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Cliff Burton, i Metallica e il debutto di KILL'EM ALL
Cliff Burton, i Metallica e il debutto di KILL'EM ALL
di [user #60369] - pubblicato il

Nel 1983 viene pubblicato il primo album dei Metallica, KILL ‘EM ALL iconico debutto di quattro - allora - giovanissimi paladini del thrash che suonavano assieme dal 1981: James Hetfield (voce e chitarra), Kirk Hammet (chitarra solista e studente di Joe Satriani poco prima di questo debutto), Cliff Burton (basso) e Lars Ulrich (batteria).


KILL ‘EM ALL è irriverenza, cattiveria e gioventù concentrate in musica, dentro un album di 10 tracce, unico per i tempi. 
Un disco spacca muri che ha portato schiere di giovani ad amare il genere thrash, genere sì duro e tenace, forte e aggressivo ma - nel caso dei Metallica - con un distinguo, quello del bassista Cliff Burton.

Cliff Burton, i Metallica e il debutto di KILL'EM ALL

Cliff, il viso da bravo ragazzo, andava ben oltre lo stereotipo del musicista metallaro tutto rabbia e velocità: era un virtuoso, tra i migliori se non il migliore tra i bassisti metal del periodo, scomparso per un tragico incidente durante il tour che nel 1986, portava i Metallica ad assaporare il successo dopo la pubblicazione del terzo album MASTER OF PUPPETS. Dopo gli show con Ozzy Osbourne negli Stati Uniti, i nostri vennero contattati per un tour in Europa. Il 27 settembre 1986, mentre erano sul bus nelle strade della Svezia, l’autista perse il controllo e il mezzo si ribaltò: Cliff rimase schiacciato dal veicolo e quando arrivarono i soccorsi per lui non ci fu più nulla da fare.
Ancora oggi il suo modo di suonare è a detta di tutti impeccabile: Cliff suonava senza plettri ma pizzicando con le dita le corde, un approccio diverso degli altri bassisti metal dell’epoca anche perché utilizzava il tapping e il pedale wah wah; dal 1985 utilizzò un basso Aria Pro II SB-1000 e nel 2016 il brand ha realizzato un modello signature in suo onore. Influenzò musicalmente la band perché era preparato anche teoricamente. Prima del basso, infatti, aveva suonato il piano e studiato musica; amava lo scrittore Lovecraft e gli echi di questa passione si trovano nel brano, proposto da Cliff, “The Call of Ktulu” del 1984, ispirato al racconto “The Call of Cthulhu”. E se tutto questo non bastasse, per rimarcare ancora l’importanza del bassista nella band, basta ricordare che fu lo stesso Burton a dare il titolo a KILL ‘EM ALL.

Cliff Burton, i Metallica e il debutto di KILL'EM ALL

Il dolore per la scomparsa dell’amico bassista è racchiuso nell’album …AND JUSTICE FOR ALL (1988), in special modo, nella canzone in “To Live Is to Die”, pezzo in cui Burton aveva partecipato nella stesura della musica e di alcune parole.
Credo comunque che, ogni volta che i Metallica danno alle stampe un nuovo lavoro, il primo pensiero ancora oggi sia per Cliff. E così credo sia stato anche nel discusso BLACK ALBUM, disco omonimo del 1991. 
 


Il thrash prende vita negli anni 80 negli Stati Uniti, precisamente nella Bay Area (San Francisco- California) e ha origine dall’ heavy classico dei Black Sabbath, dei Judas Priest, dei Motörhead mescolato all’ hardcore punk di Discharge, G.B.H., Misfits ed Exploited per citare alcune band. È la versione più estrema ed essenziale del metal, forte di una particolare tecnica alla chitarra ritmica (palm muting), di brani relativamente brevi e del fatto che tutti devono “picchiare” (to thrash) i loro strumenti nel modo più violento e ossessivo possibile senza nessuno stacco, senza nessun rallentamento. E in KILL ‘EM ALL troviamo tutto questo.



Un lavoro eseguito magistralmente, con passione incandescente da quattro ragazzi, sicuramente acerbi ma che sanno già il fatto loro e con una sezione ritmica-chitarristica affilata e precisa. Tre i brani da menzionare, a mio parere, “(Anesthesia) Pulling Teeth” in cui il compianto Burton (non lo elogeremo mai abbastanza) ci delizia con le sue quattro corde in un brano strumentale epico; la veloce e nervosa “Whiplash” di cui esiste una versione chiassosa (eufemismo!) di una jam session con Metallica, Skid Row e Guns N’ Roses in cui le band si divertono, sbagliano, bevono e riprendono a suonare. Il nome di questo brano è stato preso in prestito da una thrash band del New Jersey, un trio di origine italiana. Una menzione a parte per “Metal Militia, il “Verbo” del metallaro, un brano che racchiude in sé l’anima del Metal“Siamo un tutt’uno perché siamo uguali, lottiamo per lo stesso ideale, le nostre uniformi sono di cuoio e di metallo, ci proteggono dentro e fuori, ci uniamo per sfidare il mondo con la forza dell’heavy metal, diffondiamo il messaggio a tutti, dai, lasciatevi andare…”con un assolo di Kirk Hammet che si spinge fino all’estremo.
Anno Domini 1983, sono passati quasi 40 anni e KILL’EM ALL non è stato scalfito dal tempo che passa. Anzi, migliora ad ogni ascolto.


 
 
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