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un giorno triste per la musica

di pelgas [user #50313] - pubblicato il 15 ottobre 2022 ore 18:29
Il direttore della Filarmonica di Kherson, Yuriy Kerpatenko è stato ucciso dall'esercito russo nella sua abitazione per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato dalle forze di occupazione.
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di WATERLINE [user #51250]
commento del 15/10/2022 ore 20:13:4
Non c'e' limite alla barbarie dell'uomo
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 15/10/2022 ore 20:57:39
dentro di me questo episodio segna un confine, marca una differenza fra il sostenibile e l'insostenibile.
credo che presto questo conflitto terminerà o assumendo dimensioni inimmaginabili o con una sconfitta totale, soprattutto morale, per il popolo russo.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 15/10/2022 ore 22:23:09
Ciao Pelgas, meglio tardi che mai, per me il confine l'hanno superato il 24 febbraio 2022, o meglio nel 2014 con l'invasione della Crimea, parlando poi solamente del corso russo post 1989. I circa 20.000 morti, ad oggi, con uno sgocciolamento giornaliero infernale, le immagini commoventi, per non parlare poi delle scoperte fatte di camere di torture con morti atroci, dovrebbero aver già fatto riflettere anche i più renitenti alla condanna. In quanto alla sconfitta non sarà "solo" o "soprattutto" morale, dovranno ripagare danni a cose e persone che ammonteranno ad almento 3/5000 miliardi di €, dovranno lavorare fino al 2050 per risarcire tale debito, il ragionamento che una parte del popolo russo ha fatto fino ad ora "tutto purché non nel mio giardino", peserà sulle loro tasche, oltreché sulle loro coscienze, almeno per i prossimi 30 anni .. o più. Ciao, Paul.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 16/10/2022 ore 09:39:23
credo come te che Putin abbia gettato nel fango una grande nazione come la Russia. era in atto un processo trentennale di miglioramenti sociali e di progressi. di tutto ciò non rimarrà quasi più nulla, il paese è caduto in una spirale di violenza terribile, i cui effetti non potranno che immiserire tutto il paese per generazioni e generazioni.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 16/10/2022 ore 10:50:46
Ciao Pelgas, le considerazioni sulle conseguenze per il popolo russo, consequenziali al conflitto, personalmente m'interessano poco. Le conseguenze per il popolo ucraino, al contrario, sono per me importanti, mi ricordano l'Italia della IIa Guerra Mondiale, la RESISTENZA, la sconfitta del nemico (lo so, mezza Italia era fascista e compromessa, ma mezza no, io sono figlio di Partigiano e faccio parte della mezza no), e mi riconosco nel popolo ucraino e ricordo benissimo, da bambino (sono del '55), le case ancora distrutte o smitragliate, in un campo a S. Donino i resti di un carro armato distrutto in cui andavamo a giocare, Bologna è riuscita a cancallare i segni della guerra solo nel '70, ma ho continuato a vedere persone senza una gamba o un braccio e con stampelle ancora per anni. Queste sono le conseguenze della guerra ... oltre al dolore, ovviamente. Ciao, Paul.
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 16/10/2022 ore 12:38:37
bravo, e se non volessero pagare? hanno sempre la bomba, oppure ci danno il gas aggratis che alla ricostruzione ci pensa l'EU, il gnl che se lo tengano gli americani...
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 16/10/2022 ore 15:44:24
Ormai, guerra o non guerra, il loro gas non lo vuole nessuno se non a) appunto gratis o quasi, cosa che non gli interessa, oppure b) in quantità minime.
Il punto è che tutti stiamo vedendo come presentano il conto per il loro gas, e sono bollati come fornitori inaffidabili. Comunque la si pensi, non si tornerà più a prima di Febbraio per le loro forniture.
Che poi sia GNL americano o da altre fonti o via pipeline (non dimentichiamo il Mediterraneo, ad esempio), o che si acceleri sulla transizione energetica, poco conta…la strada del futuro è tracciata, e non prevede più molto gas russo in Europa.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 16/10/2022 ore 17:02:54
Al netto della assoluta condanna dell'invasione russa, sarei un pochino meno ottimista per le conseguenze economiche della guerra per l'Europa. Rischiamo seriamente che l'industria europea smetta di essere competitiva e di conseguenza siamo a rischio deindustrializzazione. Il GNL americano costa un botto ed ha implicazioni anche ambientali terrificanti. Fornitori alternativi in ambito mediterraneo, tipo l'Algeria, sono tutti da verificare, sia per la reale quantità che potranno mettere a disposizione nel lungo periodo, sia per l'affidabilità (l'Algeria per altro è un alleato storico della russia). Per ora ho l'impressione per altro che molti prodotti energetici (certamente il petrolio, ma forze in parte ora anche il gas che viene dal Turkmenistan via TAP ad esempio) li stiamo sempre comprando dalla Russia, ma tramite intermediari e pagando ovviamente di più. Per non parlare di altre materie prime di cui la Russia è tra i primi esportatori mondiali.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 16/10/2022 ore 18:20:18
Io non sono ottimista per noi; ci aspettano alcuni anni duri. Però non penso che torneremo mai a prima e che il gas russo sia giocoforza fuori dall’Europa for good, anche se ovviamente una volta passata la buriana qualche flusso minore riprenderà.
Per essere chiari: era un’arma geopolitica, il colpo è stato sparato e adesso, che il colpo vada a segno o meno, l’arma è scarica. Non è casuale che dopo aver forzato la mano e probabilmente creato l’incidente che interrompe i flussi da NS abbiano subito alzato la retorica nucleare…con il gas altri ricatti, una volta arrivati al taglio delle forniture, non ne possono più fare.
