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Tempo fa, tra i commenti ...

di SicilianoEdivad [user #27183] - pubblicato il 18 giugno 2012 ore 03:12
Tempo fa, tra i commenti di un diario in cui si accennava al fatto che troppe band o artisti che fanno musica ottima spesso non sono conosciuti come si devono, avevo fatto una proposta: perché non dare inizio a una serie di diari o articoli che portassero all'attenzione di tutto il popolo accordiano artisti che non hanno la fama che si meriterebbero o che non sono molto conosciuti nel nostro paese? In Italia, a dire il vero, anche interi generi, come per esempio il funk, non sono noti se non ai musicisti stessi che se ne occupano direttamente. Con questo breve scritto mi piacerebbe dare inizio a una "ricerca" collettiva di musicisti e sottogeneri musicali dimenticati o mai conosciuti dai più.

Come primo esempio, ho deciso di parlare di Chris Rea. Classe '52, è un musicista britannico di origini italiane, suona la chitarra ma ha spesso utilizzato nelle sue canzoni anche il piano.



(foto da http://www.flickr.com/photos/dutchsimba/4410324115/sizes/o/in/set-72157623440528645/ , licenza CC BY SA)

Avete voglia di rock à la Pink Floyd, dal ritmo trascinante ma dalle venature blues sempre presenti e magari con qualche sperimentazione nel campo dell'elettronica? Chris Rea è probabilmente ciò che cercate.
Si tratta infatti di un musicista molto eclettico: si è infatti dedicato principalmente al blues ma ha spesso scritto rock e talvolta anche pop elettronico. È tuttora in attività, ha scritto moltissimi album, tra cui mi sento di consigliare in particolar modo "The road to hell", "The road to hell: Part 2" e "Santo Spirito", ma ce ne sono molti altri. Consiglio di dare un'occhiata alla discografia sulla wikipedia in lingua inglese o direttamente su youtube per farsi un'idea migliore. Detto questo, e augurata a voi buona fortuna nel reperire la sua discografia completa nel caso in cui non vi basti youtube, vi lascio a qualche video.












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è un discorso giusto il ...
di tonycaster utente non più registrato
commento del 18/06/2012 ore 17:03:09
è un discorso giusto il tuo,ma la vedo dura,sicuramente se ti cito Meters,Sly & the family stone ,Soulive sai di cosa parlo...ma deve partire soprattutto dall'interesse del singolo,cercando di spaziare...anche io mi fossilizzo a volte con i soliti nomi

tra l'altro Chris Rea come dici tu ha fatto molto,ma penso che in molti se lo ricordino soprattutto per Josephine....
Rispondi
è vero, spesso si tende ...
di SicilianoEdivad [user #27183]
commento del 18/06/2012 ore 17:40:48
è vero, spesso si tende a fossilizzarsi sui soliti nomi, magari perché sono stati particolarmente importanti nella storia musicale di ognuno(io stesso ultimamente ascolto moltissimo i pink floyd, perché è stata forse la prima, o comunque tra le prime band rock che abbia mai ascoltato). Però volendo oggi grazie a internet si può tranquillamente spaziare anche con un giretto su youtube.
Quello che dici su Rea è verissimo, ma spesso è anche vero con artisti molto più famosi. Tornando ai PF, sicuramente anche chi odia il rock avrà sentito almeno una volta di sfuggita "Another brick in the wall pt 2" e quelle famose quattro note di "Shine on you crazy diamond", ma anche tra i rockettari più accaniti non penso siano in molti che abbiano ascoltato per intero roba come "Alan's Psychedelic Breakfast", me incluso. :) Secondo me è bene di raccogliere più stili possibili, magari ascoltando anche 3-4 canzoni per autore, poi se si può-vuole approfondire ancora meglio.
Ciao e grazie per il commento!
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