La musica country è per molti, anche per chi suona generi diversi, fonte di ispirazione artistica e tecnica (a margine: si suggerisce la visione della serie Nashville su Amazon Prime, che tra un amorazzo e l'altro regala musica straordinaria suonata con chitarre da sogno). A volte però l'ispirazione complica la vita, opponendo ostacoli bloccanti allo studio, come è accaduto al vostro affezionato dopo la decisione di trovare un arrangiamento divertente per acustica e voce del superclassico "Ramblin' Fever" di Merle Haggard. Ecco, per chi non lo conosce, il pezzo in una delle migliori esecuzioni dell'autore.
Di questo brano si trovano parecchie versioni acustiche. La cover più impressionante è di Tommy Emmanuel con Rob Ickes e Trey Hensley.
Purtroppo per un essere umano questa versione è fuori portata, anche perché l'interazione tra i musicisti è tale da rendere difficile una trasposizione per una sola chitarra. Passiamo oltre. Un'altra versione meravigliosa è quella dei rampolli Haggard, suonata con le Telecaster, ma suonate quasi come fossero delle chitarre acustiche (proprio come ne immaginava l'uso Leo negli anni '50, tra l'altro).
Cappellini perfetti, ambientazione corretta, voce impeccabile, ma anche qui nulla di utile volendo suonare il pezzo chitarra e voce. Un'altra bella versione è proposta da due francesi, Les Freres Petit, molto ben cantata, ma nell'accompagnamento si perde un po' lo spirito originale del pezzo.
Il vostro affezionato stava veramente per rinunciare quando il buon YouTube ha proposto un video in cui un musicista americano sconosciuto da noi (e presumibilmente anche in USA) suona una delle migliori cover di "Ramblin' Fever" mai sentite. Lui si chiama Allan Spinney e usa una magnifica Gibson Southern Jumbo degli anni d'oro.
Ci siamo. A vederlo suonare sembra tutto facile no? Delicato, incisivo, separazione delle note perfetta, un flatpicking da manuale a partire dall'accordo di Sol fatto con la diteggiatura bluegrass. Bè, a meno che uno non disponga già di una tecnica eccellente, questa esecuzione è tutt'altro che facile. La mano destra di Allan esegue un elegantissimo flatpicking molto difficile da riprodurre per precisione, ritmo, incisività e creatività nel mix di ritmo e linee melodiche.
Prova e prova, ma i progressi non arrivavano. A questo punto delle due l'una: smettere o chiedere aiuto. In questo caso la salvezza è arrivata da uno dei più seguiti collaboratori di ACCORDO, Paolo Pilo, che in epoca di lockdown ha deciso di dotarsi di uno studio a Milano per suonare e dare lezioni.
Un'ora di lezione con Paolo (che non conosceva il pezzo, ma che ci ha suonato sopra immediatamente dopo aver ascoltato i primi cinque secondi, mannaggia a lui) è stata più che sufficiente a capire i punti chiave e impostare una progressione di studio con cui arrivare a riprodurre l'esecuzione di Allan Spinney, magari non con la stessa perfezione, ma con buona approssimazione. Il vostro affezionato è tornato a casa con le idee chiare e un brevissimo videoappunto per ricordare gli aspetti salienti della mano destra.
PS: già che c'eravamo s'è affrontata un'altra cover ostica di un altro classico del country dello stesso autore, "Working Man blues" nell'esecuzione trascinante di John Spicer.
Anche in questo caso un po' di lavoro con Paolo ha permesso di evidenziare le criticità e indicato la strada per risolverle. Il videoappunto definisce perfettamente la base ritmica che si ripropone per tutto il brano.
Prevengo le richieste ricordando che alla mail paolo.pilo@accordo.it è possibile mettersi in contatto con Paolo Pilo. Buon divertimento e buon country a tutti. |