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Questa Volta, Vincono Gli Indiani
di [user #70] - pubblicato il

Da un po' di tempo a questa parte mi sono fatto la personalissima convinzione che le G&L siano tra le migliori (o proprio le migliori) elettriche disponibili sul mercato, nella grossa famiglia delle chitarre che per look e per suoni possono dirsi di ispirazione 'fenderiana'. Tra l'altro sarebbe un errore considerarle semplici cloni, in quanto le G&L sono vere e proprie sorelle minori (in senso cronologico) delle Fender, figlie di quello stesso Leo Fender che tutto cominciò nel lontano 1948, col primo prototipo di Broadcaster. Infatti, dopo aver venduto l'omonima azienda nel famigerato 1965 alla CBS, e dopo aver collaborato con la Ernie Ball Music Man durante gli anni '70 (sfornando tra l'altro lo splendido basso Sting Ray), il beneamato Leo pensò che fosse noioso starsene con le mani in mano a contemplare i risultati del proprio lavoro e fondò, insieme con l'alter-ego George Fullerton, la G&L guitars (e G&L infatti sta proprio per George & Leo). In seguito, Fullerton vendette la sua quota societaria a Leo Fender, così l'acronimo G&L cambiò significato e diventò Guitars by Leo. Mica male, no? Oggi la G&L produce su scala medio-piccola nel suo stabilimento su Fender Av. a Fullerton, California (e dove, se no?!) chitarre e bassi che rappresentano la naturale e definitiva evoluzione del Fender-pensiero. Ma passiamo all'oggetto in questione.Già introdotta (con scarsi risultati) negli anni '80 come proposta G&L sul tema 'shred guitar', la Comanche è stata epurata sia nelle forme che nell'elettronica per diventare quello che adesso rappresenta essenzialmente una variazione sul tema Stratocaster (il nome, un po' pacchiano, però è rimasto).Finita in un tipico, immacolato 'blueburst' traslucido, questa Comanche propone un 'contoured body' (finalmente 'contoured' come si deve, come era sulle belle Strato vintage) in swamp ash (letteralmente: frassino di palude), legno tipico delle solidbody Fender, piacevolmente leggero ed essenziale per un suono arioso e 'twangy' (il frassino è un must per le telecaster!). Il manico è in acero (lievemente marezzato) in 2 pezzi, caratteristica dovuta alla particolare tecnica di inserimento del truss-rod tipica di tutte le G&L. Questa costruzione garantisce una maggior stabilità e robustezza, rispetto al classico metodo utilizzato sulle Fender ('skunk'). Tastiera in palissandro tagliato (finalmente!) 'sul quarto' e di generoso spessore (anche qui, come nelle Stratocaster pre '65). La forma del manico è un bell'ovale, con poca spalla e dorso curvo, con sufficiente legno da permettere una presa 'classica' con pollice 'che avvolge', in pefetto stile Hendrix. La finitura del manico è un satinato scorrevolissimo. La giunzione manico-corpo è ineccepibile. Non presenta il minimo spiffero e passa a pieni voti la prova della scheda telefonica.L'hardware è di prima qualità: potenziometri CTS, selettore a 5 posizioni CRL, tremolo 'dual fulcrum' di brevetto G&L (bello! Ottimo feel e resistente ad una dose canonica di abuso. Non garantisco per le dive bombs...ma in questo caso, proprio tutta la chitarra sarebbe sbagliata). Il capotasto è il Graphtech, per garantire scorrevolezza con l'uso del tremolo, meccaniche autobloccanti Schaller (cambio corde in 30 secondi netti!). Ma passiamo al piatto forte: i pickup.La Comanche monta 3 pickup 'Z-Coils', di brevetto e costruzione G&L (no, non sono in vendita come parte di ricambio, purtroppo!). Hanno una caratteristica forma a 'Z', data dalla particolare costruzione: 2 bobine, la prima per le prime 3 corde, la seconda per le altre 3. Quindi, questi pickup sono single coil (in quanto 1 solo avvolgimento insiste su ciascuna corda), ma ottengono un effetto humbucking perché le 2 bobine sono avvolte in senso opposto. Geniale! Definire il suono di questi pickup devastante è fare poco. Sensibilissimi al tocco e con un output molto superiore a quello dei single coil 'normali', sono in grado di produrre uno spettro tonale impressionante. Questa è la classica chitarra da 'isola deserta': anche grazie ad un micro switch, le possibilità di suoni offerti coprono tutto il consueto terreno Stratocaster (e con che qualità!), e vanno oltre. Sono infatti disponibili le configurazioni che vedono il p-up al manico e al ponte attivi (tipo Telecaster), e tutti i 3 p-up insieme (per il massimo del funky!). Qualcosa di analogo si era già visto sulla Fender Strat negli anni '80 (quella con la paletta colorata, per intenderci). Completano il quadro dell'elettronica i controlli passivi separati su bassi e acuti, e il volume (collegato con un piccolo trucco che permette degli 'swells' assolutamente progressivi, alla Roy Buchanan).Avevo già avuto modo di provare e apprezzare G&L (Legacy, George Fullerton), così come altre chitarre, di ispirazione Stratocaster (comprese le varie Buscarino, Tom Anderson, ecc.), ma questa Comanche ha una personalità tutta sua. Non sto a tirarla alla lunga perché non serve: ben fatta e appagante, suona bene in tutti i modi, distorta, pulita, in between, all'amatriciana, ecc. Nonostante i miei sforzi, non sono riuscito a cavarci un suono meno che ottimo, non uno solo. Copre con autorevolezza tutto l'ambito Fender e si spinge oltre (da ridere di gioia il pickup centrale da solo: è in grado di tirar fuori dei colori alla P-90 sorprendenti! Puro Neil Young!).Se siete arrivati fin qui e non avete ancora sbavato, siete senza speranza. Se invece come me avete la smania per i bei suoni e le belle chitarre Fender vintage, questa Comanche è il miglior regalo che possiate farvi. Buona musica a tutti!


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