Leggo del putiferio tra Universita' e Vaticano.
Ci sarebbero da fare mille considerazioni, ne faro' un paio.
L'arroganza del clero ha toccato negli ultimi anni vertici inauditi su temi disparati ma estrememente importanti (aborto, famiglia, AIDS); il nuovo papato si rimangia un po' della strada progressiva imboccata dal precedente, ma tant'e'. Morto un papa se ne fa un altro, no?
I preti hanno forti agganci politici - i preti sanno essere trasversali come pochi - e una notevole visibilita' pubblica.
I preti possono scagliare anatemi dagli scranni di Porta a Porta, manco fossero a Trento a parlare di Lutero.
Dall'altra parte abbiamo La Sapienza. La mia ex-universita'.
Un'Universita'dovrebbe essere roccaforte di conoscenza, di sapere, di scambio. Un' Universita' ha il dovere di confrontarsi con tutte le realta'.
Il Magnifico Rettore invita il Papa, il Papa accetta. Poi studenti e professori laici insorgono. Il Papa allora rifiuta.
Mi pare chiaro che qui nessuno ha fatto quello che doveva fare: gli intellettuali sono venuti meno al loro dovere etico, i preti al loro dovere morale (eh Coccia? :-). Non sono forse preposti i preti all'opera di evangelizzazione? Non deve forse il Papa, in quanto Vicario in terra di Cristo essere il primo evangelizzatore?
Insomma, un Papa che non fa il Papa e intellettuali che non fanno gli intellettuali.
Povera Italia.
Andando su temi piu' importanti, la mia stratocaster e' quasi pronta. Hurrraaaa'
Oggi ho mandato una mail al liutaio per far installare un bleeding cap al pot del volume: cosi' quando si abbassa il volume il suono non perde di pompa.
Non vedo l'ora di avere la mia chitarrozza.
Baci a tutti