di polaroidblog [user #26857] - pubblicato il 05 febbraio 2011 ore 07:30
E chi si sarebbe mai aspettato di sentire un sassofono, addirittura un grasso basso funky, dentro un disco di Iron & Wine? Alla sua quarta uscita (la prima su major), il professor Samuel Beam prosegue il discorso avviato nel 2007 da “The Shepherd’s Dog”, ma riesce a portarlo ancora oltre, abbandonando completamente i territori del folk più intimo, della bassa fedeltà tutta flanella e barba lunga delle origini, per costruire un’idea di musica più complessa, stratificata e decisamente orientata a timbriche Anni Settanta.