ciao,Vi racconto la storia di questa chitarra acustica.
Era l’anno 1996, ai tempi in casa avevo solo la mia Gibson SG standard, comprata a Modena nel 1992, dico avevo solo quella perché la acustica Eko, la prima che mi fu regalata da mia madre l’avevo lasciata alla mia fidanzata dell’epoca, e proprio in quell’anno ci lasciammo, così, la chitarra acustica rimase a lei,
Anche se in un primo tempo la mia ex me la riportò a casa, ma io non ne volevo sapere, un regalo rimane sempre un regalo, così la riconsegnai a lei, e finì che rimasi con l’unica chitarra che avevo, la diavoletto.
Chiusa questa parentesi, arrivò l’estate, sempre di quell’anno ovviamente, ricordo che era agosto, pochi giorni prima del mio 22esimo compleanno, ed io mi trovavo in ferie in riviera adriatica con la compagnia dei vecchi tempi, la vacanza era quasi giunta al termine, mi rimase in tasca però un piccolo gruzzolo da spendere prima di tornare dall’avventura estiva.
Così un giorno nel quale io e altri 3 amici non avevamo voglia di andare in spiaggia, prendemmo l’automobile, e ci recammo in direzione Repubblica di San Marino.
Ora, non so quanti negozi di strumenti musicali sono rimasti nella piccola Repubblica SanMarinese, ai tempi c’erano Baldacci, bello e grande, dentro ad un centro commerciale, poi ce ne era un altro, che non ricordo il nome, io e gli altri amici entrammo in quest’ultimo.
Avevo in tasca 300000 lire, e volevo prendere a tutti i costi una chitarra acustica, anche perché gli altri volevano fare baldoria le ultime 2 sere in spiaggia con la chitarra e fiumi di alcolici.
Tutti sappiamo benissimo che con quella cifra ai tempi non bastava per prendersi una chitarra decente, ma Yamaha si sa, ha sempre fatto strumenti ben fatti Con poca spesa e molta resa.
Quando entrai nella bottega, lei era già li che aspettava sola su un trespolo, ben rifinita anche con il binding sul manico, e con il bordino color crema anche nella fasce della cassa, un manico piacevolissimo da tenere in mano, soprattutto però il suono, mi aveva colpito il forte attacco, forse dato dal mogano della cassa, o forse non so, però so benissimo che quella Yamaha aveva qualcosa di speciale.
Così con 300000 lire, portai a casa uno strumento usato, ma che si faceva suonare bene, presa come chitarra da battaglia ma che in realtà si rivelò uno strumento valido anche per studiare e registrare.
Rimase con me 15 anni, i tasti erano ormai alla frutta, così nel 2011 la permutai in negozio pper prendermi poi la prima Martin, quella + economica, ovvero la DXM.
Di quella Yamaha acustica, che non ho mai saputo che modello fosse, anche per via del mio handicap visivo, oltre ai ricordi mi sono rimaste alcune take fatte in studio di registrazione.
Vi faccio sentire la sua voce in questo mio vecchio brano strumentale acustico, grazie e saluti.
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