Ogni giorno un sorso e questo sorso scende e scalda come un buon whisky di malto, col suo colore mielato e il suo gusto senza compromessi, che riscalda e che fa pensare. Parole pesanti come pietre: "perché amare la morte/solo il re riderà... non si sbaglia a parlare/ se chi muore vivrà" ("Lungometraggio" sulla guerra tra Israele e Palestina). "Avanti! Quando costa? Quanto mi paghi una storia?/ Solo per metterci dentro una brutta canzone /fatta solo per ascolti assai modesti" ("Una storia"). Se c'è un uomo a metà non è certo il dottor Jannacci Enzo, grande artista, musicista, poeta. Un uomo che può scrivere : "Poco più in alto c'è l'aeroplano/ puzza di guerra/ per molti niente di strano". Per lui, alla fine, un "Arrivederci" in musica all'amico Giorgio Gaber. Continua...
Ho sentito il nuovo disco di Jannacci! (Ohè, ma se me lo dicevi prima! Prima! Dovevi dirmelo prima! Che me lo
compravo anch’io)
Innanzitutto onore al merito per il fatto che sia uscito. Ha dovuto
aspettare dieci anni per fare un disco.
(Capisco. Anch’io un a volta ho fatto una coda di dieci ... minuti dal
barbiere. Non è bello)
Appunto. E poi c’è il barbiere. Anzi, il mio barbiere. Non è da tutti avere
il proprio barbiere che fa una canzone con Enzo Jannacci. Io ce l’ho. Continua...