A natale è uscito il live in due date del concerto che de andrè fece con la pfm a bologna e a firenze...bene da allora è sempre nel mio lettore cd.
Lo ascolto almeno 3 volte a settimana. Al di là dei testi su cui non spreco parole inutili mi ha sconvolto l'impianto armonico a volte contrappuntistico che quei geni sono riusciti a costruire.
Il lavoro di mussida su pezzi come "avventura a durango" o il "giudice" è geniale nella sua semplicità...si inventò celle ritmiche da strapparsi i capelli.
A dimostrazione che a volte le cose più semplici sono anche le più complesse da costruire.
Quel disco è un manifesto per chiunque...per un batterista, per un tastierista e anche per un cantautore.
Per noi chitarristi c'è l'insegnamento di come si accompagni e si arricchisca un pezzo senza che lo strumento oltrepassi i propri doveri sfociando nel virtuosismo inutile e sterile
DA ASCOLTARE ATTENTAMENTE