di gwynnett [user #9523] - pubblicato il 30 settembre 2008 ore 00:27
Ho letto con interesse l'articolo di Jurgen sul mitico Bassman ed il lontano ricordo di averne posseduto un esemplare acquistato nuovo nel 67 mi ha spinto a tentare di assemblarne un altro con qualche remora però e chiedendomi se e quanto sia giusto imitare la perfezione.
Per "perfezione" non intendo quella circuitale di per sè molto esigua e lineare ma voglio alludere all'idea semplice e geniale di una macchina capace di accogliere un basso, una chitarra od una tastiera rivelandone il suono nel migliore dei modi naturalmente rapportando il tutto alle tecniche del periodo.
La foto nel titolo rappresenta il circuito primario, la "vera" elettronica dell'ampli e naturalmente mancano molte altre parti che non ho ancora montato.
Come vedete il mio modesto clone rispecchia la tecnica del tempo: i componenti saldati sulle "pagliette" di una base in bachelite e per i collegamenti userò cavi "single-core" ricoperti di seta di vario colore.