Migliorare l’accordatura con Tune-o-matic e Bigsby
di redazione [user #116] - pubblicato il 17 giugno 2021 ore 07:30
L’inclinazione delle corde sul ponte è un fattore cruciale per il tono e per la tenuta d’accordatura. Ecco alcune indicazioni per i fan dei Tune-o-matic e per chi ha ceduto al fascino del Bigsby.
La tenuta d’accordatura in una chitarra dipende da tanti fattori, alcuni strettamente legati alla qualità stessa dei componenti usati, altri relativi al puro setup: potrà stupire scoprire quanto uno strumento possa migliorare solo con una regolazione eseguita a dovere.
Una paletta in stile Gibson, con tre meccaniche per lato, è soggetta a fenomeni ben precisi e dei quali bisogna tener conto per ottimizzare la stabilità dell’insieme. Allo stesso modo, quello che accade nella zona del ponte può modificare in modo sensibile la resa, il suono e la suonabilità di una chitarra.
Ogni punto di contatto tra le corde e la chitarra rappresenta una criticità, un elemento soggetto a un delicato equilibrio tra tensione e scorrevolezza. Così, l’altezza di un ponte in stile Tune-o-matic e del suo stoptail contribuiscono direttamente alla resa dello strumento, lavorando sull’angolo che le corde descrivono quando poggiano sul ponte e vi si ancorano.
L’inclinazione delle corde su un ponte in stile Tune-o-matic può essere modificata agendo sull’altezza dello stoptail. Un angolo più acuto comporta maggiore pressione delle corde sulle sellette e, di conseguenza, una trasmissione delle vibrazioni più consistente. Esagerare con l’angolo, però, aumenta anche l’attrito della corda contro la selletta e può compromettere la tenuta d’accordatura in quanto la corda non riuscirà a scivolare adeguatamente quando sollecitata con un vibrato o un bending e tornare al punto di partenza conservando così l’accordatura giusta.
Un buon punto d’equilibrio può essere trovato ricercando un angolo simile a quello dato dalla paletta sul capotasto, ma del margine di manovra può essere lasciato ai gusti e alle necessità del musicista.
È importante inoltre sincerarsi che la corda non tocchi contro altre parti del ponte oltre le sellette, come una delle viti o il bordo del ponte stesso: pena, una cattiva tenuta dell’accordatura.
La situazione può creare qualche grattacapo differente quando si ha a che fare con un Tune-o-matic abbinato a un sistema vibrato di tipo Bigsby, tanto di moda, ma non sempre ritenuto il massimo dell’efficienza.
Per gli strumenti con Bigsby, non c’è la possibilità di agire sull’altezza dello stoptail e le regolazioni avvengono quindi tutte sul ponte, dosandone l’altezza o decidendo di girare il Tune-o-matic di 180 gradi qualora le viti continuassero a trovarsi sul percorso della corda senza altra soluzione.
Un buon modo per ottimizzare la tenuta dell’accordatura su un Bigsby può essere incurvare la parte terminale della corda ancora prima di procedere al montaggio. Così facendo, la corda ha maggiori possibilità di aderire meglio al cilindretto del Bigsby e soffrire meno le escursioni con la leva.
Cruciale è sicuramente il percorso della corda dalla parte terminale del Bigsby al ponte: è importante sincerarsi che questa fili dritta per tutto il tragitto e non finisca con l’incastrarsi in modi anomali sotto il secondo cilindretto, creando degli angoli. Si tratta di un altro punto in cui le variazioni di tensione provocate con il movimento della leva possono causare dei riassestamenti della corda e conseguenze perdite d’accordatura.
Luca di Zen & Venarossa ce ne ha parlato in maniera approfondita dal suo laboratorio.