Questo metodo - che è un libro importante di quasi 300 pagine - è strutturato espressamente per assecondare organizzazione e percorso di studi dei Licei Musicali, aspetto che ne garantisce attualità e coerenza nei contenuti trattati che sono, davvero, tanti.
Nel testo infatti, si parte dall’impostazione per arrivare a parlare e studiare lettura ritmica, scale e arpeggi, tecnica, ear training, storia e cultura chitarristica e tanti, tanti altri argomenti…
Per noi è un testo da consigliare più che al principiante assoluto ad un'altra tipologia specifica di chitarrista: quello che dopo essersi fatto le ossa sulla chitarra acustica, maturando una certa coordinazione, padronanza degli accordi e visione generale dello strumento, decide di spostarsi all’elettrica.
Approfondiamo “Metodo Completo per Chitarra Moderna”, libro edito da , parlandone con l’autore Massimiliano Chiaretti.
“Metodo Completo per Chitarra Moderna” è un testo che nella presentazione di copertina si descrive “Attuale e Fresco”.
Quali elementi e argomenti hai voluto valorizzare per dare al libro tali caratteristiche?
Ho definito “attuale” il mio manuale perché, nelle intenzioni, prende le caratteristiche dei metodi del
passato che ritengo migliori (uno su tutti il modern Method For Guitar di W.G. Leavitt) adattandole alle
esigenze didattiche di oggi. Ciò avviene grazie all’implementazione di questi argomenti:
- tecnica: in questo volume si studia la pennata alternata e le combinazioni binarie (altre tecniche saranno affrontate nei volumi successivi);
- tecnica solista: concentrandosi su vibrato, slide e bending;
- un percorso sui generi musicali denominato Styling;
- un percorso denominato repertorio che guida lo studente all’apprendimento di una serie di brani via via di maggiore complessità;
- un percorso di lettura ritmica applicata dove tramite la tecnica del counting si impara a solfeggiare mentre si suona.
Ho definito “Fresco” il mio manuale nel senso di moderno e accattivante, in quanto privilegia le
caratteristiche di gradualità e flessibilità.
È un libro che parte veramente dalle basi: è rivolto quindi anche a chi imbraccia una chitarra per la prima volta?
Si, il libro può essere utilizzato da chi inizia da zero, da un’età indicativa di 11-12 anni in su.
Ritieni che possa essere un testo studiato anche in autonomia, da un autodidatta?
Il libro grazie all’abbondanza di spiegazioni, foto e riquadri teorici può essere affrontato anche da un autodidatta. Inoltre, il già citato approccio al counting aiuta a risolvere i principali problemi ritmici e di solfeggio ritmico. Chiaramente la presenza di un insegnante è insostituibile. Capire su quali esercizi soffermarsi maggiormente e quali sorvolare, sulla base delle caratteristiche dello studente, è un’attività che solo un insegnante con esperienza può fare.
Ho apprezzato i continui inviti che spronano l’allievo ad ascolti musicali consapevoli: inviti nei quali lo studente deve annotare, ascoltare canzoni, chitarristi, effetti…soffermiamoci su questo aspetto.
La sezione “Storia, repertorio e cultura” è pensata per stimolare l’ascolto e la conoscenza del mondo musicale, con la parte strettamente chitarrista sotto la lente d’ingrandimento.
Troppo spesso ci si imbatte in allievi che non hanno conoscenza del mondo musicale, dei gruppi e dei musicisti che hanno fatto la storia della musica e della chitarra. Questa situazione è chiaramente un grave limite e deve essere superata. Ho pensato però che imporre l’ascolto di determinati gruppi e musicisti fosse un’azione troppo forte nonché discriminante. Queste attività partono dai gusti dell’allievo cercando di ampliare la sua conoscenza. Attraverso questo percorso, in autonomia o guidato da un insegnante, l’allievo si imbatterà senz’altro nei gruppi e nei chitarristi che hanno segnato la storia della musica.
Quali sono le abilità e competenze che un chitarrista che ha studiato approfonditamente questo testo riesce a raggiungere?
Le abilità e competenze principali sono:
Suonare a prima vista. In questo volume si affrontano solamente le prime due posizioni, ma con il completamento di tutti i volumi si acquisirà una straordinaria conoscenza della tastiera e l’abilità di decifrare e diteggiare velocemente anche partiture di una certa difficoltà.
Padronanza e facilità tecnica di entrambe le mani, in particolare si studia la pennata alternata e le combinazioni binarie delle dita della mano sinistra. Vi sono anche un certo numero di esercizi in fingerpicking.
Accompagnamento con combinazioni ritmiche fino ai sedicesimi, con ghost note, pause, accenti. In merito ai gruppi irregolari in questo volume si studiano le terzine di crome e di quarti. Accordi in posizione aperta e le cinque settime principali in forma mobile, oltre alle triadi (sempre in forma mobile con fondamentale su sesta, quinta o quarta corda).
Scale maggiori in prima posizione, principali scale minori melodiche e pentatoniche minori in prima posizione. Scale maggiori in seconda posizione con tonica su corda vuota. Per ogni scala maggiore e minore si studia il relativo arpeggio.
Eseguire temi e assoli di livello base. Si studiano le tecniche di vibrato, bending, slide e palm muting.
Ritieni che, pur nel suo carattere generico, questo testo sia indirizzato ad uno stile musicale particolare? Pop, Rock, Jazz…
Nel percorso denominato styling che menzionavo prima si imparano gli elementi caratteristici di alcuni generi. In questo testo che è il primo di una serie di volumi, affronto il punk; nei prossimi volumi si parlerà di rock, blues e jazz. L’obiettivo è quello di gettare le basi di diversi stili affinché lo studente possa affrontare coerentemente diversi generi musicali.
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