Mi rendo conto che scrivo ora più per nostalgia che per effetiva necessità, in questo momento ho bisogno di fare "sintesi" e non "analisi". E' giusto che mi fermi. Buonanotte.