Accordo: Roling's MG-410

Ciò che sicuramente non manca sul mercato degli strumenti musicali sono le dreadnought a basso costo. Spesso realizzate in colori accesi e di fabbricazione orientale, queste sono spesso oneste macchinette con cui passare qualche ora spensierata.

A distanza di circa tre anni dal mio ultimo articolo, eccomi di nuovo qui tra voi per parlare di una chitarra acustica dal prezzo molto ragionevole. È la Roling's MG-410, una dreadnought dalle poche decine di euro (circa 6/7 anni fa la pagai cinquanta bigliettoni) che sa comunque regalare piccole soddisfazioni a chi come me non suona a livelli pro o non ha le possibilità economiche (visto il tempo di crisi) per permettersi una chitarra di qualità superiore, o a chi semplicemente cerca uno strumento da portare di qua e di là senza doversi preoccupare degli eventuali danni che potrebbero accadergli.

Come penso avrete potuto intuire, la chitarra è di fabbricazione cinese, priva di un sistema di pre-amplificazione. Presenta top e manico in acero, fasce e fondo in tiglio, nonché tastiera (20 tasti) e ponte in "hard wood". Le meccaniche cromate, di fattura sconosciuta, garantiscono una discreta accordatura anche dopo un po' di maltrattamenti.
Una delle pecche più fastidiose che ho riscontrato sono i residui di vernice nera che si staccano dalla tastiera, tali da rendere le dita della mano sinistra come se fossero sporche di carbone.

A livello sonoro, premetto che la cinesina non ha uno spettro come quello che potrebbero avere le acustiche da migliaia di euro, ma comunque ha una buona cassa, tale da permettere una discreta dose di bassi e una buona risposta sui cantini.
Una pecca (dovuta penso a un errato montaggio dei tasti) a livello sonoro riguarda le corde basse che tendono a produrre delle sgradevoli vibrazioni, soprattutto quando si suonano delle parti ritmiche.

La chitarra è disponibile, come molti altri prodotti di questa fascia di prezzo, in varie colorazioni più o meno sgargianti.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.