Rispondi
di LuciferMorningstar [user #62295]
commento del 16/10/2022 ore 18:57:57
Si come no! I russi hanno distrutto il nordstream che apparteneva a loro e alla germania... Che scemi questi russi! Distruggono un gasdotto costato svariati milioni quando potevano risolvere tutto chiudendo il rubinetto! Ed è per questo che le indagini dei 2 paesi citati sull'episodio sono state vietate dagli svedesi! Chissà perchè?!? Ma non è meglio se parliamo di chitarre e di musica?!? Conviene...
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 16/10/2022 ore 19:09:07
Concordo, anche perché non oso pensare a quale possa essere la tua teoria in merito.
Rispondi
di LuciferMorningstar [user #62295]
commento del 17/10/2022 ore 14:36:39
La mia teoria sulla guerra non interessa a nessuno su di un forum che si chiama Accordo e su cui si dovrebbe discutere quantomeno di musica! Comunque per chiuderla in questo momento hai notato che la "mia" è una teoria e invece la tua non lo è?!? eh eh eh A buon intenditor...
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 16/10/2022 ore 19:00:28
Che non si tornerà come prima lo credo anch'io. Di fatto si è creata una nuova cortina di ferro, come negli anni della guerra fredda. Con la grossa differenza però che mai si arrivò nella guerra fredda ad un confronto diretto tra occidente e la vecchia Unione Sovietica. Qui stiamo pure sul baratro di una situazione veramente pericolosa. Poi bisognerà vedere il ruolo che l'Europa riuscirà a ritagliarsi -sia dal punto di vista economico che geopoliticao- in un contesto mondiale radicalmente cambiato. Al netto sempre della responsabilità da attribuire in toto alla Russia certo, l'Europa finora è stata praticamente assente dal punto di vista politico in questi mesi, con fortissime spaccature tra i paesi membri. Boh, tempi brutti che ci tocca vivere.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 16/10/2022 ore 19:07:2
Concordo - il nostro guaio è che fino ad ora ci è sembrato più conveniente subappaltare la sicurezza agli Stati Uniti (non a caso uno dei temi sollevati da Trump era che i paesi NATO avrebbero dovuto alzare al 2% la spesa per la difesa, come a dire fate anche voi la vostra parte). Lo hanno fatto quasi tutti i paesi EU, con le eccezioni di Francia e GB (che adesso è fuori dall’Unione, ma poco conta qui) che, probabilmente per una dimensione internazionale che deriva dal passato coloniale hanno sempre mantenuto una forza credibile. Sarebbe effettivamente ora che ci prendessimo qualche responsabilità in più (e a volta significa sporcarsi le mani) e questo aiuterebbe a guardare tutti negli occhi, avversari e alleati. Ma ha un costo, e non è facile farlo accettare da opinioni pubbliche che per 70 anni non avevano visto guerre da vicino.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 17/10/2022 ore 03:23:19
La situazione è veramente ingarbugliata. La GB millanta un ruolo internazionale che forse non ha più la forza di sostenere (con la Brexit si sono poi sparati letteralmente sui piedi). La Francia persegue ancora un'idea di grandeur forse un tantino anacronistica. La Germania finora (intendo nel dopoguerra) ha tenuto un profilo basso dal punto di vista geopolitico, pur essendo un attore di primo piano dal punto di vista economico: ma le cose stanno cambiando, ad esempio con i fondi stanziati recentemente per il riarmo. I paesi dell'est ex blocco sovietico (Polonia in primis) hanno obiettivi completamente diversi da quelli di paesi come Italia, Francia, Germania, Spagna. Un gran casino!
Rispondi
di Gigizone [user #61784]
commento del 16/10/2022 ore 18:04:27
Quello che è successo non mi stupisce e me lo aspettavo.
I Russi sono sempre stati dei diversi.
Vittime di una loro insicurezza genetica.
L'errore di fidarsi di loro, quando la storia stessa continua a dimostrare che tutti ripetono gli stessi errori, è l'ennesima dimostrazione di classi dirigenti europee completamente miopi o ignoranti..se non peggio.
I klingon esistono.
E non solo su Star Trek.
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 16/10/2022 ore 22:21:30
Il problema e' che la guerra e l'aumento del costo per l'energia ha generato un crescendo speculativo in tutti i settori, alimentare e non, ingiustificato. Quando tutto finira', se finira', nulla tornera' come prima, tanto meno i prezzi, ed ha pagarne le conseguenze saremo noi, il popolo.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 17/10/2022 ore 14:52:27
A me dà tanta tristezza che la storia sia destinata a ripetersi, e mi fa particolarmente arrabbiare che tutti gli insegnamenti che i nostri nonni prima e li vissuto di noi quarantenni da giovani non vengano assolutamente presi in considerazione. Non parliamo di romani VS cartaginesi ma di avvenimenti di meno di cent'anni fa, che gli adulti responsabili oggi non possono aver dimenticato sebbene magari riportati da nonni o genitori; così come i delicati equilibri della guerra fredda, il timore della "guerra alle porte" dei Balcani... niente, tutto dimenticato, e via altro giro di giostra.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 17/10/2022 ore 21:29:30
e fu così che ci chiamarono come riservisti, ci misero un elmetto sulla capoccia e ci dissero che era meglio imbracciare un fucile italiano che uno di un paese nemico
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