di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 20 dicembre 2009 ore 07:37
Cos'è che spinge il chitarrista medio a dissanguarsi letteralmente comprando costosi amplificatori valvolari? Sicuramente quel particolare tono, il calore, la saturazione e quella risposta al tocco che pochi amplificatori a transistor sanno dare. E cos'è, invece, che spinge lo stesso chitarrista a comprare anche un piccolo combo solid state da affiancare alla testata più 4x12 per la quale ha acceso un mutuo? Chiaro, ciò che non può avere con un amplificatore a valvole di discreta fattura, ovvero la compattezza, il peso contenuto, la spensieratezza di caricare in macchina la propria amplificazione come fosse una cassetta di frutta.