martedì 21 luglio 2009,
è un tardo e caldo pomeriggio estivo e mi accingo ad entrare in un negozio di strumenti musicali per acquistare un nuovo cavo per collegare le mie chiatarre all'ampli. Il vecchio è andato distrutto quando in un momento di "patos" ci ho pestato sopra ed ho tirato telmente forte da romperlo!!! Non appena entrato ho provato la stessa sensazione, la solita quella di sempre, da quando ho messo la prima volta i piedi in un negozio di strumenti ed ho pensato di condividerla con questo post sul diario.
Andiamo per gradi, per prima cosa l'odore, un odore strano ma, per quello che posso ricordare, è lo stesso di ogni negozio che ho visitato, un misto tra l'odore della polvere e del legno degli strumenti, un'odore particolare e piacevole come l'aroma di cantina, o di una scatola di sigari, un'odore strano ma piacevole e rilassante. Intendiamoci, è appena percettibile ma presente e lì e mi aspetta ogni qualvolta entro.
Poi l'atmosfera, si percepisce un'aria particolare, diversa da ogni altro negozio, c'è tranquillità, serenità, i clienti aspettano di buon grado i commessi girano lentamente, tanto chiunque, nel momento che entra in un negozio di strumenti musicali rallenta i propri ritmi, lascia fuori dalla porta la foga quotidiana. Forse si tratta di un piccolo stratagemma per godersi la vista dello strumento preferito o il prossimo acquisto. Nell'aria non c'è nessuna canzoncina spam di quelle che si sentono in ogni altro negozio, il gestore di un negozio di strumenti musicali, si guarda bene di imporre la musica a chicchessia, al massimo si sente lo strimpellio di qualche strumento in prova, il lick di un chitarrista che sta provando il prossimo acquisto, lo sfregolare sulle corde a vuoto di una chitarra che un cliente passando fa vibrare.
Infine l'ambiente, dentro un negozio di strumenti, io provo un senso di condivisione, ogni persona lì dentro ha una cosa in comune, la musica, un pò come i fedeli in una chiesa hanno in comune la fede. E a pensarci bene musica e fede forse hanno qualcosa in comune, perchè attengono alla parte migliore dell'uomo, l'anima. Non mi è mai capitato di discutere con nessuno in un negozio di strumenti, anzi, gli avventori sono cordiali dispenzano consigli, talvolta inutili e non richiesti, però li si ascolta comunque di buon grado. Bisognerebbe aprirvi una caffetteria o una birreria sicuramente ci sarebbero parecchi avventori........
Un solo aspetto negativo, spesso i commessi (sopratutto i titolari dei negozi) non sono proprio simpaticissimi o disponibilissimi e purtroppo capita spesso che chiedi di provare uno strumento e quello prima di dirti si o no, ti gurada con quello sguardo indagatore per capire se poi comprerai e purtroppo, se non rimani freddo in puro stile giocatore di poker, rischi di vederti negata la prova. Ma non si può avere tutto dalla vita........
Beh... mi fermo qui anche se potrei scrivere per altre due ore, ma non voglio tediare oltre chi avrà la curiosità di leggermi.
Chiudo saluto e chiedo: e voi che sensazioni avete quando entrate in un negozio di strumenti musicali.
CIAO