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Ancora Harley Benton: legna da ardere o base per upgrade?
Ancora Harley Benton: legna da ardere o base per upgrade?
di [user #60182] - pubblicato il

Acquistare uno strumento economico può voler dire anche mettere in conto delle piccole modifiche che, con un po' di esperienza e manualità, regalano grandi soddisfazioni a prezzi concorrenziali. Lo racconta il nostro lettore OliverJR.
Di recente ho pubblicato un articolo in cui ho messo a confronto la mia storica e amatissima Gibson Les Paul Junior del 2009 con una Burny degli anni '80 con forma SG Junior e l'ultima arrivata di casa, ovvero la mia Harley Benton DC Junior in finitura Pelham Blue del 2020.
Al momento del confronto ero davvero entusiasta del pickup Roswell di serie ma avevo cambiato il ponte con un comune e semplicissimo wraparound per questioni di attacco ed estetica. Sono passati un paio di mesi scarsi e ho avuto il tempo di suonarmela per bene, e la adoro!
Ultimamente sto usando praticamente solo quella perché è leggera, comodissima, affidabile e bellisima. Mi fa suonare bene e tranquillo, ne sono veramente soddisfatto, in particolar modo del manico. Vi assicuro che è costruita veramente bene, con misure perfette, tasti ben posati e lavorati, meccaniche che reggono l'accordatura e un comfort davvero inspiegabile.
Ma non vi nascondo che non è tutto rosa e fiori e la chitarra ha avuto bisogno, nel poco tempo di utilizzo, di un paio di accorgimenti. Nulla di troppo esoso o irreparabile ma ovviamente non esce dalla scatola come una Gibson.

Ancora Harley Benton: legna da ardere o base per upgrade?

La prima cosa che ho fatto è stato cambiare il pickup che tanto avevo apprezzato in principio. Intendiamoci, non era affatto una schifezza, tanto che nei commenti al precedente post c'è chi lo ha trovato più interessante della Gibson, ma alle mie orecchie suonava un po' vuoto di armoniche. Facendo un confronto con la vera Gibson non tutte le note risultavano pulite e intelligibili, perciò la soluzione è stata una e una sola: metterci un vero Gibson P90. E ragazzi, sotto le dita è tutta un'altra storia, non c'è paragone! Bello, grosso, dinamico, pastoso, per chi conosce e ama i P90 come me sa di cosa parlo. Il potenziometro del tono funzionava bene con il Roswell, morbido e graduale, dunque non l'ho cambiato. All'inizio. Non so perché ma con il pickup Gibson funzionava come un interruttore, togliendo completamente lo spazio alle bellissime sfumature che utilizzo così tanto. Quindi ho sotituito il pot di serie, un B500K, con un A500K che già avevo e il problema si è risolto. Prima di fare questa operazione mi sono chiesto più volte se valesse la pena mettere un pickup del genere su una chitarra così economica ed evidentemente la risposta è stata sì. Perché lo strumento è così ben fatto che una miglioria del genere diminuisce ancora di più una già non troppo grande distanza da strumenti di fascia e considerazione più alte.

Il secondo intervento è stato quello di raddrizzare il manico ma, grazie al caro Oliver, roba da due minuti.
Il terzo e ultimo intervento è stato il più fastidioso: dopo un po' di tempo mi sono accorto che le ottave della chitarra non erano intonate. E pur conoscendo la procedura per sistemare tale problema non sono riuscito a venirne a capo. Non senza l'aiuto del buon Oliver almeno. Il ponte che avevo montato non era corretto per il tipo di viti che lo bloccavano al corpo, in quanto agendo sulle viti a brugola che permettono di regolare le ottave questo si inclinava in avanti rendendo il lavoro impossibile. Nel toglierlo per rimontare il ponte di fabbrica l'occhio espertissimo di Oliver si è soffermato sulla distanza tra viti di ancoraggio del ponte e pickup: non era abbastanza. A causa della troppa vicinanza tra ponte e magnete le ottave non potevano essere regolate correttamente e risultavano sempre sballate (più alte quelle dal dodicesimo tasto) anche a fronte di diverse sistemazioni. Quindi che fare? Semplice: montare sulle estremità del ponte delle viti più lunghe in modo da aumentare la distanza tra questo e il pickup. E vi dico con orgoglio che a questa conclusione ci sono arrivato da solo! Una volta rimontate le corde e tarato il tutto la chitarra è davvero perfetta!

Ancora Harley Benton: legna da ardere o base per upgrade?

In conclusione le modifiche strutturali sono davvero poche e relativamente semplici, a patto di potersi avvalere della vasta esperienza di qualcuno che le cose le sa (non io, sigh).
Il pickup è stato l'unica vera spesa (anche se in realtà lo possedevo già) ma non era prettamente necessaria, solamente dettata dal mio gusto personale. Ci sono ottimi magneti più economici di quello da me scelto e che fanno il loro lavoro egregiamente e comunque ripeto che quello di fabbrica fa tutt'altro che schifo.
Per essere trasparenti, mio padre (Oliver) ha una Harley Benton DC Junior TV Yellow e nel suo caso il ponte è al posto giusto e le ottave sono perfette "di serie". Quindi il mio esemplare è stato soggetto a un errore per fortuna risolvible con poco. Spendere poco vuol dire anche essere pronti a risolvere dei problemi che spendendo tanto si riscontrano meno frequentemente. Perché sappiamo tutti che possono esserci problemi anche su strumenti di fascia ben più alta.
Ma dopo tante parole vi lascio con qualche nota fatta con la mia rinata, splendida e un po' meno economica Harley Benton.



I suoni che sentite nel video sono stati tutti fatti con la mia Mooer GE 150 con davanti sempre acceso il mio Solo Dallas The Schaffer Boost. Le chitarre sono state post prodotte con un normale equalizzatore grafico, la simulazione di un equalizzatore a valvole Pulltec e una leggera compressione. E ovviamente con gli effetti d'ambiente.
chitarre elettriche gli articoli dei lettori harley benton
Link utili
Confronto tra Junior
Solo Dallas The Schaffer Boost
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