che sia un minuetto gentile o un madrigale aggraziato, un melanconico blues o il rock più aggressivo, un semplice recitare o un qualsiasi rumore, tutto ci giunge per compressione e successivo rilascio dell'aria circostante e tutto riusciamo a discriminare, godendo a volte con note sognanti o con un parlare garbato, inorridendo con quello che non ci aggrada e rifiutandone comunque il contenuto
compressione e rilascio dell'aria circostante quindi, a prescindere dal suo volume, modificazione di uno stato di quiete, creazione generica di turbolenza i cui effetti non ci giungono direttamente ma fortemente modificati da spigoli aguzzi o vani sinuosi presenti nel volume di competenza quando la propagazione si ritiene casuale
il fragore disarticolato di una tempesta viene percepito in modi diversi nei diversi punti di interesse, la causa generante rimane la stessa, ma il suono prodotto ha un suo iter, si muove a volte in spazi ampi e sgombri, altre volte attraverso ostacoli di qualunque natura e sono proprio la forma e la consistenza di questi impedimenti a modificarlo inducendo repentini passaggi dal greve al più acuto, oppure generando forti rimbalzi che ne alterano la frequenza favorendo echi, riverberi, ritardi
quindi il fragore della stessa tempesta sarà percepito in modi diversi a seconda del punto di ascolto perche tra la sorgente del suono e chi lo percepisce il volume nel quale si propaga viene continuamente modificato dalla presenza, ad esempio, di alberi cavi o di cespugli mossi dal vento, da rocce compatte o da prati di erba e fiori
se potessimo fermare con un flash un solo momento nell'ambito di quel volume e potessimo osservarlo ed analizzarlo a dovere saremmo in grado di tracciare un disegno, una mappa, che in quel momento ci rivelerebbe le vere forme dell'aria nel cui ambito un suono si articola e si modifica e stimare l'entità e la natura delle numerose modificazioni che ne conseguono
in ambito musicale, già nell'antichità, qualcuno compiva profondi studi su questi fenomeni per creare meraviglie di acustica come i teatri greci o gli attuali auditorium, studi rivolti a controllare la propagazione del suono attraverso la manipolazione dell'ambiente interessato, a rendere idonei gli spazi collocando pannelli e diaframmi per creare delle vere e proprie "forme dell'aria"