Ancor prima della sua comparsa ufficiale in catalogo, avvenuta al NAMM 2018, ha sollevato più di un polverone tra i fan. I curiosi hanno seguito nascita ed evoluzione del modello con indiscrezioni, foto rubate e dichiarazioni “dette-non-dette”. Non ci è voluto molto prima che una controparte dello strumento più accessibile, per la serie Student Edition di fattura asiatica. Tuttavia, PRS non si è mai pronunciata con chiarezza a riguardo.
Ora la Silver Sky SE sembra essere un passo più vicina alla realtà, perché una nuova foto rubata in rete ha scaldato ancora una volta gli animi.
L’immagine - ora rimossa dall’autore - proviene dalla , produttore di corde per chitarra elettrica. Non è svelato il contenuto esatto del pacco, ma la dicitura "PRS Silver Sky" non lascia molto margine d’errore.
I simboli presumibilmente coreani sulla sinistra e l’indicazione PT Cort lasciano intendere che, con ogni probabilità, il pacco proviene dagli stabilimenti Cort in cui anche le fabbriche PRS hanno sede per ciò che riguarda la gamma Student Edition.
Le indicazioni sono frammentarie e quanto segue riassume solo il vociare presente già in rete. Niente è stato confermato né smentito in via ufficiale, ma l’etichetta lascia immaginare a una scheda tecnica di massima dello strumento di riferimento.
22F starebbe per 22 tasti, mentre R216 si potrebbe riferire al raggio della tastiera di 216 millimetri, pari a 8,5”.
Se i dati si rivelassero legati a una Silver Sky SE, qui sarebbe evidenziata la prima differenza sostanziale rispetto alla controparte della serie Core statunitense. La Silver Sky americana ha un raggio da 7,25 pollici ispirato a una Strat vintage, e una curvatura di 8,5” sarebbe esattamente a metà strada con i 9,5” adottati dalle Strat-style più moderne, ricercando un compromesso tra feel e performance.
Prima di saltare a conclusioni affrettate, bisogna far notare che sulla confezione si parla anche di “10 set” e di "DHP", uno dei più grossi produttori di "fretwire" (il materiale per realizzare i fret su bassi e chitarre) in circolazione, di cui il marchio BlackSmith fa parte. Considerato il destinatario del pacco, è lecito supporre che la scatola celi una confezione da dieci kit di fret per la Silver Sky, il che potrebbe voler dire tutto e il contrario di tutto. Resta la curiosità circa la provenienza asiatica e l’insolito radius (se di radius si tratta), oltre alla fretta con cui l’autore si è apprestato a rimuovere il post incriminato dalla sua pagina Facebook.
La PRS Silver Sky in versione SE si fa desiderare ancora. Paul Reed Smith ha dimostrato più volte una certa sensibilità nei confronti delle richieste del mercato, e tanto hype potrebbe essere la molla che mancava per vedere quello strumento approdare sul serio nel catalogo orientale.
Qualora dovessero esserci sviluppi, su Accordo seguiremo la storia con interesse. |