Tailpiece da archtop o stoptail avvitato: cosa cambia
di redazione [user #116] - pubblicato il 09 luglio 2021 ore 07:30
Tailpiece, stoptail, cordiere a trapezio che fanno il paio con ponti avvitati o solo poggiati sul top: ogni soluzione è un mondo a sé e ha precise caratteristiche.
Se i legni sono riconosciuti per influenzare il suono di uno strumento e dettagli come la lunghezza del diapason possono alterare in maniera sensibile il suo timbro e la suonabilità, il modo in cui le corde si ancorano al corpo può connotare nel profondo lo stile di una chitarra fino a cambiare l’approccio al setup e alla manutenzione.
Nel caso delle chitarre archtop, semiacustiche o di alcune acustiche anche a cassa piatta, il tailpiece rappresenta un elemento di grande fascino, ma ogni tipologia richiede attenzioni specifiche.
Con il termine “stoptail” ci si riferisce spesso al tipo di tailpiece - o cordiera - abbinato ai ponti di tipo Tune-o-matic. È una barra di metallo che ha lo scopo di ancorare l’estremità delle corde al corpo, abbassandole contro il top fino all’altezza giusta perché le corde esercitino una pressione adeguata sulle sellette del ponte.
È il tailpiece più diffuso su chitarre elettriche ma anche su modelli semi-hollow con un blocco centrale.
La barra dello stoptail da Tune-o-matic si contrappone ai tailpiace “a trapezio” tipici delle chitarre semiacustiche a cassa completamente vuota o di alcune chitarre acustiche.
Questi sono avvitati sull’estremità più bassa del body, a ridosso della fascia, e restano sospesi sopra il top grazie alla tensione stessa delle corde.
Spesso il tailpiece da archtop è abbinato a ponti solo poggiati sul top, non incollati né avvitati.
Lo stoptail da Tune-o-matic concede una certa libertà di regolazione in altezza per lasciare al musicista la possibilità di modificare l’angolo che le corde descrivono sul ponte.
Il tailpiace da archtop, viceversa, non ha margine di regolazione ed è pensato per fornire un angolo ottimale, che può essere alterato solo di pochi gradi agendo sull’altezza stessa del ponte.
Luca di Zed & Venarossa affronta lo stile, i dettagli e le caratteristiche di entrambe le tipologie in una breve guida dal suo laboratorio.