Fin dalla metà degli anni ’90, la HP ha portato lo stile di Van Halen in milioni di case. Antesignana della moderna EVH Wolfgang, la chitarra progettata da Eddie e commercializzata da Peavey torna ora in produzione, poche settimane dopo la morte del musicista che le ha dato i natali.
La nascita di una chitarra industriale per mano di Eddie Van Halen va ricercata ancora più indietro nel tempo. Tutto ha inizio nel 1990, quando Eddie disegna insieme a Ernie Ball Music Man un modello su sue specifiche, traendo spunto dalla 5150 che aveva messo insieme con le sue stesse mani partendo da componenti Kramer. Gli elementi base c’erano già tutti, come la scelta dei legni che perdura fino ai modelli più recenti firmati EVH Gear e la forma del manico, ispirata liberamente al suo Kramer originale.
La collaborazione dura fino al 1995, dopodiché Ernie Ball continuerà a produrre modelli ispirati alla sua chitarra sotto il nome di Axis. Ma Eddie non resta orfano a lungo.
Già dal 1992, il chitarrista era in contatto con Peavey per l’amplificatore 5150 e, nel 1996, i tempi sono maturi per portare in azienda anche il suo progetto di chitarra.
Nasce la Wolfgang, battezzata come suo figlio.
Quando, nel 2004, Eddie decide di rendersi indipendente lanciando il suo personale brand dal titolo EVH Gear, Peavey continuerà a produrre lo strumento. Il modello si trasforma nella HP, dalle iniziali di Hartley Peavey, fondatore dell’azienda omonima. Nel 2017, .
La chitarra avrà vita breve e uscirà presto di scena ma adesso, quasi in contemporanea con la dipartita di Van Halen, è pronta a tornare in catalogo con un’intera serie di fascia alta, dai legni esclusivi e dalle finiture originali.
Nel comunicato ufficiale, Peavey spiega di aver collaborato con alcuni tra i migliori liutai d’Europa per riportare in vita la HP2. “Le prime 400 chitarre saranno delle New Old Stock con legni stagionati fin dagli anni ’90” illustra l’azienda.
Tra le caratteristiche costruttive si segnala la scelta di una scala lunga da 25,5 pollici e un raggio da 15 pollici per la tastiera, su un manico avvitato. Sono stati conservati il corpo in tiglio e il top in acero, preferiti da Eddie sulle sue Wolfgang fin dai tempi della collaborazione con Ernie Ball.
L’elettronica ruota intorno a due humbucker appositamente progettati da Peavey, montati direttamente nel legno come Eddie ha sempre richiesto.
Non manca il ponte flottante, un Peavey su licenza Floyd Rose, mentre non è fatta menzione riguardo la presenza di modelli con meccanismo D-Tuna, altro must-have del catalogo EVH.
Nel comunicato e non ci sono tracce di riferimenti a Eddie Van Halen e al suo ruolo nella fama di cui il modello gode tra la comunità chitarristica. È lecito supporre che non sia possibile esplicitare tali richiami per ragioni contrattuali. D’altra parte, EVH Gear è sopravvissuta al suo creatore ed è tuttora viva e vegeta sotto la guida del giovane Wolfgang Van Halen. |