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E le chiamano morti bianche...
di
CHARLIE
[user #1047]
- pubblicato il
11 dicembre 2008 ore 14:19
http://it.notizie.yahoo.com/10/20081211/tit-lavoro-ilva-taranto-muore-operaio-2dba20d.html
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Argomento ..
di
triumph
utente non più registrato
commento del
11/12/2008 ore 14:5
.. ,purtroppo, sempre di attualità:( Ricordo come fosse accaduto ora il senso di impotenza e frustrazione che provai quando morì un collega durante lo svolgimento di un lavoro di routine .. se il lavoro è un diritto, dovrebbe essere un dovere anche porter tornare a casa dalla famiglia! Saluti
Rispondi
Re: Argomento ..
di
CHARLIE
[user #1047]
commento del
12/12/2008 ore 12:2
Pare che fosse al suo ultimo giorno di lavoro. Minchia, alla lettera.
Rispondi
è un peccato..
di
crixout
[user #14675]
commento del
12/12/2008 ore 12:3
è un peccato e una presa in giro che si parli tanto di sicurezza nei posti di lavoro e nessuno capisce che la sicurezza oltre ad essere un diritto per chi lavora è anche un valore aggiunto per chi la attua. Io ho una piccola impresa specializzata nell'edilizia, facciamo impermeabilizzaizoni, ovvero lavoriamo a partire da 12 m. sottoterra a 40/50 in altezza e tutti i miei dipendenti e gli artigiani che collaborano con noi sono provvisti degli opportuni DPI e tutte le strumentazioni di sicurezza opportune, ponteggi, cinture, ecc.ecc. il tutto collaudato dagli organi competenti e continuamente in manutenzione. Ho rilevato la Ditta da mio padre e quasi tutt i dipendenti sono come miei zii, e non mi perdonerei mai che gli accadesse qualcosa. Ma il problema lo sapete qual'è: che per stare in regola tra corsi, le giornate di lavorazione perse per parteciparvi, attrezzature, vestiario, regolarità contributive, piani di sicurezza ecc.ecc... le spese generali sono salite dal 15% al 30/35%, e ciò si riperquote sul costo finale di ogni lavorazione. Il problema sta nel fatto che tanti, nel settore edile in primis, non rispettano tali norme, operai in nero, ponteggi e parapetti non a norma (quando ci sono) ecc.ecc. e i lavori li prendono loro, o diversamente vincono gli appalti, poi non hanno le carte in regola per entrare in cantiere e noi dopo dobbiamo, dovremmo, subentrare ai prezzi da loro indicati... che sono ben al di sotto del mercato. Io per principio mi oppongo e non vi subentro. E mi prendo pure dello "stronzo". Così il cimitero della mia ns. città dopo 4 anni è ancora da ultimare, tre edifici delle scuole superiori sono senza tetto, le strutture interrate di altri restano ammalorate... e le scuole crollano. I problema è che poi tutti si scandalizzano e nessuno fa niente, perchè l'importante è risparmiare sempre!!! che poi i soldi non è che non si spendono, è che tra chi mangia di quà e chi mangia di la'... i soldi per "fare il lavoro" sono sempre meno. Quando le misure di sicurezza non sono di ns. competenza e non sono idonee io i miei uomoni li faccio tornare a casa, ma così poi diventi un rompi palle e nessuno ti da più i lavori. Sono arrivato anche a denunciare il mio vicino di casa, che è un ferroviere in pensione, ed un giorno l'ho visto su una copertura a fare "il mio lavoro", senza protezioni personali, senza parapetti, a sollevare carichi da 45 Kg... mio padre penso non me lo perdonerà mai. Comunque il problema è che non sono io che devo vigilare su certe cose, la gente ciò lo sa, ma qui da noi va sempre bene così e nessuno fa niente. Alla fine quindi il dicscorso finisce in: devi essere in regola e in sicurezza, ma se così fai non lavori perchè costi troppo! Così Martedì sera ho preso l'impensabile e sofferta decisione con la mia compagna (archeologa e anche qui ci sarebbe da scrivere un libro) di andarmene dall'Italia. Abbiamo deciso per la Francia, dove lei ha già vissuto e lavorato per due anni. Lascerò tutto in mano a mio fratello, rinuncerò a tutta la mia vita e me ne dovrò inventare un altra, perderò gli amici ed i parenti e pure la mia fottutissima band, la cosa mi spaventa come non mai nella mia vita... ma le prese per il culo mi hanno proprio stancato. Scusate per lo sfogo, ma la vita è unica e troppo importante per rovinarsela al lavoro.
Rispondi
Re: è un peccato..
di
CHARLIE
[user #1047]
commento del
12/12/2008 ore 15:0
Signori, questo qui sopra è un Imprenditore come dovrebbe essere un Imprenditore. Evidenzio: "...la sicurezza oltre ad essere un diritto per chi lavora è anche un valore aggiunto per chi la attua." Quando l'imprenditoria avrà capito concetti come questo (non è l'unico, ma è, probabilmente, il più importante) forse potremo parlare di una nuova prospettiva di sviluppo economico-sociale. Il rispetto delle regole dovrebbe essere il principio etico minimo, perché, è evidente, se tutti le rispettano non si creano situazioni anomale e artificiose di vantaggio/svantaggio concorrenziale e ad essere epurate dal sistema sono solo le imprese inefficienti. Qui, invece, ad essere espulse sono le aziende che rispettano le regole!!! Questo perché in Itaglia dal "sedicente artigiano", che magari non ha nemmeno la partita IVA (!!!!!!!!!), alle grandi aziende che avrebbero aspirazioni internazionali, passando per tutto il sistema economico/produttivo, la regola numero uno è fottersene delle regole, scambiando quella che può essere definita, nel migliore dei casi, come "furbizia di bassa lega" con intelligenza e capacità manageriale (oddìo, che bestemmia ho pronunciato!). Che dire? E' un doppio peccato che uno come te debba emigrare: un peccato per te ed un peccato per noi. Ma sono convinto che sia l'inizio di una nuova e più bella fase della tua vita.
Rispondi
scusate...
di
crixout
[user #14675]
commento del
12/12/2008 ore 12:4
dimenticavo, l'assurdo più grande è che poi il presidente di confindustria attuale, miss Marcegaglia, te la vedi in Tv a sbatterti in faccia tanti bei discorsi sulla sicurezza quando qui da noi, a Ravenna, Marcegaglia è lo stabilimento con più infortuni di lavoro e morti bianche, tanto che i miei amici che vi lavorano la chiamano "la fabbrica dei morti"... e dove per entrare come ultimo dei dipendenti devi fare un corso di un anno su tutti i sistemi di sicurezza a TUO CARICO, sia il costo del corso che eventuali spese di trasferta, vitto e alloggio. Grazie.
Rispondi
Re: scusate...
di
CHARLIE
[user #1047]
commento del
12/12/2008 ore 14:1
Confindustria e piccole imprese non vanno d'accordo. Anzi, la prima scarica molte delle sue diseconomie sulle seconde.
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