di eriktulissio [user #28153] - pubblicato il 17 novembre 2012 ore 08:30
Dalle prossime settimane inizieremo una serie di appuntamenti strepitosi con Marco Minnemann. Tra i tanti argomenti, si parlerà anche di ostinati, uno degli aspetti più spettacolari del suo playing. Ecco allora una lezione propedeutica: qualche consiglio su come approciarsi a questo studio, qualche dritta utile soprattutto ai batteristi meno esperti, preziosa per evitare il rischio di procedere a tentoni senza riuscire a trovare una vera e propria quadratura del cerchio su questo argomento.
Dalle prossime settimane inizieremo una serie di appuntamenti strepitosi. Delle lezioni d’eccezione con Marco Minnemann, nelle quali si scandaglieranno gli aspetti più incredibili ma anche divertenti e pazzi del suo drumming alieno. Abbiamo però deciso di pensare anche ai principianti e di creare, prima, questa lezione con alcuni spunti propedeutici alla comprensione del playing di Minnemann. Nel particolare, ci siamo concentrati su uno degli aspetti più particolari e avanzati del batterismo di Marco, gli ostinati. Ecco allora qualche consiglio su come approciarsi a questo studio, qualche dritta utile soprattutto ai batteristi meno esperti, preziosa per evitare il rischio di procedere a tentoni senza riuscire a trovare una vera e propria quadratura del cerchio su questo argomento.
Intendiamo per ostinati dei pattern ritmici fissi suonati con due o tre arti su cui applicare o improvvisare frasi con l’arto o gli arti rimanenti.
Il modo a mio avviso migliore per sviluppare queste frasi è munirsi di un buon libro di solfeggio sincopato e applicare le letture con gli arti liberi sopra all’ostinato che creiamo, così da catturare e fare nostre le frasi che più ci piacciono.
Nell’esempio che vi fornisco qui costruiamo un ostinato con tre arti, fra cui il piede sinistro che suona i quarti sul charleston e il piede destro che con la mano sinistra si alternano sugli ottavi a mo’ di paradiddle.
Con l’arto rimasto libero, che in questo caso è la mano destra, andiamo a leggere qualche riga del nostro libro di solfeggio sincopato e a suonarla su un piatto, un campanaccio o un block. Vi riporto qui sotto un esempio di quattro battute che potreste trovare.
Il pattern che si va a formare unendo l’ostinato alla mano destra è dunque il seguente:
A questo punto per incrementare lo sviluppo della nostra indipendenza, suoniamo la parte dell’ostinato di mano sinistra con la mano destra e andiamo a leggere la stessa linea ritmica con la mano sinistra. Nel fare ciò, siate sicuri di ottenere lo stesso suono e la stessa dinamica e precisione che siete riusciti ad avere leggendo la linea ritmica con la mano destra.
Siate creativi nel costruire i vostri ostinati e cercatene la musicalità, non solo la complessità.
Buon lavoro!
Letture consigliate:
Ottimi libri di solfeggio sincopato, che ci serviranno moltissimo per lo studio degli ostinati, sono il Dante Agostini “Solfeggio Sincopato n°1”, il Louis Bellson “Modern Text Reading in 4/4” e il Ted Reed “Syncopation”. Da una sola pagina di questi libri potremmo ottenere sufficiente materiale di studio per una vita.