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VHT Special 6 Ultra: poche cose tanta roba
VHT Special 6 Ultra: poche cose tanta roba
di [user #16167] - pubblicato il

La Special 6 Ultra è tanto stringata quanto complessa. Un amplificatore con pochi watt una manciata di controlli ma tanta sostanza. Abbiamo provato la piccola testata progettata in California e costruita in Cina nell’OUT Side Studio di Michele Quaini con la fida John Cruz.
La Special 6 Ultra è tanto stringata quanto complessa. Un amplificatore con pochi watt una manciata di controlli ma tanta sostanza. Abbiamo provato la piccola testata progettata in California e costruita in Cina nell’OUT Side Studio di Michele Quaini con la fida John Cruz.

Una testata disegnata in California e realizzata in oriente, o meglio handwired in China che va ad arricchire, assieme alla versione combo, la serie Special. La Ultra si basa sullo stesso circuito della Standard, ma le dimensioni maggiori ne tradiscono le migliorie tecniche e le aggiunte. La differenza nel nome, ma soprattutto nel peso ha ben più di una giustificazione. La semplicità è rimasta la stessa. Certo non bisogna farsi tradire dalle apparenze. Con una manciata di manopole si possono gestire molti più controlli di quanto ci si aspetterebbe. Ultra e Volume sono i due potenziometri destinati al gain, uno per ognuno dei due canali di cui la VHT dispone. Una delle prime differenze rispetto al modello standard è proprio il canale da cui la testata prende il nome. In sostanza si tratta di uno stadio di gain aggiuntivo che permette di sprigionare tutta la cattiveria possibile dalle tre valvole a disposizione, due 12AX7 per il pre e una 6V6 per il finale. I due canali sono completamente separati con due input dedicati. Il controllo Ultra si attiva solo se si sta utilizzando l’ingresso apposito, questo non significa che il clean sia veramente quello che sembra. Sotto il controllo volume si nasconde un push pull che attiva la funzione full boost (attivabile anche sul canale Ultra). Spostandoci a sinistra troviamo il controllo tone. Come sulla Special anche la Ultra ha una sola manopola dedicata all’equalizzazione. Questo pot bilancia il livello di alte e di basse, ma sulla Ultra non è lasciato solo nella gestione delle frequenze. I controlli depth e texture aiutano il tone a sagomare il suono. Entrambi sono degli switch, il primo ha addirittura 11 posizioni, così come sul V-Drive che abbiamo testato qualche tempo fa. I due si dividono lo spettro di frequenze, intervenendo specialmente sulle armoniche. Le tre differenti texture intervengono sulle alte gli undici preset per il depth invece si concentrano sulle basse. 

VHT Special 6 Ultra: poche cose tanta roba

Per gli amanti delle spippolazioni c’è letteralmente da perdersi all’interno delle varie combinazioni alle quali vanno aggiunte quelle fornite dall’ultima manopola a disposizione sulla VHT Special 6 Ultra. Questa controlla la potenza in uscita in modo lineare passando da circa un watt fino a 6, salvo che non si sia scelto di accendere la testata in modalità low power che limita la potenza a circa 3 watt. Abbiamo tra le mani una testatina che va trattata non come un semplice amplificatore da studio, da esercizio e da divertimento. Con il loop effetti valvolare e il line out con cui la si può collegare in diretta in un mixer oppure alla bisogna in un altro finale la Ultra è una testata completa, con pochi watt ma completa. 

Abbiamo collegato la VHT a una 4x12 Marshall per dare libero sfogo ai 6 watt e farla ruzzare a piena voce. Cominciamo con il canale clean, anche se con così poca potenza a disposizione parlare di vero e proprio pulito è esagerato. Subito, anche con il volume/gain a metà il sound è increspato, carico di armoniche e gonfio. Sei watt che crunchano in fretta e furia. Con il guadagno a tre quarti il timbro diventa graffiante, ma bello presente anche sulle basse. Potrebbe sembrare scomodo, quasi inutile avere canale clean e distorto separati da due diversi input. Questo sarebbe vero se non ci fosse la possibilità di attivare il boost. Pigiando il footswitch, o tirando il push/pull si ha a portata di mano un vero canale overdrive. A parità di settaggi la distorsione raddoppia trasformando quello che era un crunch in un sound adatto già a ritmiche hard rock e ad assolo blues di un certo livello. La pasta è sempre corposa e carica di medie e medio basse e regala un sustain non invidiabile ma dignitoso per un piccolo amplificatore come la Ultra. Addentrarsi dentro tutte le impostazioni di texture depth e wattaggio richiederebbe un mese intero, va detto però che le differenze si avvertono e le somme tra i due controlli regalano anche qualche bella soddisfazione. Infiliamo il jack nel canale Ultra e il godimento si alza così come il guadagno. Lo stadio di gain in più si fa sentire e regala alla VHT una voce grossa e cattiva già a metà corsa della manopola. Il timbro resta invariato, sempre ciccio, presente e con carattere. Aumenta sensibilmente anche il sustain e unito alla distorsione bella carica trasforma la Ultra in una testata da hard rock fatta e finita

VHT Special 6 Ultra: poche cose tanta roba

Resta da parlare del controllo di wattaggio, argomento spinoso. Su un amplificatore di soli sei watt l’intervento di un potenziometro del genere lascia sulle prime un po’ perplessi. Al diminuire dei watt aumenta la cattiveria del gain, squadrandosi sempre di più finendo per assomigliare a un fuzz. Diminuisce sensibilmente anche il volume, tanto che nel video abbiamo dovuto normalizzare lievemente l’audio per rendere più evidenti i cambi di timbro. La possibilità di giocare con il voltaggio che arriva alle valvole può diventare un gioco interessante per chi ama addentrarsi in ogni parametro del suono possibile e immaginabile. 


Nel mare di mini amplificatori che ha invaso il mercato ormai da diverso tempo la VHT Special 6 Ultra si distingue per alcuni dettagli che la rendono unica nel suo genere. Dettagli che possono piacere oppure no, come i due canali separati per esempio, gestibili magari con una AB box, che però possono risultare scomodi per chi ha bisogno di una vera due canali. La timbrica della Ultra ci ha soddisfatto e la dà una personalità spiccata che può farla distinguere dagli altri amplificatori della sua stessa classe. Il prezzo, grazie al made in China è allettante, si attesta sui 250 euro, un ottimo prezzo per un amplificatore come la VHT Special 6 Ultra. 

VHT è un marchio distribuito da Stefy Line
amplificatori special 6 ultra vht
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VHT è un marchio distribuito da Stefy Line
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