[cercavo una categoria studio, ma nun c'é...]
allora, visto che stasera ero a casa a fare la muffa, sto finendo la scorta di DVD da vedere e non ho fame, nel bel mezzo dell'ascolto di "Venus" di Stefano Bollani (che non ci azzecca niente, ma é un disco pellizzimo...) mi é venuta voglia di semi-studiare un po';
da appassionato del ritmo (e grande cazzaro) quale sono ho provato a fare uno studietto sui cosiddetti rhythm changes che saltano fuori ogni due per tre se si studia suona o ciancischia il giezz.
brevemente (per chi non conosce, e non ha manco voglia di dare una scorsa al link) si tratta di una struttura di 32 misure, divisa in quattro strutture da 8 battute l'una indicate come A A B A
[in realtá di solito la prima A é diversa dalle altre due, ma per semplificare...]
gli accordi della sezione A sono, per capirci, quelli del giro-di-Do ("C'eeeera una vooooolta una gattaaaaa..."), solo resi un po' piú interessanti da qualche sostituzione, qualche accordo di settima di dominante al posto di qualche minore, ecc.
C'e' anche una piccola variazione nelle misure 5 e 6.
La sezione B invece spezza questa successione con una serie di accordi di settima che si muovono per quarte discendenti, partendo dal terzo grado della tonalitá per arrivare al quinto (la dominante, appunto).
esaurita la "lezione" da quattro soldi, qualche considerazione.
la prima cosa che mi viene in mente di solito pensando a questa abusatissima struttura é che viene, normalmente, suonata a velocitá che vanno dal medium-up all'insane (che non esiste come definizione, ma rende l'idea): in virtu' di questo a volte, suonando, all'osso il pezzo mi appare (in testa...) cosí
sezione A: otto battute di V7 - I7 (o, estremizzando, otto battute di V7, tranne magari l'ultima di A2 e A3 che potremmo anche fare risolvere :)
sezione B: le dominanti per quarte vanno bene :)
per asciugare, quello che ho provato a fare e' stato mettere un metronomo e suonare dei chorus di comping ad oltranza, cercando di lavorare attorno a questi concetti
- nelle sezioni A girare attorno alla cadenza dominante-tonica (al limite escludendo la tonica) anche in modo non proprio diatonico...
- nelle sezioni B mantenere il ciclo di quarte, ma sfruttando in tutte le salse le sostituzioni di tritono per fare suonare tutto un po' meno trito(no, ah-ah...ehmm....)
- trovare soluzioni ritmiche creative, sovrapporre e modulare sul tempo, anticipare e ritardare risoluzioni, ecc...insomma, evitare un accompagnamento ritmico straight
- ...andare a tempo! (eh....)
qualche considerazione:
- il tempo e' 230 bpm, il metronomo marca il 2 e il 4 della battuta ([uno] click! [tre] click!], quindi il click e' impostato a 115;
- "due fuori" (faccio passare due battute di click e poi comincio)
- sono in tutto 15 chorus (pant!)
- in 15 chorus mi sono mangiato una A (quiz: trova dove!...)
- il tutto suona grezzo ma a tratti intreressante
qui la registrazione (tasto destro, 'salva destinazione...' o simile)
[mp3, mono, 22Khz, 8 minuti e spacca, 7,6M]
se qualcuno ha pazienza (e un cazzo da fare) e si interessa degli stessi argomenti vorrei qualche commento, non tanto sulla session quanto sulla metodologia di studio (magari qualche suggerimento per un approccio nuovo, altri tipi di esercizi, ecc).
ciao.
.g
[...e anche stasera e' andata...]