di enfant_idiot [user #21253] - pubblicato il 22 aprile 2011 ore 09:31
I temerari, ma soprattutto i folli, non demordono mai e si avviano ad ampie falcate, pieni di fiducia, verso il disastro completo, come se fosse un'oasi splendida fatta di pace e amore. Non c'è un premio finale, non c'è la gloria in fondo al sentiero. Cosa li spinge? Il desiderio di essere riconosciuti dai propri "simili"? Il puro autolesionismo? L'allontanamento dalla condizione comune di puro anonimato? Non lo sappiamo. Fatto sta che la corrida è un impulso ineludibile, incontestabile, che deve essere accondisceso come una necessità fisiologica. C'è poco da fare. Per cui beccatevi pure questo: