Chitarrista di classe, certo non tra i più dotati per tecnica e creatività, Joe Walsh ha saputo interpretare meglio di tanti anche più virtuosi di lui il ruolo della rock star. Nella sua lunga carriera, prima con gli Eagles e poi da solista, Joe ha suonato di tutto e di più e firmato endorsement con innumerevoli produttori. E anche se nel suo assolo più celebre ("Hotel California", The Capital Center, Washington DC, marzo 1977) ha usato una Telecaster, nel 2013 Gibson gli ha riconosciuto l'onore di una signature. E che signature!
In tutto sono state costruite 250 chitarre, repliche accurate della Les Paul Standard di Joe Walsh, scolorita fino ad assumere quel fantastico tono aranciato che gli appassionati definiscono "Tangerine Burst".
Joe Walsh si era separato da tempo dalla sua Les Paul, quindi i liutai del Custom Shop Gibson, oltre a tirare in ballo Joe Walsh, hanno dovuto risalire all'attuale proprietario per poter mettere le mani sullo strumento originale e analizzarlo nei minimi dettagli, per replicarlo con totale precisione. Il risultato è una chitarra da sogno, capace di restituire look e feel della 'Burst che ha scritto straordinarie pagine di musica rock.
Tra le caratteristiche principali: top in acero selezionato per trovare la venatura più simile possibile all'originale, Tangerine Burst alla nitro identico alla sfumatura scolorita dal tempo, profilo del manico tipicamente anni '60. Il corpo è in pezzo unico di mogano colorato all'anilina, truss rod senza fodera come si usava negli anni '50, incollaggi e binding storicamente corretti. Il manico in mogano quartersaswn è completato da una tastiera in massello di palissandro con segnatasti a trapezio in nitrato di cellulosa, proprio come nella Golden Age.
Sul lato dell'hardware va segnalato il ponte Tune-o-Matic ABR-1 con le sellette inclinate come sulla chitarra di Joe. I pickup sono gli eccellenti Custom Bucker con magnete Alnico III, cablaggio, switch, pot, condensatori bumblebee, manopole e plastiche storicamente corretti per materiali e design. Le meccaniche sono le Grover con manopola a fagiolo che anche Joe aveva montato sulla sua Les Paul al posto delle Kluson, una modifica frequentissima all'epoca.
Delle 250 chitarre prodotte ce ne sono 120 "reliccate" da Tom Murphy di cui 50 (le più pregiate) firmate una per una da Joe Walsh, tra cui la numero tre protagonista del romanzo "Fuoco e fiamme", fresco di stampa. Le altre sono state sottoposte al trattamento VOS Gibson, una patina che toglie la brillantezza della chitarra nuova di fabbrica, dandole un feel appena rodato che la rende più gradevole, facilitando l'adattamento.
A questo punto manca solo di comprare , la nuova avvincente avventura del liutaio-investigatore Riccardo Bemporad, magari per portarselo in spiaggia e leggerlo sotto l'ombrellone. Meglio se con una compilation degli Eagles negli auricolari. |