Copia della recensione in home page :)
Ciao a tutti ragazzi.
Torno proprio in questo momento dall’Assolo, negozio di strumenti musicali di Molfetta, la mia città, situata in provincia di Bari.
Lì, assieme al come sempre disponibile Fabrizio, ho suonato per 1 oretta il Blackstar HT DISTX.
Il pedale è contenuto in una scatola rossonera (prima che chiunque dica qualcosa, non seguo il calcio), all’interno della quale sono presenti l’alimentatore da 16V, il manuale di istruzioni e infine il nostro robustissimo mattone da 1.2 Kg, di dimensioni abbastanza generose (160 x 119 x 80).
Sul frontale abbiamo i controlli Gain, Bass, Middle, Treble, ISF e Level, sotto i quali spicca la griglia della nostra 12AX7 alimentata ad alto voltaggio, per un suono che dovrebbe darci risposta dinamica del tutto simile a quella di un amplificatore a valvole.
Del controllo ISF voglio parlarvi per un secondo, la sigla sta per Infinite Shape Feature, e si tratta in poche parole di un filtro che lavora sull’equalizzazione in generale per dare un suono più aggressivo se giriamo il potenziometro verso sinistra, (USA sound) o più morbido, verso destra (British sound)
Ai lati abbiamo un input per la chitarra e 2 output, 1 per l’amplificatore e uno dotato di speaker emulator per entrare in diretta nel mixer (questa prova purtroppo non è stata possibile per via delle casse di infima qualità di cui era dotato il negozio, lo stesso titolare me l’ha sconsigliata per non falsare il test)
Per sentire il suono di questo pedale abbiamo usato un Brunetti Maranello, volume a 2 e equalizzazione flat, e come chitarre una Fender Stratocaster American Standard 2008 con tastiera in palissandro, una Shecter Revenger con due Duncan Designed ad alto output e una Fender Stratocaster Eric Clapton Signature, tastiera in acero e pickup Lace Sensor Gold.
Partiamo dalla Strato standard, dopo lo standby facciamo partire il Maranello e accendiamo il pedale totalmente in flat.
Il suono che ne viene fuori è davvero pessimo, sfrigolante, totalmente privo di dinamica, impossibile da ripulire col pot del volume, rumorossissimo già col gain a ore 11.
Proviamo a cambiare chitarra, passiamo alla Schecter, stesso identico risultato.
Il nostro Fabrizio cade allora in crisi, e pensando a un difetto chiama immediatamente il suo fornitore, mentre io continuo a suonicchiare. Conclude la telefonata e avviene il miracolo, il pedale sembra prendere vita, il suono acquista mediobasse corpose, e inizia a rispondere al tocco e al pot del volume, pur mantenendo il suo orientamento verso le frequenze medio-alte.
Equalizziamo allora con gli alti un po’ indietro e spingendo leggermente i medio-bassi, e il risultato è, sempre usando la schecter, un bel suono corposo e dinamico, che con il Gain da ore 9 a 12 spazia alla perfezione, con i dovuti cambi di equalizzazione, dal rock al metal più pesante. Iniziamo a giocare col potenziometro ISF e notiamo grandi cambi di sonorità, che si scurisce in modalità american e si schiarisce notevolmente in modalità british.
Con gli Humbucker non abbiamo portato il gain oltre ore 13 poichè il suono, anche intervenendo sull’equalizzazione e sul potenziometro ISF, risultava troppo scuro e compresso.
Torniamo allora alla nostra Stratocaster che, anche se ancora eccessivamente sfrigolante, risponde veramente bene alla “metamorfosi” del pedale.
Stessa situazione con la Clapton, per entrambe ho notato un’ottima risposta dinamica e timbrica, il pedale sembra sposarsi alla perfezione coi Single Coil, permettendo di portare il gain anche al massimo senza scurire il suono.
Non è eccessivamente rumoroso, i primi ronzii si iniziano a sentire col gain oltre ore 12, diventano fastidiosi solo col gain oltre ore 15, ma con tutta la saturazione disponibile anche con chitarre con single coil vi garantisco che ci arriverete con grossa difficoltà.
Il prezzo è di 180 euro chiavi in mano, a mio parere ne vale assolutamente la pena se usate chitarre coi singoli e volete una botta da Hard Rock, senza perdere la naturalezza e la dinamica del suono valvolare.
Chiudo con l’ormai solito elenco di pregi e difetti.
PREGI: Rapporto qualità/prezzo, dinamica, suono valvolare e realistico, non finto come tanti distorsori in commerci, ottimo con single coil, grande ammontare di saturazione, bassa rumorosità, versatilità e possibilità di customizzare profondamente il vostro suono, grazie all’equalizzatore a 3 bande e al potenziometro ISF
DIFETTI: Oltre i 10 minuti per riscaldarlo, io non ne ho trovati.
Alla prossima!