ieri [5 anni fa]: Genova si trasformava per tre giorni in un luogo che speravamo (io almeno lo speravo) di non dover vedere mai: un luogo da Cile anni '70, da Cina, da Italia del ventennio.
diaz e bolzaneto
niente da archiviare
oggi: cade l'anniversario di quei giorni: se siete nottambuli (l'hanno mandato all'1:30...] avete potuto vedere, ieri su rai tre, una maratona di video provenienti da quei giorni, e oggi probabilmente sarete riflessivi come me.
Parallelamente, immagini orrende (tanto piú orrende) arrivano da Libano e Palestina.
Personalmente, tenuto conto delle opportune ed evidenti proporzioni, entrambe le cose mi trasmettono un senso di frustrazione, di fine-del-mondo.
Ma mi mettono una gran voglia di parlarne.
I lager della Germania nazista sono durati anni e anni perché nessuno ne voleva sentire parlare, tutti sapevano e nessuno sapeva.
Settant'anni fa non c'era internet, non c'erano le fonti informative alternative.
Oggi ci sono.
cosa diremo tra sessant'anni? "Non potevo, c'era Buona Domenica sull'altro canale"?
.g
ps piccola, disgustosa nota a margine: in molti video visti ieri notte, specie in quelli degli operatori presenti in piazza Alimonda, si nota un giornalista, privo di elmetti protettivi o altre precauzioni (come se non dovesse preoccuparsi di nulla, in mezzo a quel casino), che osserva pigro la tonnara e si ingolfa un panino dopo l'altro, come ad aspettare qualcosa che deve accadere.
Il giornalista era Renato Farina, l'agente Betulla.
Fantastica Italia.