In una recente intervista il bassista dei Kiss si è lanciato in dichiarazioni che gli hanno fatto meritare un “vaffa” grande come una casa twittato da Liam Gallagher che, come sappiamo bene, non è proprio un tranquillone.
Ma prima di addentrarci nello specifico vediamo cosa ha dichiarato il caro vecchio Simmons:
“Prima del mondo digitale, quando non esistevano smartphone, MTV, social media, quando le band si esibivano dal vivo con i propri strumenti, quando non c’erano le basi musicali e nulla di queste cose, penso fosse un periodo più onesto per come la vedo io”.
“A quell’epoca c’erano così tanti talenti, c’erano persone che componevano un proprio genere di canzoni. Non esistevano gli stili, c’erano gli Yes nello stesso periodo dei Doors e dei Led Zeppelin e nessuna band assomigliava alle altre. Ma qualcuno ha segnato una cosa che penso sia molto importante.
Dal 1958 al 1988, parliamo di trent’anni ragazzi, ci sono state almeno un centinaio di leggende e di icone. Abbiamo avuto Elvis, i Beatles, gli Stones, Jimi Hendrix e potremmo continuare a lungo con questa lista. Possiamo arrivare a nominare anche band più moderne che sono uscite fuori, sì, ok, i KISS, ma anche gli AC/DC, i Metallica, gli U2, persino nella musica dance e pop, abbiamo avuto Madonna, l’etichetta discografica Motown e tutta questa musica incredibile. Ma dal 1988 a oggi, e stiamo parlando di più di trent’anni, chi sono stati i nuovi Beatles?”
“Bisogna essere chiari adoriamo gli Oasis, non a caso Liam ha chiamato uno dei suoi figli come me, se dobbiamo dirla tutta. C’è Lennon e c’è Gene: Gene è stato chiamato così per me, mentre Lennon è stato chiamato così per John Lennon. Tuttavia, la vera risposta a tutto questo è data dal fatto che se cammini per strada e pronunci il nome degli Oasis, non so se un 35enne o un 40enne sappia di cosa stiamo parlando.
Che vi piaccia o no, la fama universale è solo quella di artisti come Elvis e i Beatles, perché tutti li conoscono, anche chi non ha mai ascoltato una loro canzone”.
“Io amo i Foo Fighters, amo Dave Grohl ma anche oggi, se vai per strada e chiedi alla gente chi suona la batteria e chi la chitarra in questo gruppo, nessuno lo sa. C’erano John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Star e tutti li conoscevano. Oggi, se pensi a chi suona la batteria negli Stones, non so se il pubblico in generale sappia di chi si tratta, senza offesa nei confronti di Charlie Watts ovviamente”.
Posso essere d’accordo, anzi d’accordissimo sul fatto che prima dell’avvento delle basi e del digitale ci fosse un po’ più di onestà musicale. Come sottolinea però l’alieno non si può nemmeno demonizzare completamente il digitale, sia esso in studio di registrazione o che digitale sia il mezzo di fruizione della musica.
Nella seconda parte, però, va sottolineato che il ragionamento ha un vizio di fondo. Probabilmente se si vuole cercare informazioni sugli Oasis per strada bisognerebbe proprio chiedere ai 35-40enni, quelli che erano teens nel periodo di massimo splendore della band dei fratelli Gallagher.
Trovo però da vero vecchio boomer il paragone ormai stucchevole tra decenni differenti. Il caro vecchio “non ci son più i musicisti di una volta” ce lo portiamo avanti dalla preistoria. Probabilmente dei Sapiens si presero a mazzate perché la musica ai tempi dei Neanderthal era più interessante e, arrivati a oggi la solfa è rimasta sempre la stessa. Meglio gli Zeppelin dei Radiohead, meglio Hendrix dei Pearl Jam, ma perché? Sulla base di cosa?
Penso che il “perché tutti li conoscono” poi sia il colpo di grazia alla discussione. Simmons cita come esempio di leggenda Ringo Star che tutti riconoscono mentre nessuno riconoscerebbe il povero Chris Shiflett chitarrista dei Foo Fighters, che quindi sono una band che nessuno ricorderà, visto che dall’88 a oggi non sono nati i nuovi Beatles. Mi verrebbe da dire che dal 10 aprile del 1970 non sono mai nati nuovi Beatles, ma credo di poter elencare band post 1988 che, se proprio non vogliamo chiamare leggendarie, non possiamo certo negare che hanno lasciato e lasceranno un segno nella storia del rock, checché ne dica l’uomo con quasi la lingua più lunga del mondo.
Ecco l’elenco delle band e degli artisti che hanno decisamente fatto storia anche dopo il 1988, (anno che ha sfornato pure me, quindi qualcosa di buono sicuramente l’ha prodotto!) continuatelo voi con le vostre proposte!
Red Hot Chili Peppers
Nirvana
Pearl Jam
Foo Fighters
Sound Garden
Tool
Radiohead
Oasis
Rage Against the Machine
Green Day
Offspring
Jamiroquai
Solo per restare in ambito streattamente rockettaro o quasi…
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