di rivista Chitarre [user #516] - pubblicato il 04 febbraio 2003 ore 13:45
Gli inizi gloriosi in cui gli ampli venivano costruiti in una vera e propria capanna sono ormai lontani, ma Randall Smith ci tiene a confermare che lo spirito originario è sempre vivo e presente nell'esigenza di realizzare prodotti di alto livello qualitativo e che soddisfino sempre le esigenze dei musicisti.
È ancora nel laboratorio del fondatore che iniziano gli esperimenti, i progetti e le modifiche sui nuovi apparecchi e la sua stanzetta contiene ancora veri e propri "pezzi di storia", ovvero parti che poi sono diventate prototipi di modelli di successo, accanto ad ibridi improbabili che non hanno mai visto la luce... La ricerca di una qualità costante della produzione ha portato necessariamente all'automatizzazione di parte della costruzione e alcune componenti di misura standard vengono inserite da macchine come quella che si occupa di resistori e diodi. Fino ad un paio di anni fa, il lavoro veniva commissionato ad esterni, poi è stato acquistato un apparecchio che in 45 secondi è in grado di montare fino a 160 componenti su una scheda.