è una figura brillante ed estremamente versatile della scena musicale italiana, la cui cifra stilistica è la capacità di far convivere la tradizione delle migliori orchestre jazz con idiomi caratteristici della musica classica. Trombonista, Morganti è soprattutto Compositore e Direttore d’Orchestra e la sua fitta attività concertistica l’ha portato negli anni a collaborare con nomi internazionali come Steve Wilson, Ethan Iverson, Paolo Fresu, Enrico Rava, Bill Frisell, John Scofield…
Il manuale scritto da Massimo Morganti ed edito da Volontè&Co si intitola e, come il titolo suggerisce, il tema è quello dell’arrangiamento. E un testo importante, straordinariamente corposo di oltre 450 pagine che contiene una mole sconfinata di informazioni disposte in modo pratico e preservando sempre la massima chiarezza espositiva.
Proprio a questo riguardo, circa il piglio e l’approccio all’insegnamento, nei capitoli introduttivi l’autore spiega: “Cerco di comportarmi semplicemente come l’insegnante dei miei sogni, quello che avrei voluto avere durante i miei anni di studio” E ancora “Dopo tanti anni di studio e di insegnamento avevo voglia di mettere un po’ di ordine nella mia testa, di organizzare tutte le scoperte fatte fino a questo punto secondo un percorso logico, in modo che fossero chiare comprensibili. Ho utilizzato esenti brevi perché credo che anche in poche battute si possa sintetizzare uno stile, mostrare una tecnica.”
E, quanto al tema dell’arrangiamento, è meravigliosa la definizione fornita da Morganti: “Arrangiare un brano vuol dire prendere qualcosa che esiste già, che ha una sua storia, a volte piccola e insignificante, a volte così grande da sembrare ingombrante, E provare a reinventarla, a cucire addosso un abito nuovo, guardandola coi nostri occhi, restituendola attraverso la lente della nostra creatività, delle nostre delle nostre idee.”
Per Morganti quindi, arrangiare un brano è dargli una nuova vita che arriva attraverso una strada personale di rilettura musicale. Rilettura che però, non potrà mai essere sensata senza prima una profonda riflessione sulla natura, storia e caratteristiche del brano che dovrà essere analizzato in una scrupolosa disamina ritmico/armonica.
Tutta la trattazione didattica del libro si articola sull’analisi di 8 battute musicali che sono un brano composto ad hoc dall’autore intitolato “Inno dell’Arrangiatore”; queste battute forniranno il materiale musicale oggetto degli studi di arrangiamento. Gli argomenti trattati sono tantissimi ma meritano di essere menzionate le Procedure per la creazione di Voicing a voci diverse, gli approcci all’armonizzazione, la consapevolezza e l’attenzione per lo specifico strumentista per il quale si deve scrivere, tanti consigli pratici (In che chiave scrivere, segnaletica, analisi delle sezioni…)
Merito principale di questo testo di Morganti è sensibilizzare lo studente, aspirante arrangiatore, al senso della misura, a capire fin dove potersi spingere senza snaturare un brano, facendone sparire i tratti somatici essenziali.
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