Vorrei approfittare delle vostre esperienze, prima che i Nuclei Anti Sofisticazione mettano i sigilli al mio appartamento per detenzione di sostanze tossico/esplosive, prima che io venga ricoverato per intossicazione da componenti alchidiche e prima che mia figlia assuma il tipico colorito verde indotto da accidentale inalazione di vapori epossidici, per avere conferma di una cosa.
E’ noto, quantomeno mi risulta da tempo, che la vernice a componente nitro non “gradisce”, in buona sostanza tende a non attaccarsi in maniera stabile, alla plastica.
E’ altrettanto noto che, per la maggior parte, gli stramaledetti binding che ornano le nostre chitarre sono fatti di suddetto materiale.
E’ oltremodo noto che non è il caso di decidere di verniciarsi da soli una chitarra auto costruita, opulenta e sfacciatamente ornata da quasi 4 metri di binding in plastica a 3 strati….ma tant’è, ed ora mi trovo alle prese con questo dubbio.
In fase progettuale avevo opportunamente preso in considerazione la complicazione e mi ero riproposto, sulla base delle conoscenze che avevo, di operare in modo tale da mettermi al riparo da qualsiasi rischio di distacco della vernice nitro dal binding utilizzando uno specifico primer (aggrappante che dir si voglia) solo sul binding prima di procedere alla verniciatura del corpo. A verniciatura ultimata, prima della retinatura della nitro, avrei tolto rapidamente la mascheratura del bordino e avrei finito tutte le parti con uno strato di trasparente sempre a base nitro.
Tutto quadrava, in fase progettuale, ma ora che mi sto approvvigionando dei materiali, mi accorgo che il famoso “aggrappante” non è trasparente, bensì di un grigio chiaro che rende impossibile la lavorazione del pezzo.
Mi sono informato da più parti, compreso il mio carrozziere e il suo odontotecnico, e le versioni e le tecniche possibili sono confuse e discordanti.
Chi tra voi ha avuto esperienze del genere, che indicazione può darmi?
Un saluto e un grazie. |